Pubblicità

I negozi di biciclette verso la riapertura anticipata

di - 06/05/2020

Trek Concept Store - road bikes

Finalmente, ci sentiamo di aggiungere! Sì, perché riaprire all’attività fisica e sportiva, incentivare l’uso della bicicletta per muoversi in città per lavoro, e spingere in ogni caso verso una nuova forma di mobilità, va a scontrarsi brutalmente con la realtà dei fatti: i negozi sono chiusi, con i clienti impossibilità all’acquisto di bici, accessori per la sicurezza, e piccole riparazioni (la ruota bucata è dietro l’angolo).

Da qui sono nate e continuano a nascere strategie di marchi importanti nell’industria ciclistica, per la consegna della nuova bici al domicilio del cliente, approfittandone anche per ripensare l’intera strategia della vendita e dell’assistenza, Trek Bikes l’ultimo in ordine di tempo (leggete qui di Cannondale e BH Bikes invece).

La nuova strategia di Trek Italia per i propri negozianti

Ma veniamo finalmente all’oggetto di questa notizia dell’ultima ora, che ci rende felici, anche se parzialmente. Solo in parte perché si va verso una riapertura anticipata rispetto alla data iniziale del 18 maggio. I malumori erano alti, su tutto il territorio nazionale, dopo l’ultimo DPCM relativo al varo della Fase 2 dal 4 maggio. ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) è stata molto chiara in merito, anche le regioni hanno iniziato a fare leva sul governo per una riapertura anticipata di alcune categorie di negozianti. I dati promettenti della Protezione Civile circa l’incremento dei contagi totali, mai così basso dal 10 marzo, ha spinto il governo a valutare un’accelerazione della ripresa delle attività.

Ecco così arrivare la notizia tanto sperata: la riapertura dei negozi di biciclette, insieme a quelli di barche e toelettatura di animali, giusto per la completezza e precisione dell’informazione, nella data odierna del 6 maggio. Questo è previsto da un decreto del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico), al momento in cui scriviamo non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale, che modifica il precedente DPCM del 26 aprile (qui il documento ufficiale). Nell’atto sono inserite le tre attività tra quelle che riaprono subito, oltre ad altre modifiche che non rientrano nei nostri interessi di ciclisti, road e off-road (come noleggio autocarri e altre macchine, attrezzature e beni materiali, oltre all’attività di conservazione e restauro di opere d’arte).

BH showroom

Il 18 maggio invece potrebbero riaprire – il condizionale è sempre d’obbligo – altre attività, con un anticipo di due settimane rispetto alla data originaria del primo giugno, come bar, ristoranti e parrucchieri, sempre procedendo con la massima cautela e prudenza e con un approccio diverso da regione a regione, secondo le condizioni in cui si troveranno nel momento in cui saranno rivalutate le misure del decreto. In parole povere, più basso è l’indice del contagio, quindi minore il rischio, maggiori saranno le possibilità di una riapertura anticipata. Ricordiamelo, tutto dipende da noi, dai nostri comportamenti virtuosi e responsabili, quello del 4 maggio non è un “liberi tutti”.

Così, in attesa dell’ufficializzazione di questa buona notizia, continuiamo a rispettare tutte le norme in fatto di sicurezza e cosiddetto distanziamento sociale in questa Fase 2 del lockdown da Coronavirus. E soprattutto pedaliamo, su strada e/o fuoristrada, in modo responsabile con una ripresa graduale del nostro sport preferito.

Ritorno alla bici, ritorno alla vita

[foto: BH Bikes, Trek Italia]