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Granfondo La Pinarello, 22 anni e non sentirli

di - 20/07/2018

Passano gli anni anche per la Pina (siamo già arrivati a 22) ma è come se fosse la prima edizione….grazie alla preziosa e maniacale cura da parte degli organizzatori che fa si che ancora oggi la granfondo Pinarello rimanga una delle più apprezzate e partecipate dell’intero panorama granfondistico. Come sempre diversi volti noti del settore non sono voluti mancare al fianco della famiglia Pinarello in ricordo degli scomparsi Nani e Andrea, tra gli altri diversi atleti professionisti del team Sky (tra cui Diego Rosa e Salvatore Puccio) il nostro ct Davide Cassani, Marco Velo e gli ormai onnipresenti Yuri Chechi, Christian Zorzi e Antonio Rossi per citarne alcuni.

Alle 7.15 in punto è stato dato il via in presenza del sindaco di Treviso agli oltre tremila partenti (trai i quali diversi stranieri provenienti da ogni parte del mondo) che da subito si sono dati battaglia a fior di menate a oltre 50 orari sui lunghi viali in uscita dalla città e con media oraria altissima sono giunti ad affrontare il maggior scoglio di giornata della salita del Cansiglio che grazie alle sue pendenze, all’inizio arcigne, ha contribuito a sgranare il gruppo.

Cambio ancora di percorso (anche se solo parziale) rispetto allo scorso anno che ha reso più scorrevole soprattutto la parte di discesa della bellissima ,panoramica e fresca foresta del Cansiglio, mantenendo comunque la “piacevole” durezza grazie ai 2300 metri di dislivello distribuiti in 170 km.circa. Anche per chi non ha voluto esagerare, c’era a disposizione un più veloce percorso (che saltava il Cansiglio) di 100 km. circa con dislivello più agevole di poco sotto i 900 metri. Stavolta (a differenza di diverse edizioni precedenti) il gran caldo si è fatto sentire solo dopo mezzogiorno grazie ai temporali che si sono abbattuti sulla sempre bellissima Treviso la sera precedente ed hanno smorzato la calura, ma i fornitissimi ristori lungo i percorsi erano attrezzati a dovere con tutto il necessario per non soffrire ne di fame ne di sete (anche con birra gelata alla spina nell’ultimo ristoro per poter brindare all’impresa ormai vicina).

Bellissimo come sempre il quartier generale di Piazza del Grano situata nel centro città dove si è svolta a perfezione tutta l’organizzazione dell’intero week-end, dalla segreteria e consegna pacchi gara, area expo, partenza e arrivo granfondo e il sempre apprezzato dopo corsa grazie all’anguriata e all’abbondante pasta party. Nota di merito sia per il prezioso pacco gara (come pochi se ne vedono oggi) composto da una bellissima maglietta da gara Giordana, confezione di pasta, birra, 3 confezioni di yogurt, integratori e borraccia, che per la medaglia finale a coronamento dell’impresa portata a termine.

Arrivederci all’anno prossimo per poter trascorrere altri piacevoli momenti nella graziosa Treviso circondati dalla sua tranquillità e bellezza, e magari concedersi un giro negli innumerevoli locali e nei lussuosi negozi.

lapinarello.com

testo a cura di Gabriele Vigoni, foto credits Digitalmovie.it

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.