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Giant TCR Advanced Pro Team 2019, una bici totale

di - 14/05/2018

Una bici della gamma media che a giusta ragione viene definita come la total race bike. Rispetto al modello SL, questa serie Pro Team Replica ha un seat-post regolabile, non integrato, facile da regolare. La versione in test, già del catalogo 2019 è inoltre dotata delle nuove ruote Giant SLR1 full carbon con predisposizione tubeless e canale interno allargato da 17 mm.

La TCR Advanced Pro Team fa del segmento Race ed è un gradino al di sotto della leggerissima TCR Advanced SL. Se paragonata alla sorella, la TCR Pro ha un modulo di carbonio con un peso specifico maggiore, un canotto sella full carbon ma non integrato ma capace comunque di adottare molte soluzioni sviluppate proprio per la versione top level. Forcella full carbon a steli dritti con stelo dal diametro maggiorato e serie sterzo OverDrive2.

Scatola del movimento centrale da 86,5 mm asimmetrica, così come asimmetrici sono gli stays bassi del carro posteriore. Integrazione del sensore RideSense Bluetooth sul fodero basso lato “non drive”.

Impiego dei componenti firmati Giant, cockpit, sella, coperture e ruote (last relaise). Noi aggiungiamo: un dna da cavallo di razza, che poco ha da inviadiare alla SL ma con una maggiore dose di personalizzazione e semplicità di gestione, per via del seat-post regolabile a piacere. Questa bici è disponibile in sei taglie, dalla xs alla xl ad un prezzo veramente aggressivo, se consideriamo la qualità del pacchetto nella sua interezza. L’acquisto di una TCR Advanced Pro Team 2019 è accompagnato da un kit di abbigliamento Sunweb in omaggio.

LE NOSTRE IMPRESSIONI

La Giant TCR Advanced Pro Team 2019 è a nostro parere una gran bici, un mezzo tuttofare che va bene ovunque: ci piace dire, “dove la metti lei ci stà alla grande”. E’ rigida il giusto, è reattiva ma non estrema in modo che possa essere gestita al meglio da differenti tipologie di utenti, dall’agonista spinto, fino ad arrivare a chi la usa “solo” nel fine settimana. In discesa ha una stabilità “superlativa”, in particolare su tutto il comparto anteriore, con un retrotreno che è sempre all’altezza della situazione, anche nei casi in cui è necessario frenare e pinzare all’interno di curve e tornanti. La sua compattezza è un valore aggiunto quando si cambia direzione in modo perentorio.

Questa Giant gratifica quando si pedala in salita, con andatura regolare ma anche nelle fasi di rilancio dell’andatura; ancora una volta, in questi casi, emerge la bontà dell’avantreno che, non ci stancheremo di scriverlo, ha uno dei suoi segreti progettuali nella conformazione maggiorata dello stelo della forcella, oltre al blocco dello sterzo. La forcella full carbon ha il suo canotto con diametro allargato rispetto agli standard attuali che propone il mercato, aspetto che obbliga all’utilizzo di uno stem apposito.

Le ruote sono l’ultima versione della categoria SLR-1, con altezza di 42 mm e canale allargato da 17 mm, con predisposizione agli pneumatici tubeless: noi l’abbiamo provata con gomme tubeless, senza camera d’aria. La ruota è confortevole, non rigida, mediamente reattiva. Ci è piaciuto l’ingaggio della ruota libera posteriore, con un ingranaggio sempre pronto. La frenata è equilibrata, leggermente lunga ma con un buon comportamento anche in caso di bagnato. In ultimo ci fa piacere sottolineare le doti di alcuni componenti firmati Giant, sella e manubrio. La prima trasmette da subito un buon feeling, con un canale centrale che permette di lasciar “respirare” il fondello della salopette e senza sacrificare il suo aspetto estetico. La piega, in alluminio, è bella rigida, “tosta” e con i valori di reach e drop che permettono una presa sempre efficacie, in basso, sui manettini e in alto.

Foto di Matteo Malaspina

Abbigliamento Giant ed Endura

Casco Giant REV Mips

Scarpe Shimano S-Phyre

giant-bycicles.com

 

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.