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Il test della sella Pro Stealth Superlight Carbon

di - 08/04/2020

È l’aero saddle per eccellenza della gamma Pro è una sella corta e superleggera. Pro Stealth Superlight viene anche definita la sella “hors categorie”, altra definizione che fa capire senza mezzi termini a chi si rivolge questo prodotto. 146 grammi di sostanza, di compattezza e predisposizione all’agonismo.

pro stealth superlight carbon

Pro Stealth Una delle prime selle corte

Il modello Stealth di Pro è una delle prime selle corte che abbiamo avuto l’opportunità di testare, un accessorio dedicato all’agonismo, senza mezzi termini. Facendo un breve excursus storico, torniamo alla stagione 2017, quando alcuni corridori dell’allora Team Sunweb utilizzano delle selle più corte rispetto agli standard. Normale per le prove contro il tempo, inusuale per le bici “normali”. È proprio il modello Stealth.

pro stealth superlight carbon

Un naso largo

L’obiettivo di questa sella è quello di offrire supporto ottimale grazie ad un fit anatomico e allargato, oltre a facilitare la posizione bassa al manubrio, minimizzando gli ingombri anteriori. La versione Superlight è l’ultima in senso temporale, estremizzata nei materiali e nel peso. Il telaio e la scocca con un monoblocco in carbonio con finitura a vista. Nella zona posteriore sono presenti due viti che permettono di montare il parafango e/o il porta numero.

Un canale di scarico rinforzato e ben strutturato

L’ampio canale di scarico  adotta una sorta di scheletro centrale che mantiene rigida la struttura, senza che questa fletta verso il basso. L’imbottitura in Eva è morbida e omogenea lungo tutta la superficie d’appoggio. La cover è liscia. La sella si rialza leggermente nella parte posteriore per fornire supporto quando si va sfruttare questa zona della seduta. Lunga circa 250 mm è disponibile in due larghezze, 142 e 152 mm. il prezzo di listino è di 269,99 euro.

pro stealth superlight carbon

LE NOSTRE IMPRESSIONI

In passato avevamo messo in luce le caratteristiche principali del modello Stealth, nella versione con telaio in carbonio ma con la scocca classica, costruita grazie ad un blend di carbonio e polimero. Una sella senza mezzi termini, sviluppata per l’agonista e per chi è in grado di pedalare a lungo con la presa bassa sul manubrio (anche in salita). Tutte situazioni che vengono riprese dalla Stealth Superlight e per certi versi amplificate.

Pro Stealth Superlight bella tosta

Questa configurazione è rigida, tosta e molto compatta, dal fronte al retro. La sua rigidezza diventa anche un aspetto positivo e ampiamente sfruttabile per chi ama stare seduto in punta di sella e mantenere a lungo questa posizione. La Stealth, nella zona frontale del naso è più larga della media. Infatti fa segnare una misura di 48 mm nel punto in cui i tubolari di carbonio si uniscono alla scocca (una sella standard ha un valore compreso tra i 39 e 43 mm). Le caratteristiche della Stealth Superlight e la ricerca dei materiali la rendono un prodotto esclusivo. Pro Stealth Superlight non adatta  a tutti in termini di prestazioni. Ecco perché scriviamo che è una sella per agonisti. La Stealth Superlight tende ed aiuta ad estremizzare il gesto della pedalata. In un certo senso “obbliga” a stare seduti tra la punta e la zona mediana. La parte posteriore, il cui design sembra ricordare le ali di un gabbiano, viene toccata solo per brevi periodi e solo nel momento in cui ci si concede un po’ di riposo.

pro stealth superlight carbon

Saper sfruttare le sue peculiarità

Al contrario, proprio per chi esprime l’attitudine di piegarsi a portafoglio in avanti e accartocciarsi sul manubrio, la Pro Stealth offre dei vantaggi. Non cede e il suo naso allargato è ampiamente sfruttabile, in mod maggiore rispetto ad una sella con dimensioni standard. Lo scarico centrale, unito alla svasatura sulla punta permettono di limitare le pressioni in una zona delicata del corpo. Un altro aspetto da tenere in considerazione: nella parte più larga, la Pro Stealth non si prolunga eccessivamente verso il basso, fattore che può essere un vantaggio per chi ha delle fasce interne alla coscia molto sviluppate (muscoli Gracile e Semimembranoso) e che non toccano, o lo fanno in maniera limitata, contro la sella.

a cura della redazione tecnica, foto redazione tecnica

info: pro-bikegear.com

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.