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Itinerari da collezione, le “Strade Zitte” delle Orobie

di - 02/09/2024

Di Paolo Turbolento Tagliacarne, foto Martina Folco Zambelli-HLMPHOTO

La passione per il ciclismo incontra il gusto della sfida sulle strade di montagna: benvenuti lungo i percorsi mozzafiato delle Valli Bergamasche, dove ogni pedalata è ispirata alla grandezza di campioni come Felice Gimondi e Paolo Savoldelli. Ma andiamo per gradi: anzitutto stiamo parlando delle Strade Zitte, itinerari “da collezione” lungo strade secondarie lontane dal frastuono dei motori e del traffico. Il loro nome è ispirato da una canzone di Paolo Conte e la loro nascita si deve a un’intuizione di Turbolento Thinkbike – società sportiva ciclistica milanese che coniuga sport e divertimento, accostando fra loro velocità e lentezza.

Una raccolta per veri appassionati

Il progetto è legato alla valorizzazione del cicloturismo di qualità in Italia, e la prima raccolta tematico-territoriale, Bergamo Valleys Cycling, al momento contiene 24 percorsi con base sull’altopiano Selvino-Aviatico. Ed è già disponibile online.

Le raccolte costituiscono una nuova, comoda e facile chiave di ricerca nel finder delle Strade Zitte. Per il momento, oltre a Bergamo Valleys Cycling, sono disponibili i Navigli Milanesi, l’Oltrepo Pavese e Milano Gravel Roads.

La raccolta dedicata alle Valli Bergamasche propone itinerari con distanze dai 25 agli oltre 100 chilometri con dislivelli dai 400 ai 2.700 metri. Requisito fondamentale per pedalare in questi luoghi, è quello di avere una grande passione per le salite e buone gambe. Non è certo un caso se molti grandi campioni del ciclismo arrivino da queste strade: in primis Felice Gimondi, ma anche Paolo Savoldelli, Ivan Gotti… e mettiamoci anche quel Gianni Motta da Cassano, che su molte di queste salite spesso si allenava.

Più alternative da sperimentare

La principale caratteristica di tutti questi percorsi, con base a Selvino-Aviatico, è che iniziano con piacevolissime discese, ma alla fine del tour richiedono di affrontare una impegnativa risalita. Le vie per salire a Selvino sono ben 5: da Bracca via Rigosa o via Costa Serina-Trafficanti, da Gazzaniga via Orezzo-Ganda, da Zogno via Miragolo-Passata-Salmezza, oltre alla super classica Nembro-Selvino con i suoi 19 tornanti, ognuno dedicato a un campione bergamasco.

Uno degli obiettivi di questo nuovo progetto è quello di far conoscere le possibili alternative per raggiungere l’altopiano Selvino-Aviatico, contribuendo a decongestionare la classicissima salita Nembro-Selvino.

La forte diffusione della bicicletta a pedalata assistita è un validissimo supporto per affrontare i percorsi proposti, anche da parte dei meno allenati. Per i tour che si snodano verso la Val Seriana c’è poi un’ulteriore valida alternativa che permette di evitare la salita di rientro: la funivia Albino-Selvino, che prevede il trasporto bici.

Percorsi per tutte le gambe

I confini ovest/nord-ovest della Bergamo Valleys Cycling Experience vanno da Blello/Berbenno a Valtorta e Passo San Marco, con possibili collegamenti con i Piani di Bobbio e la Valsassina (Gravel/MTB), con la ciclabile Sentiero Valtellina all’altezza di Morbegno, con la Valle Imagna o, di nuovo, alla Valsassina attraverso il Culmine di San Pietro.

A est/nord-est Valbondione in alta Val Seriana, Schilpario con la Valle di Scalve e l’impegnativo passo del Vivione, o le più dolci salite che collegano con il lago d’Endine – Valle Rossa e Forcella di Bianzano e con il lago d’Iseo e la ciclabile dell’Oglio. Senza trascurare le possibili divagazioni di più giorni fino a Ponte di Legno a passo del Gavia, magari con rientro dal Sentiero Valtellina e il Passo San Marco affrontato da Morbegno, o la scoperta della vecchia Via Mala per un diverso ingresso in Valle di Scalve (Gravel).

Percorsi con distanze che vanno dai 25 chilometri e 400D+ del tour “Alla scoperta della Valvertova”, ai 108 chilometri del “Grand Tour delle Orobie” con 2.400D+, fino a quelli su lunga distanza da affrontare a tappe.

“Strade Zitte”, il cicloturismo che piace

Una scelta di percorsi cicloturistici che permettono di conoscere un angolo di Lombardia e consentono di evidenziare il momento magico che le Strade Zitte stanno vivendo. A inizio primavera la partecipazione alla ricerca promossa e realizzata dall’Università Cattolica di Milano in collaborazione con Publitalia ’80, sul turismo esperienziale. Poche settimane dopo, è arrivato il prestigioso riconoscimento del Premio Impresapiens per l’innovazione di impresa, istituito dall’Università Sapienza di Roma.

Nel frattempo, la partecipazione al bando promosso dal settore Turismo di Regione Lombardia “OgniGiorno inLombardia”, che ha permesso al progetto legato alle Strade Zitte di risultare tra gli “ammessi e finanziabili”. E quindi, con il contributo di Regione Lombardia, la creazione di quello che è stato definito “il distretto cicloturistico delle valli bergamasche”.