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Il test della aero Look 795 Blade RS Disc

di - 17/09/2019

Look 795 Blade RS Disc è un progetto superlativo in termini di resa tecnica e prestazione, una bicicletta tanto veloce, reattiva, quanto fluida e stabile. La 795 Blade RS Disc è la bici aero del marchio francese, per quella che potremmo identificare come la naturale evoluzione della piattaforma 795 Light, con una piattaforma progettuale e costruttiva che la avvicina alla Huez.

Pur essendo una bici aero a tratti estrema, moderna ed accattivante, in salita non è per nulla male, anche se ovviamente non è al pari di un mezzo specifico per le salite alpine.

Con la Look 795 Blade RS, l’azienda francese abbandona il seat-post integrato, pur dedicando un reggisella appositamente studiato.

La testa del reggisella è peronalizzabile con 4 diversi arretramenti, fino ad arrivare ad un valore di 78,4°, cifre particolarmente care ai triatleti.

DI COSA STIAMO PARLANDO

Parliamo dell’ultima bicicletta sviluppata da Look Cycle, un progetto rivolto all’aerodinamica, per nulla banale e pensato per la performance pura. Le bici Look, che piacciano oppure no, sono sempre in grado di offrire qualcosa di nuovo, spunti interessanti e soluzioni di design non comuni, un valore aggiunto non da poco in un segmento talvolta troppo standardizzato. Look 795 Blade RS, disco e calipers, è l’ultimo progetto che nasce dalla fucina dell’azienda transalpina, una bicicletta che ha l’obiettivo di far collimare velocità, versatilità ma anche un rapporto ottimale tra peso e rigidità. Aerodinamica, ergonomia, integrazione, leggerezza e il dna Look, sempre in grado di proporre spunti interessanti, spesso con soluzioni di design uniche nel suo genere. Ecco servito il progetto 795 Blade RS. Il frame e la forcella sono un monoscocca ottenuto grazie ad un blend di fibre composite, quattro differenti tra alto modulo, alta resistenza e modulo intermedio. Forme delle tubazioni differenziate tra avantreno e retrotreno: la parte frontale più massiccia e voluminosa è dedicata alla penetrazione dello spazio e ottimizzazione dei flussi, mentre la posteriore adotta il Design 3S, per una maggiore trazione, senza sacrificare il comfort. Cinque le taglie disponibili, XS, S, M, L, XL.

allo stem in alluminio Look LS2, anche questo è specifico per il progetto 795 Blade RS: si integra con l’ampia svasatura della zona sterzo e nasconde il passaggio delle guaine e fili, disponibile in sei misure da 80 a 130 mm.

IL TEST

Look 795 Blade RS Disc rende al meglio quando la velocità si alza, scorrevole ma anche stabile. Si guida bene anche nei cambi di direzione repentini, non trasmette vibrazioni importanti, ne sull’anteriore, tanto meno dal retrotreno: questi ultimi due sono aspetti per nulla scontati di un progetto aero concept, che usano anche ruote ad alto profilo. Ecco, in merito alle ruote ci rimane qualche dubbio, perché Vittoria Elusion Carbon da 42 mm, si è dimostrato un pacchetto robusto ma a cui manca un pò di brio, nelle fasi di rilancio e in termini di peso. In frenata e nelle diverse fasi di trazione ci è piaciuta davvero tanto, non si scompone e non rimbalza nei punti in cui la qualità dell’asfalto non è ottimale. Il comfort generale è nella media della categoria, ribadendo che questa piattaforma nasce con un marcato animo race.

Un’immagine che ritrae parte del retrotreno, davvero ben fatto.

A CHI SI RIVOLGE

È dedicata ad un pubblico che ama la cura dei dettagli, l’eleganza e forme che vanno oltre gli schemi. Non è una bicicletta adatta a chi si approccia al ciclismo, perché pur essendo gratificante, è anche esigente e permette di sfruttare la condizione atletica. Invita a spingere e qualche grammo non gli farebbe male, non tanto per una questione di framekit ma per l’allestimento con cui l’abbiamo provata.

MISURE TELAIO BICI TEST

Taglia:M

Orizzontale: 52,6 cm

Piantone: 49,4 cm

Fodero basso: 41,5 cm

Angolo piantone: 75,8°

Per il test abbiamo usato l’abbigliamento Craft CTM, calzature Gaerne G.Stylo, casco Abus AirBreaker, occhiali Bollé Shifter

a cura della redazione tecnica, foto di Sara Carena

lookcycle.com

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.