Pubblicità

Damiano Caruso un leone che salva l’Italia

di - 22/09/2020

Damiano Caruso un leone che salva l'Italia

Ci dispiace, molto, vedere quanto poco spazio viene dedicato a Damiano Caruso. Questo è un gran corridore, capace di leggere la corsa, di mettersi al servizio del team, di tirare e fare selezione in salita e di piazzarsi nei primi dieci in un Tour de France massacrante. Chapeau ad un atleta che ha salvato il bilancia italiano alla Grand Boucle.

Damiano Caruso un leone che salva l'Italia
Tour de France 2020 – 107th Edition – 20th stage Lure – La Planche des Belles Filles 36.2 km – 19/09/2020 – Damiano Caruso (ITA – Bahrain – McLaren) – photo Kei Tsujii//BettiniPhoto©2020

Bici italiane sul podio ma non scordiamo il lato umano

Siamo contenti che sul podio del Giro di Francia ci sono Colnago e Bianchi, rispettivamente, la bici vincitrice e la seconda. Bene.

C’é Campagnolo, che equipaggia la bici di Pogacar. Bene e il Team UAE ha una forte connotazione tricolore. Molto bene.

Le gomme fornite a Porte sono Pirelli, azienda italiana. Bene.

Tutto magnifico, tutto molto positivo per un settore, un’industria che ha sempre necessità di messaggi freschi, in un mondo dove le notizie e le immagini sono già vecchie nel momento in cui trovano luce.

Quindi c’è molta Italia presente sul podio, tecnicamente abbiamo ancora il nostro valore e peso. Abbiamo messaggi da veicolare e biglietti da visita da presentare al mondo. Eppure dimentichiamo (molti, ma per fortuna non tutti) il valore umano. Un uomo, in carne ed ossa, un ragazzo che lotta sempre come un leone, ha fatto decimo in classifica generale. Damiano Caruso.

Grazie Damiano

Si, grazie Damiano! Grazie per averci fatto divertire quando Giovedì sei rientrato nella fuga, in salita e successivamente aver tirato per Landa. Grazie per averci dimostrato ancora una volta la tua caparbietà, dopo quel Giro 2019 al servizio di Nibali, solo per fare un esempio.

Grazie, perché nella classifica finale 2020, nei primi dieci, c’é un atleta italiano.

La facilità del click

Ci dispiace notare che molti organi d’informazione si sono scordati, completamente o quasi, di fare almeno una piccola menzione al risultato di Damiano. Volutamente abbiamo lasciato passare qualche ora prima di pubblicare questo articolo, che in realtà è pronto da un paio di giorni. In passato, siamo stati testimoni di corridori che su un posizionamento hanno fondato un’intera carriera! Ma forse è più facile e redditizio strutturare un’articolo che menziona un’azienda!

Mai dimenticare che poche parole creano emozioni, possono fare male o bene e che un atleta necessita di supporto anche di quelle considerazioni che arrivano dall’esterno.

a cura della redazione tecnica, grazie a BettiniPhoto per FSA.

 

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.