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Garmin Rally power meters, c’é anche per off road

di - 24/03/2021

Garmin Rally power meters, c'é anche per off road

La conferma arriva dal fatto che Garmin prosegue nell’evoluzione dei suoi pedali che integrano il misuratore di potenza. La vera novità è il pedale specifico off-road Rally XC100, con il power meter. In questo momento storico, un pedale di questo tipo significa uno strumento di valutazione anche per chi pratica gravel e ciclocross.

Garmin Rally power meters

La nuova piattaforma di prodotti si chiama Rally e comprende tre pedali in totale. Due road, uno con piattaforma di aggancio specifica per Look Keo, la seconda specifica per le tacchette Shimano (rispettivamente RK per Look, RS per Shimano). Il nuovo ingresso in assoluto è rappresentato dal pedale off road che integra e supporta il power meter. Si chiama Garmin Rally XC ed è compatibile con le tacchette Shimano SPD. Si è puntato sulla semplicità di montaggio e sulla ripetibilità dei dati, grazie ad una famiglia di pedali facili da installare e dalla rilevazione precisa.

Inoltre, tutti i prodotti in questione sono compatibili con i devices Edge e con il portale di gestione Garmin Connect. In aggiunta, è da considerare il pieno supporto delle piattaforme social cycling, come ad esempio Zwift, TrainerRoad e ovviamente Tacx. 

Rally RK e RS

Per Look Keo e per Shimano, come scritto in precedenza, i pedali power meters Garmin Rally sono disponibili entrambi in due serie: 100 e 200. Le serie RK e RS con suffisso 100 si riferisce al power meter con un singolo sensore di rilevazione, posizionato sul pedale sinistro. Entrambe le serie 200 adottano il doppio sensore right+left. I prodotti Rally 100 sono upgradabili, portandoli ad avere il doppio sensore e conseguente doppia rilevazione.

 

Garmin Rally XC

Arriva lo strumento di rilevazione dei watt e di quelle dinamiche delle pedalate, utili alle analisi delle performance. Come per la compagine road, anche i Rally XC sono disponibili con il suffisso 100 e 200, rispettivamente con rilevazione singola (solo a sinistra), oppure da entrambi i pedali.

power meter garmin rally xc 100 e 200

Cosa si può fare con il sistema power meter Rally

Prima di tutto è necessario scrivere che l’asse (il perno) è comune a tutti i pedali, RK, RS e XC. Uno stesso perno copre differenti esigenze, cosa significa. Ad esempio: se ho acquistato la serie Rally XC, posso comperare i due corpi dei pedali RK e/o RS, disponibili anche separatamente, senza asse e sfruttare una sola coppia di mandrino per due differenti piattaforme, road e off-road. Tutto il pacchetto di rilevazione è contenuto all’interno del mandrino (perno). Il margine di errore della rilevazione (dichiarato) è di circa l’1%. L’altezza del pedale è di 12,5 mm. La batteria/e per ogni pedale/sensore è sostituibile e la sua autonomia è dichiarata a 120 ore. Il fattore Q dei pedali è di 53 mm.

Oltre alle funzioni di rilevazione del wattaggio, della cadenza e della dinamica del gesto, i Garmin Rally mi permettono di valutare il bilanciamento tra gamba destra e quella sinistra, oltre a quanto tempo si è pedalato in piedi sui pedali. Si può analizzare come la potenza viene trasmessa al pedale, funzione che a sua volta offre diversi spunti di valutazione sul posizionamento della tacchette, fasi di spinta e trazione.

1099,99 euro per le serie road 200, 1199 euro di listino per gli XC 200. Per le versioni 100 i prezzi di listino sono rispettivamente 649,99 euro per gli RS e RK, 699,99 euro per Rally XC.

a cura della redazione tecnica, immagini courtesy Garmin.

garmin.com

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.