Pubblicità

Emilia Romagna la bicicletta e il gravel

di - 10/07/2020

Si riparte anche dell’Emilia Romagna. Siamo ospiti sulla costa romagnola, più precisamente a Riccione e non per una presentazione di una nuova bicicletta, ma per scoprire nuovi itinerari gravel in un comprensorio capace di offrire sempre qualcosa di nuovo, tra ospitalità, benessere, divertimento e pedalate nei borghi dell’entroterra.

Emilia Romagna e la bicicletta
Un passaggio sui sentieri prima di arrivare sulle colline tra Saludecio e Mondaino, tra viti, Ulivi e Girasoli

#InEmiliaRomagna

Le fasi di rilancio, la voglia di promozione e di ripresa delle attività partono anche da queste iniziative, che da prima coinvolgono la stampa nazionale, per poi allargare l’invito all’estero. La Regione Emilia Romagna e la costa romagnola, in realtà, non necessitano di particolari presentazioni, da sempre simbolo di ospitalità, benessere e turismo, arte e cultura che si uniscono e mescolano al divertimento, allo sport, ma anche al business.

Siamo però in un periodo particolare, dove le idee devono prendere forma in fretta, un momento in cui ogni attività promozionale ha un valore e un peso. Ancora una volta la bicicletta è l’ago della bilancia e questo non dobbiamo scordarlo.

Emilia Romagna e la bicicletta
Che piaccia oppure no, la e-bike, in tutte le sue forme, offre l’opportunità di scoprire vie di fuga e sentieri, anche per i meno allenati o per la chi vive la bici, realmente come un moneto di svago e vacanza, per stare in compagnia e divertirsi.

Una regione in bicicletta

L’Emilia Romagna ha tante facce: si va da quella più divertente e spensierata, nella quale la costa romagnola ha fatto scuola al mondo. Si passa dalla enogastronomia, legata al territorio, alle abitudini e all’ospitalità. Per arrivare all’arte e alla cultura dei borghi e di un entroterra che riserva mille sorprese ad ogni angolo, fino ad arrivare alla bicicletta e allo sport in genere. Una regione in bicicletta, si, perché le strade e la costa di questo comprensorio stanno cambiando radicalmente, sono oggetto di un’evoluzione importante, con tante piste ciclabili e percorsi pensati appositamente per chi pedala.

Emilia Romagna e la bicicletta
E con giornate così calde, mettere i piedi a puccio per attraversare un guado, diventa una cosa piacevole.

Qui ci sono i BikeHotel, con attrezzature che fanno invidia ai negozi più blasonati d’Italia (non solo della regione). Ci sono le guide che ti portano a spasso tutto l’anno, instancabili e preparate. Avreste mai pensato che l’Emilia Romagna, ha un periodo dell’anno, compreso principalmente tra i mesi di Marzo e Giugno, dove i BikeHotel lavorano principalmente con i turisti esteri che vengono qui per pedalare e allenarsi? Beh, è così.

Gravel alla portata di tutti

Al di fuori di contesti alpini e appenninici, più vicino alla costa, tra Riccione e Rimini, si snodano un serie di tracciati non eccessivi in termini d’impegno tecnico e atletico, alla portata di tutti, con bici tradizionali e e-bike. Siamo tra la Valconca, Montefeltro e la Valmarecchia, nei pressi del confine tra l’Emilia Romagna e le Marche. Se il gravel è una delle nuove frontiere della bici, qui si può imparare ed osare al tempo stesso.

Oggi la prima tappa del nostro trip

Anche per noi è ripartita ufficialmente la stagione dei viaggi. E se la piena ripresa delle attività è qui in Emilia Romagna, non è poi così male. Partendo dalla spiaggia di Riccione, attraverso sentieri e continui saliscendi, siamo arrivati a Mondaino, borgo storico non lontano da Riccione. Sole, cielo terso, caldo e percorsi accessibili alla stragrande maggioranza delle persone, non per forza ciclisti esperti. Dai pedali flat e scarpe da ginnastica, fino ad arrivare agli SPD, dalle e-bike alle Brompton. Qui ce n’é per tutti.

Questo il nostro breve racconto, a domani per la seconda puntata.

emilia romagna
Emilia Romagna e la bicicletta

a cura della redazione tecnica, foto della redazione tecnica

link utili: terrabici.com

visitiromagna.it

travelemiliaromagna.it

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.