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Il nostro SellaRonda Bike Day con Bosch in e-bike

di - 24/06/2019

Il SellaRonda Bike Day 2019 è un’occasione ghiotta ed ha un duplice obiettivo: quello di pedalare nelle Dolomiti, all’interno dell’anello SellaRonda (in senso contrario rispetto alla Maratona delle Dolomiti), farlo con una e-bike con supporto Bosch. Ma che cos’é oggi il SellaRonda Bike Day: un evento che è una vera festa per la bicicletta e per i suoi protagonisti, in un contesto magnifico e unico nel suo genere, con strade chiuse al traffico e un’organizzazione che ha poco da imparare e molto da trasmettere. Il Bike Day ha quattro service point che offrono anche assistenza meccanica, con tutti gli incroci presidiate da forze dell’ordine e pubblica sicurezza (quattro punti di assistenza e ristoro, talvolta, non si trovano sul tracciato lungo di una granfondo).

Perché il SellaRonda Bike Day è anche l’occasione per farsi quattro risate con un tandem.

SellaRonda Bike Day è un momento di condivisione e di sport, alla scoperta di una disciplina, il ciclismo che, lo ripetiamo in continuazione, continua ad evolvere e modificarsi, che finalmente allarga i propri orizzonti. Il Bike Day è un’opportunità, la possibilità di poter provare e pedalare, per esempio, una bici con assistenza alla pedalata, mezzi che sono un punto di riferimento per l’off road ma che nel settore strada devono ancora trovare una collocazione precisa. Il SellaRonda di Selva di Val Gardena non è una manifestazione competitiva, non ha classifica e cronometraggio e unisce per un giorno tutto l’universo della bicicletta, stradisti, bikers, pedalatori della domenica, giovani e vecchi, uomini, donne e bambini, con il comune denominatore che diventa il sorriso.

Nonostante la giornata poco favorevole dal punto di vista meteorologico, i panorami che offrono le Dolomiti sono qualcosa di unico, sempre.

Il Nostro SellaRonda Bike Day 2019

Già da qualche giorno le previsioni meteo non lasciavano molto spazio ad interpretazioni soggettive, con l’unica giornata di pioggia, proprio Sabato 22 Giugno, non battente ma sufficiente a coprire i panorami che le Dolomiti offrono. Ma si sa; poter essere qui, in Val Gardena è già motivo di gioia. Il nostro viaggio dalla pianura ci porta all’Hotel Tyrol di Selva di Val Gardena,

La grotta salina dell’Hotel Tyrol.

il motivo principale è quello di pedalare su una bicicletta con unità di supporto Bosch e affrontare la 14^ edizione del SellaRonda Bike Day.

Perché no, quale occasione migliore per capire sempre più, un segmento che cresce in modo esponenziale, quello delle e-bike, un vero traino per il settore. Nelle zone montane le “bici con il motorino” sono ormai un punto fermo per i negozi che affittano le attrezzature sportive, in inverno e nella stagione estiva. Ma focaliziamoci sull’evento bike. Come d’abitudine il SellaRonda Bike Day parte della piazza principale di Selva alle 9 del Sabato, per fare l’anello di 58 km con poco più di 1600 mdsl.

Sempre con soggetto Bosch ebike system, abbiamo pedalato per lunghi tratti su un mezzo gravel concept di KTM.

Si pedala verso il Passo Sella, successivamente il Pordoi, per scendere ad Arabba e affrontare il Campolongo, il più breve. La discesa successiva porta a Corvara, sconfinando in Alta Badia, per attaccare il Gardena da Colfosco e tornare il Val Gardena, a Selva: in Val Gardena e in Alta Badia si parla in dialetto ladino. Questo anello è anche la prima parte di una delle granfondo più famose e ambite tra gli amatori, la Maratona Dles Dolomites che però lo affronta in senso contrario: si parte da Corvara e si affronta per primo il Passo Campolongo, il Passo Gardena è l’ultimo ed è anche lo spartiacque per i tre percorsi, corto, medio e lungo. Il SellaRonda Bike Day è tecnicamente impegnativo ma accessibile, perché se è vero che la salita è sempre dura è il contesto naturalistico e l’interpretazione che fanno la differenza: ognuno può approcciare la strada a suo modo, non c’é agonismo e i più preparati danno supporto ai meno allenati (ma c’é anche chi si misura in vista della MDD del prossimo 7 Luglio).

Quando si arriva negli hotel in questa zona, oppure negli uffici APT, ogni richiesta è esaudita. Percorsi, tracciati, strade e suggerimenti, ad ognuno la sua risposta.

Si pedala con qualsiasi mezzo a pedali, l’importante è che le ruote siano in grado di girare nel senso di marcia. La pioggia caduta nella notte concede una pausa durante le prime due ascese, per poi riprendere allo scollinamento del Pordoi ma non fa freddo e questo aiuta. Qualche scorcio di azzurro si fa largo tra le nubi, sufficiente per imprimere i tanti sorrisi che si vedono sui volti dei partecipanti, si fanno battute e si sdrammatizza, l’amore per la montagna è anche questo. Il meteo bizzarro in zone come queste, il temporale, la giornata uggiosa, lo accetti e trovi il lato positivo. Una vacanza nelle Dolomiti è sempre un momento di qualità della vita che in città è difficile trovare. Forse è anche per questo motivo che in piccoli paesini tra i monti trovi gente che arriva da tutto il mondo, ognuno con il suo obiettivo. Per un granfondista è difficile immaginare un evento senza classifica agonistica che richiama 12000 persone, anche extra continente, eppure il SellaRonda Bike Day è anche questo.

Perché con una e-bike

Che piaccia oppure no, con e e-bike è necessario confrontarsi, per capire, per approfondire, per cercare di veicolare un messaggio il più corretto possibile. Poter pedalare con una bicicletta assistita elettricamente, all’interno di un tracciato che normalmente affrontiamo con la bicicletta da strada, non è poca cosa. Per noi è mettere a confronto due mondi, tanto diversi tra loro per storia ed interpretazione, quanto simili per quello che sono in grado di offrire.

La bicicletta con assistenza alla pedalata ha aperto un totalmente una disciplina, che per due secoli è rimasta ovattata, una sorta di lobby, lo sport definito “della gente” ma non accessibile a tutti, perché faticoso, a volte estremo, che non ti chiede di pagare il biglietto quando vedi passare i corridori, che ti regala i gadget quando passa il Giro d’Italia, che ti permette di fare i selfie con i tuoi beniamini prima che ci sia lo start ufficiale della corsa. Eppure il ciclismo è sempre stato avvolto da una sorta di aurea, bello e per certi versi impossibile, uno sport talvolta vittima tanto della sua storia, quanto dei suoi racconti. La e-bike amplia e fa aumentare il numero degli utenti che pedalano, lo dicono i numeri ed è uno di quegli strumenti che ha permesso di prendere la bici come simbolo per il turismo: non tutti sono disposti ad ammazzarsi di fatica per fare una salita, la bici non è solo estremizzazione, non tutti vogliono l’epico a tutti i costi.

Nel comprensorio dolomitico, così come in altre zone turistiche selezionate, Bosch ha installato dei punti di ricarica gratuita per le batterie delle e-bike. Ecco un esempio poco dopo il Passo Gardena, posizionato allo Chalet Renard che ci ha ospitato per una sosta, prima del rientro a Selva.

Prima di tutto il divertimento: pedalare su una e-bike non significa “non fare fatica”, una bici con il Bosch non ha l’acceleratore come una moto ma permette di controllare lo sforzo senza smettere di pedalare. L’agonista vero, che sia stradista oppure biker ha come focus principale la performance, del suo fisico ma anche del mezzo meccanico, un approccio che si porterà anche nel mondo e-bike. Chi è abituato a competere utilizzerà il supporto alla pedalata al minimo delle sue potenzialità, perché deve avere la gamba in tiro, solo per fare un esempio, per sfruttare le funzioni con maggiore wattaggio nel momento in cui vuole provare le brezza della velocità in salita, per fare un altro esempio: ma l’agonista pedalerà sempre con vigore. Chi è atleticamente meno preparato avrà l’opportunità di stare con l’amico più prestante, però dovrà imparare a gestire l’autonomia della batteria (e anche qui si apre un mondo). Per sfruttare a pieno una e-bike è necessario conoscere la modalità con cui è meglio pedalare in quella situazione e naturalmente “quanta fatica si vuole fare”: alla domanda, “ma si può andare anche in soglia con una e-bike?” Noi abbiamo risposto: “si va anche in fuori soglia se si vuole, perché portarsi dietro una cargo bike di oltre 25 kg, in modalità Eco ( modalità di assistenza che prevede un minimo supporto dell’unità elettrica), durante l’ascesa del Passo Campolongo è come fare le sfr con i mattoni nello zaino.”

Un device di controllo di assistenza alla pedalata.

Ecco che la bici con la pedalata assistita diventa anche motivo e strumento di condivisione, la possibilità di trasmettere la propria esperienza sul mezzo meccanico, di ascoltare le emozioni di chi pedala senza un affanno eccessivo, il tutto godendosi le strade chiuse al traffico e sognando i canederli accompagnati da una bella Weissbeer, oppure un bel bicchiere di rosso; perché se alla fine della giornata in bici, il tuo consumo calorico segna 1900 kcal, nutrirsi con gusto e senza sacrifici, diventa la giusta conclusione di una giornata magnifica, divertente ed istruttiva.

a cura della redazione tecnica

foto Bosch, redazione tecnica e Lorenza Cerbini

link utili

valgardena.it

sellarondabikeday.com

bosch-ebike.com

Chalet Gerard

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.