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Fit First di EKOÏ

di - 31/05/2017

A volte gli occhiali sono troppo larghi oppure stretti, diventando possono causa di fastidio e di poco comfort quando si pedala. Un aneddoto: quando Tom Boonen incontrò gli ingegneri di EKOÏ espresse lui stesso il desiderio di un occhiale che calzasse perfettamente, un prodotto a cui il corridore non doveva pensare una volta indossato, tanto in gara, quanto in allenamento. FIT FIRST é un occhiale dotato di un inserto in elastomero, posizionato al centro della montatura, strumento che permette di adattarsi facilmente ad ogni tipo di morfologia facciale. L’inserto ammortizza inoltre le turbolenze e fa sì che l’occhiale non scivoli giù dal naso,
indipendentemente dalla disciplina, mtb, cyclocross, road, gravel ma anche Running.


Le lenti di FIT FIRST sono dotate di 6 asole di ventilazione e offrono un look stiloso. Oltre che nella versione limitata della squadra QUICK STEP FLOORS, gli occhiali sono disponibili in 7 colori e con 7 diversi tipi di lenti in policarbonato, 100% anti UVA, UVB, UVC.

Ecco le caratteristiche tecniche principali di FIT FIRST:
– categoria 0: Lenti trasparenti 100% anti UV per il tempo piovoso
– categoria 1 a 2: Lenti fotocromatiche grigie o blu per il tempo nuvoloso
– categoria 1 a 3: Lenti fotocromatiche grigie per un clima mutevole
– categoria 3: Lenti a specchio per il tempo soleggiato
– categoria 3: Lenti Iridio blu o rosse per condizioni di luce intense
– lenti in policarbonato infrangibile, 100% anti UVA, UVB, UVC
– montatura in 3D Grilamid (leggera e flessibile)
– la forma avvolgente offre il massimo supporto – modello morfologico patentato (cerniera centrale in elastomero) – peso: 35g
– disponibile nella versione limitata QUICK STEP FLOORS LTD oppure in: nero, nero e bianco, bianco e nero, bianco e rosso, arancione e nero, nero e arancione, verde e nero.
– prezzo: dai 49,99€ ai 99,99€ secondo il tipo di lente.

http://www.ekoi.fr/it/

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.