Pubblicità

Ecco le 4 tappe della Palazzuolo Challenge

di - 13/11/2019

Palazzuolo Challenge è una prova “prestige” di 4 tappe sulle strade appenniniche tra la Toscana e l’Emilia Romagna­. Quattro tappe in quattro giorni, in un evento che si snoda sulle strade secondarie e poco trafficate, immersi nell’Appennino tosco-romagnolo.

Cos’é Palazzuolo Challenge

Palazzuolo Challenge, poco meno di 350 km, divisi su quattro frazioni che si snodano tra il comprensorio del Mugello, del Casentino e toccando le valli del Senio e del Santerno. Le salite qui non mancano e ne esistono di ogni genere per ogni tipologia di palato. Ascese ripide con pendenze in doppia cifra, si danno il cambio con discese mozzafiato. Gambe e testa, concentrazione e determinazione, per un gruppo di soli 40 partecipanti.

Come nasce la Palazzuolo Challenge

La manifestazione nasce da un gruppo di amici e ciclisti innamorati della natura e dell’avventura, profondi conoscitori del territorio. L’obiettivo è quello di organizzare questo evento per dare l’opportunitá ad altri di scoprirlo. La Palazzuolo Challenge infatti non vuole essere solo una competizione ma soprattutto una esperienza per condividere la passione per la bici e il rispetto per il territorio.

Dove

Il Mugello è terra di confine tra la Toscana e la Romagna. Per chi ama lo sport, per gli amanti della bicicletta e della fatica ma anche di panorami unici. Questa è anche terra di gastronomia e di relax. Il fulcro dell’evento è proprio il Mugello, più precisamente Palazzuolo sul Senio, nominato uno dei “Borghi più belli d’Italia”. Questo piccolo paese dell’Appennino offre numerose opportunità di svago anche agli accompagnatori, tra percorsi di trekking, escursioni e musei, oltre agli scorci naturali delle cascate sul fiume Senio.

Il regolamento del challenge

Ciascuna delle quattro prove avrà il suo vincitore morale. Sará premiata la tenacia e la maniera in cui sarà interpretato il percorso. La manifestazione è prima di tutto una sfida da contro se stessi e contro le difficoltà del percorso. Il corridore, durante la prova, non potrà ricevere aiuti dall’esterno. Il supporto sarà affidato ad un carro scopa. Se per problemi meccanici, il corridore non termina la prova in corso, potrà partecipare a quelle successive. La Palazzuolo Challenge è una manifestazione indipendente, non agonistica pagata dai partecipanti e organizzata con il sostegno degli enti locali per la promozione del territorio e dei suoi prodotti. I partecipanti riceveranno omaggi esclusivi realizzati da artisti, artigiani e produttori locali. Non è previsto alcun premio in denaro.

Iscrizioni

Il prossimo Palazzuolo Challenge sará disputato dal 25 al 28 giugno 2020. Per l’iscrizione è necessario inviare la richiesta di partecipazione a palazzuolochallenge@gmail.com

Nei prossimi giorni verranno comunicati altri dettagli, inclusa la quota per partecipare alla Palazzuolo Challenge.

Incluso nella quota di partecipazione:

  • Pernottamento (4 notti)
  • Colazione per i quattro giorni della prova +pranzo conclusivo molto speciale
  • Assaggi di prodotti tipici al termine di ogni tappa
  • Un regalo speciale ed unico
  • Ingresso alla piscina
  • Assicurazione RC
  • Immagini scattate da un fotografo professionista

Le quattro tappe

I Tappa

92km 1890mt+

Una tappa tra il Senio e la valle del Sintria, caratterizzata da tratti brevi e ripidi su strade strette, discese tecniche e strade sconnesse spesso percorse durante il Giro d’Italia. Verrà attraversata Brisighella, un villaggio di fortezze e castelli, considerato uno dei luoghi più belli d’Italia. La terza salita della giornata sarà la famigerata “la Valletta” strada molto stretta che sale sul fianco della montagna in mezzo alla coltivazione di olio e viti. Breve ma intensa con i suoi 2,7 chilometri. Con un dislivello medio di quasi il 10% e con punte del 18-20% rendono questa salita una delle più impegnative della zona, anche per via dei lunghi tratti senza falsipiani intermedi.

Attenzione, la strada stretta e le pendenze maggiori del 15-18% rendono questi tre chilometri impegnativi anche in discesa. Arrivati a Zattaglia dopo pochi metri su una leggera pendenza inizia subito la salita del Monte Albano. Sono 4,7 km con pendenza media del 6% costante. Un po’ di respiro con 5 km di discesa veloce per raggiungere il ponte sul fiume Senio a Casola Valsenio.

 

II Tappa

89km 2450mt+

Un’ intera tappa nelle foreste del Casentino. Si inizia a fare davvero sul serio, con un aumento d’altitudine degno di una tappa di mezza montagna e ci sarà poco tempo per riposare. La prima salita di 7-8 km porta al Passo Carnevale e sarà tra le più dolci di tutta la giornata. Da Marradi, prendendo per San Benedetto in Alpe la strada ritorna a stringersi e si insinua nella valle altrettanto stretta del Rio Salto. Da lì Eremo e Peschiera con le foreste casentinesi come sfondo. Si arriva ad Acquacheta, meta di turismo, luogo dal valore letterario e naturalistico. La strada costeggia il fiume Montone fino a Portico di Romagna per iniziare la salita al Valico di Monte Sacco e al passo Busca. Si tratta di un passaggio relativamente facile, 7,2 km con una pendenza del 5,0%, quindi 6,5km in discesa per arrivare a Tredozio. Da qui si torna in Toscana passando per la piccola frazione di Lutirano. Questa parte del tracciato è particolarmente insidiosa con pendii ripidi, volgendosi verso Sant’Adrian. Si entra nella stretta valle di Collecchio, con i primi km molto duri e impegnativi: curve e contro-curve con una pendenza che oscilla continuamente tra l’8 e il 10%. Giunti al passo Carnevale mancano solo 6 km tutti in discesa verso Palazzuolo.

III Tappa

114km 2400mt+

Probabilmente la tappa regina del Challenge. Affascinante e piena di insidie attraverso cave di pietra serena, castagneti e passi mitici come Futa e Raticosa. Il suo percorso lascerà un ricordo indelebile nelle gambe. Ecco il menu del giorno: “Passo del Paretaio”, passo che in 18 chilometri unisce la valle del Senio con la valle del Santerno, strada stretta e molto tortuosa con diverse curve cieche. 5,7 km con pendenza media del 6%. Il Passo Futa da Firenzuola si sviluppa per poco più di 11 chilometri. Lasciando da parte i primi 4 Chilometri e più precisamente  fino al paese di  Cornacchiaia, i più interessanti sono sicuramente i 7 chilometri seguenti che superano un dislivello di 423 metri con punte vicine al 10%.

Dal passo Futa (mt. 903) si procede verso il Passo Raticosa, un continuo saliscendi con una dura salita che parte dalla città di Pietramala. Dal passo Raticosa si percorrerá il crinale per circa 24 km in direzione Fontanelice passando accanto al Sasso di san Zenobi. Arrivati a Gesso si svolterá per una rapida discesa a Fontanelice, 8 km molto veloci, occhio alle curve molto strette. Una volta a Fontanelice si potrà scegliere tra 2 opzioni per raggiungere il Prugno. Opzione 1, quella cattiva, la mitica “salita del cane”. Un paio di chilometri “terribili” con picchi ben oltre il 20% e una pendenza media del 13,92%. Impressionante è il tratto dal chilometro 1 al chilometro 1,5 che sembra un vero muro, con sezioni al 22-23%. Un monumento in alto dedicato a Marco Pantani con scritto”MURO DEL PIRATA” si addice perfettamente alla situazione. Opzione 2, un po’ “più dolce” è anche chiamata la strada della lavanda. 6,9 Km regolari, senza picchi eccessivi. Arrivati a Casola Valsenio, mancheranno 16 km alla fine della giornata.

IV Tappa

45km 1150mt+

La quarta tappa si svolgerà esclusivamente in terra Toscana, gli ultimi 42 km della Palazzuolo Challenge. Il Passo della Sambuca è forse il “principe” dei passi mugellani. Senza sminuire gli altri valichi, un conquistatore di vette appenniniche deve aver scalato almeno una volta il Passo della Sambuca salendo dal versante di Palazzuolo sul Senio. È il passo stradale più alto fra i passi del Mugello (1.061 metri) ma soprattutto è certamente quello più spettacolare e suggestivo. Si parte dallo splendido borgo di Palazzuolo sul Senio.

Superato il ponte, per circa un chilometro la strada è pianeggiante e vi sono un paio di fonti alle quali rifornirsi. Arrivati alla frazione di Quadalto la strada inizia a salire leggermente ma è dal Santuario della Madonna delle Nevi (km. 1,6) che inizia la salita vera. Sono 9 chilometri nei quali non esiste pianura e un dislivello di oltre 600 metri. Inizialmente la strada procede quasi rettilinea con pendenze costanti. Al chilometro 3,7 inizia una serie di tornanti ed uno dei tratti più impegnativi dell’ascesa, con pendenze anche superiori al 10%.

a cura della redazione tecnica, grazie al C.O., foto C.O.

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.