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Gf della Coppa Piacentina: l’assalto dei 2000

di - 14/04/2014

Gf della Coppa Piacentina: l’assalto dei 2000

Non poteva essere che una splendida festa di Primavera l’edizione decennale della Granfondo della Coppa Piacentina DOP, che ha preso il via domenica 13 aprile dalla cittadina emiliana. Un altissimo gradimento per la manifestazione messa in pista da Giancarlo Perini e tutto il suo staff, capace di chiamare a sé 2400 ciclisti, pronti a sfidarsi sui tre percorsi proposti. Dominio marchigiano sul percorso di granfondo. Sono infatti gli atleti della Cicli Copparo di Ancona ad accaparrarsi la vittoria maschile e femminile con il marchigiano Luciano Mencaroni tra gli uomini e la cesenate Veronica Pacini tra le donne. La festa inizia il sabato quanto la palestra comunale della cittadina piacentina diventa il punto nevralgico della manifestazione. Al suo interno trova spazio la distribuzione dei numeri di gara e dei pacchi gadget, così come la segreteria per le numerose nuove iscrizioni, mentre all’esterno è il vasto villaggio espositivo a prendere vita. La domenica mattina è un cielo grigio ad accogliere i partecipanti, sebbene le previsioni meteo rassicurino sulla mancanza di pioggia. Qualcuno si intimorisce e in griglia si presentano in 2000. Tra loro il grande ospite d’onore: il “Diablo” Claudio Chiappucci, che di Giancarlo Perini ne è stato il capitano quando in bicicletta ci andavano per mestiere, immancabile ad ogni edizione. Il via ufficiale viene dato alle ore 10.00 precise, quando il folto plotone sfila fuori da Carpaneto, in direzione Magnani per affrontare la prima salita di giornata. Si inizia subito a fare sul serio e sono in tre ad evadere dal gruppo, tra cui il bolognese Massimiliano Grazia (Green Devils Team) e Stefano Carini (Raschiani Valnure). La veloce discesa, immersa tra i vigneti che si stanno inverdendo, porta a Gropparello da cui inizia la seconda lunga salita di 17 chilometri che porterà a Prato Barbieri. Intanto dal gruppo si stacca il ternano Federico Castagnoli (Cicli Copparo), che all’attacco della salita colma il gap e si aggiunge ai fuggitivi. La strada continua a salire, a volte dolcemente, altre volte più arcigna, regalando scorci sempre più fantastici, sebbene il sole non sia presente ad esaltare i colori primaverili. A Groppovisdomo il primo bivio di giornata, che manda sulla via del ritorno i corridori del percorso più corto. In testa si trovano una decina di atleti ai quali non resta che sperare nella volata finale. Con un’azione da finisseur ci prova il cremonese Alessandro Polinini (Velo Club Pontenure), che precede di alcuni secondi il gruppo che insegue cogliendo così la vittoria. Alle sue spalle si piazza il compagno di squadra Alessandro Beretta, mentre il podio lo conclude Diego Costa (Sarmatese). Il restante dei partecipanti intanto sta salendo verso Prato Barbieri. Al gruppo di testa si unisce il marchigiano Luciano Mencaroni (Cicli Copparo), mentre Castagnoli allunga il passo e guadagna un centinaio di metri di vantaggio. Al bivio dei percorsi, posto a Castelletto, sulla mediofondo si lanciano Carini e Grazia, che riescono a mantenere il vantaggio ottenuto con la fuga iniziale. Non resta che risolvere la situazione sul traguardo e il veloce Grazia non lascia certo nulla al caso, mettendo la ruota davanti a quella di Carini. E’ lotta allo sprint anche per la terza posizione, dove Maurizio Anzalone (Equipe Exploit) è il più veloce e va a chiudere il podio. Sulla granfondo resta in testa Castagnoli inseguito a poche decine di metri dal compagno Mencaroni. Il ternano non ci pensa due volte, rallenta il passo, e attende il marchigiano. Di fatto la corsa finisce qui. Non resta che mantenere la posizione e giungere all’arrivo. Alle loro spalle di forma un drappello di quattro elementi che si lancia all’inseguimento, ma senza successo. Le salite si susseguono con un continuo vero spaccagambe. Chi aveva sottovalutato il percorso, si trova ora in difficoltà. Gli appennini piacentini non perdonano. Le salite sono brevi e arcigne e le discese tecniche quanto bastano per non facilitare il rientro su chi precede. Mentre i due compagni di fuga continuano nella loro azione mantenendo un vantaggio di oltre 2’40”, alle loro spalle gli inseguitori si frazionano ad ogni salita. Si lotta ormai per il terzo posto e a resistere sono il bergamasco Andrea Natali (Team Orobica) e Gianmario Rovaletti (Equipe Exploit). Ma manca ancora una fatica, lo strappo di Castell’Arquato, tanto duro quanto affascinante. Poche centinaia di metri, ma composte da acciottolato e pavè, che non rendono certo facili le pendenze prossime il 20%. In tanti riescono a salire in bici, ma in molti preferiscono percorrere il tratto a piedi. Un motivo in più per godersi appieno il fascino dell’antico borgo. Dopo 3 ore 36′ si presenta sul viale dell’arrivo il duo Mencaroni-Castagnoli in grande parata. Il primo a passare sul tappeto di cronometraggio è Mencaroni, che in settimana trasporta marmo lavorato, seguito da Castagnoli. E’ lo sprint al fulmicotone tra Natali e Rovaletti a determinare la terza posizione del podio a favore del bergamasco. Senza storia la gara femminile. Sulla granfondo dominio della cesenate Veronica Pacini (Cicli Copparo), che vince per distacco. Sarà la volata tra Daniela Gaggini e Gabriella Emaldi, che giungono in quest’ordine, a chiudere il podio. Nella mediofondo la vittoria va alla parmense Cristina Coletti (Team Vigili del Fuoco Genova). Sul secondo gradino del podio sale Stefania Mauro e sul terzo Carolina Rossi. E’ la rappresentante del Team Perini, la piacentina Roberta Anselmi, a firmare il percorso corto, davanti alla parmense Roberta Sacchelli e alla compagna di squadra Monica Bernardi. Tra le società la vittoria per numero di partenti è andata alla piacentina Team Perini Bike, che ha preceduto i brianzoli del Makakoteam e i milanesi del Cassinis Cycling, mentre la classifica per chilometri pedalati ha visto in testa il Makakoteam, che ha prevalso sul Team Perini Bike e la Cassinis Cycling. Come di consueto la grande festa è terminata con il gradito pasta party finale, che ha servito pasta al sugo, pane e, affettati, tra cui la tanto apprezzata Coppa Piacentina DOP. Le premiazioni hanno visto salire sul podio i primi tre assoluti e i primi cinque di ogni categoria per ogni percorso, a cui sono stati consegnati prodotti tecnici e ricchi cesti alimentari.