Le prime impressioni di DVO Onyx 38, una forcella che, pur essendo nata per le eMTB, rappresenta un vero e proprio cambio di paradigma per l’Enduro in mountain bike, grazie alla messa a punto precisa ed efficace, che permette davvero di cucire la sospensione anteriore su di sé
La nuova forcella DVO Onyx 38 nasce con due obiettivi primari: una precisione di sterzo e una sensibilità senza precedenti, per un controllo totale e assoluto della mountain bike.
Una struttura solida, basata su steli da 38 mm, lanciano la nuova forcella DVO in una nuova era delle sospensioni MTB. Le nuove esigenze richiedono nuovi concetti e design, e la Onyx 38 stabilisce nuovi standard per le sospensioni E-designed.
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Nata per e-bike, ma pronta a tutto
I designer DVO sono andati oltre il solito approccio di forcella adattata alla mountain bike a pedalata assistita, con soluzioni palliative e/o semplici consigli di utilizzare 10 PSI di pressione a parità di peso rispetto a una bici tradizionale. Per DVO il concetto E-designed, adottato per Onyx 38, significa pensare a queste soluzioni e integrarle tutte dall’inizio del progetto. Rigidità, controllo della ruota anteriore e precisione di guida invariati con il peso aggiuntivo di una e-bike.
Attorno a queste esigenze, DVO ha costruito l’ossatura principale del nuovo progetto. Dopo anni di studi, pensieri innovativi e innumerevoli ore di test, l’obiettivo è stato raggiunto. Il risultato finale non è solo una forcella con le caratteristiche desiderate esclusivamente per e-bike; la nuova Onyx può essere utilizzata senza problemi su una mountain bike tradizionale.
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Onyx 38: i pilastri portanti
Si parte dal design One Unit: ogni pezzo critico della struttura è stato progettato per funzionare insieme, come un’unica unità. I designer DVO si sono concentrati sulla progettazione di una struttura sufficientemente “conforme” da mitigare le vibrazioni a bassa e alta velocità disperdendo al tempo stesso l’energia attraverso l’intera struttura stessa. Così da ottenere un livello di sicurezza senza pari in termini di trazione, frenata, precisione di guida e comfort. Ogni singolo elemento del monolite e della testa è pensato per offrire il meglio negli utilizzi più gravosi.
L’idraulica D1 è stata aggiornata in modo significativo, per possibilità di regolazione, efficacia, e quindi prestazioni. In fatto di compressione, si crea una dinamica di sospensione lineare e ad alto flusso per il supporto di ammortizzazione iniziale senza la temuta “durezza” alle alte velocità. Un aggiornamento del ritorno lineare ad alto flusso aumenta invece in modo drastico la risposta senza perdita di controllo. Per finire, l’esclusivo sistema di compressione del ‘bladder’ (polmone) ha ricevuto un aumento delle dimensioni del 30%, per una maggiore sensibilità ai piccoli urti e consistenza di ammortizzazione.
Cambia anche la cartuccia ad aria, con un sistema superleggero Air Spring SL a doppia camera, capace di offrire un’incredibile sensibilità ai piccoli urti, supporto a metà corsa e resistenza al fondo corsa. Arriva anche un asse flottante, ispirato a quello già adottato sulla forcella Emerald a steli rovesciati, per un perfetto allineamento dei foderi e degli steli, e una sensazione morbida e “burrosa”.
Non manca un parafango ispirato alle moto off-road, per la massima copertura in condizioni fangose. Tre posizioni di fissaggio offrono un’integrazione pulita e robusta.
Versioni e prezzi
La nuova forcella DVO Onyx 38 è disponibile nelle versioni OTT e SL ai rispettivi prezzi di 1.299 e 1.249 €. Per entrambe il travel è di 160, 170 o 180 mm, mentre la colorazione dei foderi è Apatite Grey, Factory Green oppure Onyx Gloss Black.
DVO Onyx 38: a true game changer
Inizio premessa
Ho avuto modo di usare una forcella DVO (Diamond con sistema OTT) montata su una Ibis Ripmo Carbon 29”. Ho odiato quella forcella dal primo momento. Non riuscivo a “capirla” e a regolarla. Sistema di sett aggio OTT (Off The Top) troppo complicato, nemmeno il più bravo meccanico di Finale Ligure è riuscito a capirlo. Questa è stata la mia esperienza DVO. Esperienza che avrebbe subito un totale riassetto in solo due prove di test riding.
Fine premessa
La prima fase di questo test è stata effettuata in una doppio giornata passata nel Finalese insieme al team Unno gestito da Karim Amour, assistiti dai tecnici DVO presenti per la messa a punto dei mezzi utilizzati dagli atleti ufficiali.
Dopo aver passato un paio di ore con Maurizio e Rony – ingegneri DVO – durante le quali mi hanno spiegato e mostrato in presa diretta come la nuova DVO Onyx 38 è costruita, hanno montato la stupenda forcella in color Factory DVO sulla mia potentissima Nukeproof Giga di color grigio. Una combinazione di colori che funziona benissimo e fa riconoscere a chiunque che si tratta di una forcella DVO.
Primo giro
Partiti con lo shuttle alla volta di Madonna della Guardia dove assieme a Karim Amour (mitica figura del movimento Gravity prima – Dual Slalom soprattutto – ed Enduro poi, pluri-campione EWS nella categoria Master) e due giornalisti francesi del mondo MTB, decidiamo di iniziare le danze sul Kill Bill1 – prima parte molto ripida e molto scoscesa con la seconda invece veloce e flow – per poi proseguire sul famigerato Madonna della Guardia… il trail Enduro più famoso al mondo, secondo solo al mitico DH Men.
Non ero particolarmente interessato alla prima sezione del trail, pieno di dropponi e ripido. La parte dove volevo veramente sentire il feeling di questa forcella era il rock garden alla fine: un drittone di una 40ina di metri e largo tanto quanto una strada statale. Un continuo sbattere su rocce fisse e tortuose dove la priorità è trovare il flow.
Ebbene, nonostante fosse il “primo giro” per cui non ero caldissimo e “sintonizzato” con la bici, la burrosità della Onyx mi ha colpito.
Parola d’ordine: burrosa
Leggerete la parola “burrosità” o “burrosa” molto spesso da qui in avanti, semplicemente perché riesce a descrivere in maniera comprensibile le sensazioni di guida della DVO Onyx D1 38. Sorprendentemente soffice offrendo molto supporto sulle sollecitazioni a basse velocità e sbalorditiva sui tratti veloci e scassati, offrendo una rigidità e precisione di guida stupenda ed anni luce migliore rispetto alla Fox 38 Factory Grip2 da 180 mm che normalmente uso.
Al nostro ritorno alla base DVO a Finale, sono contento e sorrido perché la sensazione di riding è stata una totale sorpresa.
La prova del 9
Volevo provare la forcella laddove mi sento molto più a mio agio, su di un trail lungo e molto diverso per terreno e caratteristiche. Il Roller Coaster. Un classico del Finalese. Il più gettonato, il più filmato, il più radiato. Il PIÙ. Punto.
Per cui, solo soletto mi sono fatto portare in shuttle fino al Din per scendere sul sentiero che per me rappresentava il test ottimale. Fin dalle prime curve a velocità elevate sentivo la bici piantata a terra, senza flettere lateralmente e saltellare come una molla impazzita. Le prime le feci senza toccare i freni, raggiungendo velocità molto più elevate rispetto alle condizioni normali (Fox 38).
Precisione di percorrenza in curva, trazione, supporto alle alte velocità.
Agile e snella a basse velocità.
Un “pop” sublime sulle compressioni e salti.
Un piacere di guida che ha reso la Nukeproof Giga una bici più facile da guidare, domabile in qualsiasi situazione.
Sono sceso alla base DVO ancora una volta con un super sorriso di piacere e godimento immenso, condividendo le mie impressioni con gli ingegneri DVO, e vedendo le loro espressioni di pura gioia per tutto il duro lavoro di design, ingegneria e test su prototipi che hanno svolto per realizzare questa forcella esplosiva.
DVO è distribuita in Italia da 4Guimp
[testo: Mario Presi | foto: Andrea Vignone/Bulk Media]
