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Il cockpit Vision Metron 5D con tecnologia ACR

di - 26/02/2020

Sono diversi i team supportati da Vision e FSA, tra questi il Team Cofidis. Vision Metron 5D con tecnologia ACR è un cockpit che estremizza alcune concezioni di aerodinamica abbinata all’ergonomia. Ecco un breve approfondimento.

2020 Elia VIviani Õs Bike – De Rosa – 24/01/2020 – photo Dario Belingheri/BettiniPhoto©2020

Il manubrio dei pro

Vision è una delle aziende che fornisce materiali e tecnologie ai team pro, a tutti i livelli. Il Team Cofidis, che ad oggi può contare sulla licenza World Tour, è uno dei sodalizi di riferimento per l’utilizzo del nuovo cockpit integrato Vision Metron 5D ACR. ACR, acronimo di Aerodynamic Cable Routing.

2020 Elia VIviani Õs Bike – De Rosa – 24/01/2020 – photo Dario Belingheri/BettiniPhoto©2020

Completamente integrato e full carbon

Piega e stem sono full carbon e totalmente abbinati tra loro. Il passaggio interno di cavi e guaine, oltre al suo design e struttura, fanno di Metron 5D ACR, il cockpit più aerodinamico e tra i più rigidi, ambito non solo dai velocisti ma anche da tanti scalatori. Il manubrio è curvato in avanti di 10° e grazie alla sua ergonomia agevola la tenuta delle tre posizioni di riferimento per i corridori: bassa, con le mani sugli shifetrs e alta (da scalatore).

2020 Elia VIviani Õs Bike – De Rosa – 24/01/2020 – photo Dario Belingheri/BettiniPhoto©2020

Una serie sterzo che sposa il concetto Metron

Questo sistema è comprensivo della serie sterzo apposita, che permette il passaggio dei cavi e dei tubi idraulici (per le bici con freno a disco), senza costrizioni e strozzature. Anche gli spessori adottati in questo comparto, hanno un’elevata penetrazione dello spazio.

a cura della redazione tecnica, foto BettiniPhoto per FSA/Vision.

visiontechusa.com

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.