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Giappone, la migliore meta per sciare freeride

di - 15/12/2017

Abbiamo ancora un paio di giorni di tempo, decidiamo di spostarci nella zona impianti. Troviamo anche qui condizioni incredibili. Purtroppo l’alternarsi di scarsa visibilità, con sporadici raggi di sole e nevicate improvvise, ci sconsiglia di osare le zone periferiche del resort. Troviamo, nonostante tutto, una bella varietà di terreno dove riusciamo a muoverci senza problemi. Luca trova anche uno spot naturale perfetto per tentare qualche salto. Siamo finalmente nel nostro habitat, abbiamo trovato quello che cercavamo. La pace dei sensi.

Totalizzante. Ski, eat, sleep, repeat. Per strada troviamo anche diverse linee di paraslavine, e alla tentazione è difficile resistere. Luca e Richard si arrampicano letteralmente sulla montagna ricoperta di traverse d’acciaio. Nonostante l’alternarsi di sole, neve, nebbia e poi di nuovo sole riusciamo a goderci anche un paio di linee più ripide. Ma dobbiamo essere schivi e sparire subito.

In Giappone non si possono sciare linee di paraslavine, non si possono usare radio walkie talkie, non si possono far volare droni e soprattutto non è possibile fermarsi in statale dove si vuole. Ci avessero sorpreso, sarebbero stati “volatili per diabetici” (citando Fracchia).

Colmar