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Il test degli occhiali Bollé Chronoshield

di - 12/02/2020

Bollé Chronoshield è uno dei modelli simbolo del marchio francese, occhiale icona degli anni ottanta in particolare per gli appassionati del mondo neve. Grazie al suo design e al peso contenuto, Chronoshield fu utilizzato anche da alcuni ciclisti, diventando così un occhiale versatile e trasversale.

Questo è il Chronoshield in versione moderna, con la lente Phantom che presente delle asole per una aerazione ottimale.

L’occhiale grande che va di moda

L’occhiale “grosso”, voluminoso e abbondate in realtà non è mai passato di moda. E’ anche vero che in questi ultimi anni, le forme e i design maggiorati sono diventanti un simbolo dell’ottica sportiva. L’occhiale è uno strumento che tocca vari aspetti, dall’immagine che può offrire (del prodotto ma anche dell’atleta), il comfort una volta indossato, la sicurezza e naturalmente la protezione dal sole. Non indossi l’occhiale, sembra che manchi qualcosa. Generalmente si compra un occhiale prima di tutto per il suo design, perché piace, perché è alla moda e trasmette una buona immagine di noi stessi.

Bollé Chronoshield

Chronoshield di Bollé rappresenta a pieno questi concetti ma con una serie di plus che confermano l’eccellenza ottica dall’azienda francese. Prima di tutto la lente (fatta in Italia), la Phantom Photochromic, sviluppata combinando tre tecnologie: l’utilizzo del materiale NXT, la tecnologia fotocromatica e l’impiego di filtri ad elevato contrasto. La lente in NXT, un materiale che offre una nitidezza senza pari, leggero e con distorsioni minime (oltre ad una protezione 100% dai raggi UV), con una elevatissima resistenza agli impatti.

Lente Phantom fotocromatica

La tecnologia Photochromic di Bollé è un filtro che è annegato direttamente nella lente. Questo è un vantaggio in termini di qualità e longevità delle performance fotocromatiche. Inoltre questa soluzione permette alle molecole presenti nella lente di adattarsi al meglio alle condizioni esterne. Una lente ad elevato contrasto che potenzia i colori e che permette di definire i contorni, aumentando l’attenzione. La lente è ventilata. In merito alla montatura, questa ha un peso di pochi grammi, nonostante il suo essere importante, con un’ampia curvatura studiata per adattarsi al meglio alle diverse forme del viso.

Regolabile

I naselli sono regolabili  e lo sono in modo indipendente, destro/sinistro. I terminali delle aste sono in Thermogrip. La parte superiore ha una sorta di spugna, tanto utile e apprezzata dagli sciatori, che può essere rimossa con un solo gesto dai ciclisti. Chronoshield è disponibile in quattro combinazioni differente lenti/montatura, anche per lenti correttive.

Le nostre impressioni

Le nostre considerazioni vanno prima di tutto nei confronti della montatura, maggiorata e avvolgente ma quasi impercettibile una volta indossata. L’abbiamo definita una piuma, non solo per il suo valore alla bilancia ma proprio per via del comfort e della capacità di adattarsi una volta indossata, a prescindere dal casco. Ecco un altro aspetto interessante, i terminali e le aste, che permettono una buona stabilità e non interferiscono anche con quelle tipologie di casco che scendono parecchio verso le orecchie. Differente invece la parte frontale, dove lo spoiler sale verso l’alto e può toccare il casco. Noi abbiamo preferito usare l’occhiale senza spugna ma è un aspetto soggettivo.

Un valore aggiunto non da poco

Un valore aggiunto non da poco è il nasello adattivo, con le parti sinistra e destra che sono indipendenti. Queste si adeguano al naso e ad eventuali piccoli difetti o protuberanze ossee. La lente è eccellente, lo avevamo sottolineato già in altri test e lo confermiamo ulteriormente per Chronoshield. La versione soggetto della nostra prova è quello con lente Phatom Brown Red nella taglia large, di categoria 2-3 che mantiene la visione naturale dei colori esterni.

Bollé Phantom la lente che va oltre l’occhiale

La lente Phantom fa la differenza

Il link qui sopra riprende una pubblicazione che descrive la Phantom nello specifico. Questa tipologia di lente non è mai troppo “invadente e pesante”, motivi per cui non è stancante e può rimanere indossata per tante ore consecutive. I contorni dell’esterno rimangono definiti in modo impressionate, anche quando l’intensità della luce cambia in modo repentino: ad esempio uscendo da una zona boschiva o di penombra e andando verso una luce intensa con riflessi fastidiosi.

a cura della redazione tecnica, foto della redazione

ulteriori informazioni bolle.com

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.