Pubblicità

Gravel Gourmet, percorsi per tutti… i gusti

di - 05/06/2024

Non avranno il “brand” della Toscana, ma le valli parmensi hanno poco da invidiare alle più note cugine appenniniche. Prodotti unici come il culatello, la spalla cotta, il Parmigiano, o le raffinate bollicine del Malvasia, si uniscono alla sapiente ricerca di percorsi variegati e divertenti tra le colline, che vengono messi a disposizione del mondo Gravel, ed MTB.

Una due giorni che torna, dopo un anno di stop forzato a causa dell’alluvione in Romagna, con la voglia di abbracciare tutti coloro che vogliono pedalare e gustare il territorio.
Vogliamo arrivare a molti tipi di ciclisti”, spiega l’organizzatrice Milena Bettocchi, “proponendo due anime nella stessa manifestazione: un lato sportivo, con percorsi adatti a tutti (dalle famiglie agli atleti più allenati), e un lato gourmet, con l’aspetto godereccio che può essere fruito con due semplici pedalate”.
Il “Sold out” fatto registrare con oltre 250 iscritti (numero perfetto per godere senza troppa ressa della manifestazione) è conferma che il team della “GG” è sulla strada giusta, anche nel coinvolgimento dei più piccoli, che si sono cimentati in un giro di 13 chilometri assieme alle guide della Pro Loco di Collecchio.
Il territorio – prosegue Bettocchi – i comuni e le istituzioni, hanno capito che lo sport può essere un veicolo importante per far conoscere Parma e le sue valli, e ci hanno supportato e seguito”.

Ce n’è per tutti i gusti

Veniamo ora alla nostra esperienza: abbiamo provato tre percorsi in 2 giorni, tutti divertenti e molto diversi fra loro.

Sabato – Family Gravel
È stata proposta a Collecchio, in collaborazione con la Pro Loco: pochi ma molto contenti i bambini con i genitori (tra cui noi con Enea di 8 anni), che si sono dati appuntamento nel primo pomeriggio di sabato. Dal centro del paese, dopo circa un chilometro e mezzo, il percorso ha portato i partecipanti nel parco del fiume Taro, in mezzo a prati e boschi in un ambiente placido, totalmente pianeggiante e scenografico. Il rientro ha previsto circa 5 chilometri di stradine asfaltate, sicure e prive di traffico, in mezzo ai campi. I volontari della Pro Loco hanno fornito un’assistenza attenta lungo il rientro, dando anche qualche spintarella ai bimbi più piccoli. Esperienza da riproporre… anche agli accompagnatori degli atleti!

Sabato – Gravel Gourmet corto, 34 km

Lo abbiamo percorso con Michele, 11 anni, che lo ha fatto con la sua MTB. Sono stati 34 chilometri divertenti e non sempre facili, con tratti nei boschi anche tecnici con salite brevi ma impegnative. Il dislivello di 430 metri indica che non ci sono sconti sulla fatica, che è comunque ben ripagata: in pochi chilometri si entra nel bellissimo bosco del Parco della Carrega, con annesso il passaggio davvero suggestivo nella scenografica e abbandonata villa e casino di caccia di Maria Luisa d’Austria. Usciti dal bosco, dopo qualche impegnativo strappo, si passa alla valle aperta per risalire su un crinale accanto alle vigne, quindi piombare al ristoro del “Monte delle Vigne”. Tutto stupendo, anche il crudo tiepido sulla pizza con il bicchiere di Malvasia. Con tanta fatica, ma anche Michele lo ha portato a termine: non avete scuse, è da fare!

Domenica si fa sul serio: 99 km tosti e spettacolari

Non fatevi ingannare dalla dolcezza dei suoi ristori: il percorso Gravel Grinder della domenica spacca, e di brutto!
Partenza dalla spettacolare Rocca di Sala Baganza, alle 8 in punto. Pochi chilometri dopo la partenza entriamo nel bosco del Parco della Carrega e ci troviamo davanti un capriolo che saltella un po’ allarmato dal nostro arrivo. Mentre lui si guadagna la solitudine, noi ci imbattiamo in un continuo su e giù talmente divertente che non sappiamo se concentrarci sul divertimento, o stare con il naso all’insù e osservare la natura. Ma con il passare dei chilometri, intuiamo che i 1600 metri di dislivello saranno tostissimi: distribuiti su 100 km variegati, divertenti, tecnici e duri. Passeremo dai boschi ai crinali, dalle discese mozzafiato ai prati in altura.
Il percorso non lascia nulla al caso, e in tal senso si palesa lo studio enorme ed eccellente fatto dagli organizzatori, anche se dobbiamo ammettere che a volte qualche passaggio risulta molto difficile per una gravel, sia per le pendenze sia per la tecnicità: i solchi nel terreno argilloso creati con fango e poi seccati, impongono prudenza in discesa anche ai più esperti.
I ristori (davvero Gourmet) sono distribuiti circa ogni 20 Km in modo da non lasciare mai soli i pedalatori, ma qualche cartello di segnalazione in più, in prossimità del ristoro, è da pensare per il futuro.
Rientriamo alla Rocca poco prima delle 14, stanchi ma davvero divertiti: ad aspettarci, manco a dirlo, un bel piatto di ravioli e parmigiano, Malvasia e torte ottime.
Insomma, secondo noi la seconda edizione della Gravel Gourmet è promossa su tutta la linea, e ha le carte in regola per diventare un evento ancor più rilevante per il suo territorio, gli appassionati di Gravel e di turismo.

Aveva ragione Giampaolo Ormezzano, quando scriveva che “Il ciclismo è la fatica più sporca addosso alla gente più pulita”… ma con il gusto per i buon cibo!