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Giant TCR Advanced Pro, una bici total race

di - 02/07/2015

Giant TCR Advanced Pro

In occasione dei Media Days Eurobike di Kirchberg, abbiamo provato la nuova TCR Advanced della casa taiwanese, una bicicletta che per concezione nasce come total race bike. Il telaio, completamente rinnovato rispetto al precedente, è dedicato a un target di atleti aggressivi e tecnici nella guida, oltre che capaci di sfruttare una posizione in sella che prevede un importante carico sulla parte anteriore. Torniamo per un attimo al progetto TCR 2016: la piattaforma si basa su una composizione full carbon monoscocca chiamata Advanced Composite con Optimized Tube Shaping, la versione top a catalogo adotta le medesime soluzioni ma con tecnolgoia SL. La tubazione obliqua è grande e massiccia e adotta il suffisso MegaDrive. Dimensioni rilevanti che includono anche la nuova scatola del movimento (press-fit) PowerCore bb. La serie sterzo, anch’essa generosa, è naturale alloggio della forcella sottile e di concezione aero con il canotto dal diametro di 31,6 mm (come Canyon Ultimate), soluzione che obbliga l’adozione di uno stem dedicato. I foderi bassi posteriori sono asimmetrici e i forcellini sono scavati all’interno. A catalogo la bicicletta completa, a prescindere dalla trasmissione, è fornita con le nuove ruote Giant SLR 0 WheelSystem. Nuovo anche il seatpost, di concezione tradizionale e regolabile, full carbon e dal ridotto impatto aerodinamico. La misura è personalizzabile grazie a una vite a brugola posta tra il reggisella e la tubazione orizzontale.

LE PRIME IMPRESSIONI

Ci è piaciuta molto, sia sotto il profilo del design sia sotto l’aspetto tecnico. Abbiamo percorso poco meno di 100 km con circa 600 m di dislivello. L’impatto estetico è decisamente differente rispetto al passato, sempre sloping ma meno accentuato, più morbido, con linee delle tubazioni che diventano più sinuose man mano che lo sguardo scorre verso il retrotreno. Alla guida si presenta veloce e agile, si rilancia bene sia in piedi sui pedali sia con progressioni da seduto. La bici è composta, non è comodissima, in quanto le imperfezioni del terreno sono smorzate solo in parte, ma si percepisce il cuore da gara. Di alto livello il comportamento in salita tenendo il rapporto duro, anche grazie a una posizione frontale che prevede un carico importante del corpo sulla zona dello sterzo (non troppo differente da una concezione mtb 29er). Qualche dubbio rimane per quanto riguarda le ruote, belle da vedere, equilibrate ma lunghe in frenata, molto più degli standard attuali del mercato. La nuova TCR Advanced è proposta nelle versioni classica, Pro e SL, quest’ultima con seatpost integrato.

giant-bicycles.com/it