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Granfondo ed eventi sportivi non è facile

di - 22/06/2020

granfondo

Granfondo, gare ciclistiche ed eventi sportivi in genere, in qualche modo bisogna riprendere. Non è e non sarà facile. Però una domanda sorge spontanea ed è riferita a questo particolare periodo è: “è proprio necessario riprendere le competizioni agonistiche amatoriale nel breve periodo”?

 

Tante domande e poche risposte, non solo per le granfondo

Giovedì scorso, 11 Giugno è stato ufficializzato ed emesso l’ultimo DPCM (cliccando sull’acronimo è possibile accedere e visualizzare il pdf ripreso dalla FCI), che in qualche modo sancisce la riapertura di molte attività sportive in ( anche con una visione estiva) ed inizia a trattare l’argomento delle competizioni sportive.

granfondo foto di sara carena

Gare, eventi e competizioni: se in ottica professionale e professionista ha senso parlare di una ripresa vera e propria, se pur con un calendario ed una cadenza a cui non siamo abituati, la prima domanda che ci poniamo, (amatorialmente scrivendo), ha davvero senso pensare di organizzare e fare una manifestazione, da qui a fine anno? Granfondo su strada, gara a circuito, competizione di mtb, cronoscalata etc.?

granfondo
I calciatori, dopo la ripresa delle partite, sono in crisi perché giocano in un clima surreale, senza spettatori. Lo stadio però è uno spazio chiuso dove è facile contingentare gli accessi. Come può fare il ciclismo? Realmente, quali sono le responsabilità alle quali un organizzatore deve fare fronte?

Forse dimentichiamo i nostri doveri di cittadino

Ha senso sobbarcarsi così tanta responsabilità e dose di rischio, che inevitabilmente si riversano su organizzazioni e partecipanti stessi? Siamo pronti, tutti e nessuno escluso, a così tanta disciplina e rispetto delle regole che ci impone il protocollo granfondo Covid-19, (riprendiamo la scaletta pubblicata da di Ciclo di News, ben impostata, ordinata e di facile lettura, comunque riportata anche nella pubblicazione specifica della FCI)? E si sà, il rispetto delle regole è una cosa che poco ci appartiene, non solo a noi italiani, ma ai popoli latini in genere.

Buon senso dell’individuo e senso civico, non solo un disciplinare o un’autocertificazione compilata su un foglio di carta. Ognuno di noi ha mai considerato i suoi doveri da cittadino?

Regole e protocolli, spesso poco chiari e confusi, che non di rado tralasciano passaggi importanti e scaricano molte responsabilità verso il basso (partecipanti e organizzazioni).

granfondo foto di sara carena
Il mondo amatoriale, da sempre, è caratterizzato da un elevato tasso di agonismo, ma è anche un momento di ritrovo e convivialità, aspetti che sono stati presi ad esempio da molti territori per la promozione delle attività turistiche. Modificare una granfondo importante e storica, significa cambiare un intero contesto turistico e non è poca cosa.

Un problema da affrontare

L’emergenza non è ancora terminata, anche se, dopo il 4 Maggio, abbiamo dimenticato in fretta quello che è accaduto e cosa abbiamo vissuto. Il problema esiste ancora, deve essere affrontato e per nulla dimenticato. Le tante domande che vengono poste, le poche risposte disponibili, per nulla chiare e certe, ci mettono di fronte anche ad un’altra questione:“fare una gara amatoriale in questo disgraziato 2020 e pensare a come farla, suona come la volontà di aggirare problema. Prima, sarebbe necessario avere una soluzione tra le mani e avere qualche certezza in più”.

I forse, i vediamo, ci penseremo, non servono a nulla, ripartire con delle certezze

E’ giusto tornare a vivere a pieno ritmo. Dobbiamo pensare alla normalità e rifare le stesse cose che facevamo nel periodo pre-Covid, ma è sacrosanta la necessità di pensare prima di di tutto alla sicurezza e alla salute. E’ vero, non avremo mai la possibilità di vivere un un mondo completamente ovattato ed esenti da rischi al 1000%, ma crediamo anche che, il pacchetto delle problematiche (perché sono tante, diverse e si presentano tutte insieme) debba essere affrontato di petto con linee guida certe e chiare. Le granfondo, il mondo amatoriale e degli appassionati di bici non ha bisogno delle bricioline di pane buttate sul pelo dell’acqua, ha necessità di regole chiare e nessun conflitto tra gli enti.

gare in bici foto di sara carena
La speranza è quella di tornare a vedere lo start delle granfondo con le griglie piene di gente, spettattori e famigliari che godono di un momento di festa. Festa e sport amatoriale, un connubio perfetto.

La granfondo dovrebbe essere un bel momento

La partecipazione ad una granfondo e ad un evento ciclistico amatoriale in genere, deve rimanere un bel momento, a prescindere dall’interpretazione soggettiva, più o meno agonistica. Andare ad una manifestazione non deve essere e non deve diventare un problema, un qualcosa vissuto con peso allo stomaco e preoccupazione. Se così fosse, il turbine negativo che andiamo ad innescare e generare, va a sfavore di tutto il nostro mondo amatoriale.

a cura della redazione tecnica, foto di Sara Carena

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.