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Il test delle Northwave Revolution2

di - 22/05/2020

Northwave Revolution2 è una calzatura che unisce performances di alto livello, un design moderno con un buon impatto visivo, con stile race assoluto e un prezzo aggressivo. Parliamo di 199,99 euro di listino.

northwave revolution2

Race and comfort

Diciamo che la Revolution, in un certo senso è la entry level di quella fascia di calzature sviluppate per gli agonisti, posizionata un paio di gradini sopra alle normali scarpe di fascia media. Ha la suola in carbonio con inserto 100% carbon nella parte centrale. La suola con indice di rigidità 12 è eredita dalla Extreme GT2. La sezione dell’arco plantare ha l’inserto di supporto in TPU, che crea il giusto supporto e si modella sulla forma del piede.

revlution2 nw

Concetto reflect nel dna Northwave

La tomaia è costruita tramite il concetto Biomap unibody, anatomica e fasciante. Con la livrea in test, ovvero la silver reflect, la calzatura non passa inosservata e si illumina se colpita da un fascio di luce. Ha dei che sembrano dei piccoli triangoli, con dimensioni differenti in base alla zona della scarpa. Questi si allargano e si aprono leggermente per adattarsi al meglio alla forma del piede. La linguetta ha degli inserti in mesh per agevolare la termoregolazione del piede.

northwave
Le “vecchie Extreme GT a sinistra vs le nuove Northwave Revolution2

Doppio rotore NW

Il sistema di chiusura ha il doppio rotore SLW2. Quello superiore ha il cavo con tiraggio diretto, quello inferiore ha il cavo incrociato. Internamente ha una fodera piacevole al tatto e che limita l’accumulo di sudore. Il tallone adotta la membrana controtrama per evitare che il piede venga scalzato. Tornando alla suola, questa ha i tre fori classici per la tacchetta, con la naturale predisposizione Northwave per il sistema SpeedPlay.

Le nostre impressioni

La Revolution2 non è una sorta di “voglio ma non posso”, ma è una calzatura che permette alla gamma media di evolvere e sfruttare la tecnica che arriva dalle scarpe più costose. È rigida, ma non è un sasso, ampiamente sfruttabile e gratificante, sia per chi ama le scarpe con suola molto rigida, sia da chi preferisce far collimare rigidità e comfort. La tomaia è piuttosto fasciante e ben strutturata, ma è il volume interno della calzatura che può fare la differenza. Ha un volume maggiorato che la rende una calzatura comoda, versatile e adatta a molti ciclisti. Non ha paura di essere calzata da chi ha estremità corporee grandi.

Extreme Pro ed Extreme GT2 copiano maggiormente le forme del piede, anche grazie alla linguetta superiore e al rotore laterale. Il lato prestazionale, una volta indossata, conferma quanto scritto, con l’aggiunta di un prodotto capace di supportare e assecondare la pedalata nelle diverse fasi, anche in fuori sella. Non è così scontato questo aspetto, in quanto, spesso le calzature tendono a cedere, per via di una suola morbida e senza supporto centrale, oppure per una talloniera non all’altezza. Qui invece il pacchetto è ben congeniato. Altro aspetto interessante è la forma delle suola, molto dritta e poco arcuata in senso orizzontale, il che facilita la tenuta del piede, in linea con il pedale.

a cura della redazione tecnica, foto della redazione tecnica.

northwave.com

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.