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Intervista a Francesco Puppi – Pro Trail Runners Association

di - 27/01/2023

Alessandro Pegoraro ha intervistato per noi Francesco Puppi, co-fondatore della Pro Trail Runners Association, la neonata associazione creata da atleti professionisti, unitisi in un progetto comune.

“Parlate della nostra associazione, seguite il nostro lavoro e la nostra attività, sia come associazione che come massimi interpreti di questo sport.”  –  Francesco Puppi

 

 

Pro Trail Runners Association 1

Una realtà in forte crescita

“Il mondo del running ed in particolar modo quello del trail running negli ultimi anni ha avuto un’enorme crescita di interesse.”

Gare, media, sponsor e atleti, dal sentirsi una piccola nicchia del macro mondo del running, si sono trovati all’interno di un vortice di popolarità che pochi altri sport hanno avuto la fortuna di vivere. Si presume che ad opggi in Italia il mondo del running raggruppi circa 7 milioni di appassionati. Un numero incredibile, che fa ben sperare nel futuro di questo fantastico sport.

Pro Trail Runners Association 1

Siamo diventati tanti…

“Una crescita così rapida e vertiginosa, che ha portato con sé enormi benefici e inevitabilmente anche molte problematiche.”

Ma come ci piace pensare, le cosiddette “problematiche” sono sempre ottime opportunità di crescite potenziali. Per questo motivo abbiamo voluto scambiare qualche botta e risposta con Francesco Puppi, tra i più forti esponenti della disciplina, sia a livello nazionale che internazionale, a pochi giorni dalla nascita della Pro Trail Runners Association, che già conta mentre stiamo scrivendo sono quasi 180 membri attivi, in rappresentanza di 35 paesi e di tutti e cinque i continenti.

Francesco Puppi durante una giornata di allenamento trail – foto Pro Trail Runners Association

Alessandro Pegoraro – Ciao Francesco, ci fa piacere poterti avere tra le pagine di 4Running Magazine. Ne siamo felici sia per il valore che rappresenti come atleta, che per il tuo costante impegno nei confronti del running e del trail running nel senso più ampio del termine. Proprio in queste ultime settimane, tra le varie pagine social c’è stato un bel tam tam sulla nuova associazione nata, la Pro Trail Runners Association, ci puoi raccontare com’è nata l’dea?

Francesco Puppi – Credo che sia stato più un convergere di interessi, idee e progetti comuni a tante persone che un progetto scaturito da un’unica situazione. Penso che arrivati a questo punto nella storia di questo sport sia in un certo senso naturale che ci siano atleti interessati a prendersi cura del suo sviluppo e che vogliano proteggere i propri interessi e diritti. Tanti di noi hanno idee simili riguardo ad argomenti come gare, circuiti, diritti, climate action, antidoping: se rimangono istanze singole perdono forza e capacità di produrre un cambiamento. Ciò che ha fatto la differenza è stata l’unione in un progetto comune che è la Pro Trail Runners Association.

Francesco Puppi insieme al compagno di squadra Cesare Maestri in un’immagine di repertorio – foto Camilla Pizzini

AP – Ci sono valori ai quali vi siete ispirati o meglio ancora quali sono i valori che volete promuovere?

FP – I valori sono quelli propri dei membri che fanno parte dell’associazione: atleti professionisti o élite. Sono tutte idee venute da noi. Nello specifico vorremmo lavorare su quattro fronti principali: antidoping e sport pulito, diritti degli atleti, calendario e competizioni, ambiente. Dal punto di vista costituzionale, ci siamo ispirati a organizzazioni come la PTO (Professional Triathlete Organization) o la CPA (Associazione dei ciclisti professionisti).

AP – Quali sono gli scopi della Pro Trail Runners Association?

FP – Lo scopo è principalmente quello di avere una voce allo stesso livello degli altri attori che hanno influenza sull’evoluzione di questo sport, senza solamente subire le conseguenze delle loro scelte, ma creando un terreno comune sul quale portare avanti discussioni che in fondo riguardano tutti. In parallelo, vorremmo anche preservare alcuni valori che rendono il trail uno sport molto particolare e in un certo senso speciale, caratteristiche legate soprattutto alla sua community, all’ambiente e alle competizioni e circuiti esistenti. Infine, un altro obiettivo importante è quello di espandere e far crescere il trail running sia ad alto livello, garantendo il giusto riconoscimento e opportunità agli atleti élite, che in termini di partecipazione e accesso allo sport.

Un’altra immagine di repertorio di Francesco Puppi – foto Camilla Pizzini

AP – Impatto ambientale, ecosistema, salvaguardia della Terra, tutti argomenti a cui molti atleti sono sempre più legati. Che posizione prende la Pro Trail Runners Association?

FP – La questione ambientale è uno dei focus dell’associazione. Allenandoci e gareggiando in un’enorme varietà di ambienti naturali e ecosistemi, vediamo e subiamo gli effetti del cambiamento climatico ogni giorno. Vorremmo lavorare su due fronti principali: uno è la protezione dell’ambiente e la mitigazione del nostro impatto ambientale: dalle competizioni, all’attrezzatura, agli spostamenti necessari per prendere parte alle competizioni o per allenarsi. Per fare questo, lavoreremo con federazioni e organizzatori per stabilire degli standard ambientali e assicurare che vengano rispettati. L’altro è il fronte educativo. Perché siamo convinti che il cambiamento debba partire dal basso. E che sia necessario uno shift culturale per fare si che la responsabilità sociale e ambientale diventino una priorità nelle nostre decisioni. In questo, gli atleti élite possono essere dei leader e fare una grande differenza

AP – Sapere che siete già più di 120 è segno che avete colto nel segno, ma quali sono le principali difficoltà che avete riscontrato nel costituirvi?

FP – Al momento siamo quasi 180 atleti da tutto il mondo. Non abbiamo trovato difficoltà particolari nel costituire l’associazione, come ho detto credo che l’idea della Pro Trail Runners Association fosse un’esigenza avvertita da parecchi atleti. Noi founders (Kilian Jornet, Pascal Egli e io) abbiamo solo cercato di dare una forma a tutto questo. Non abbiamo dovuto convincere nessuno a prendere parte al nostro progetto, al contrario: in tanti ci hanno ringraziato o scritto che finalmente qualcuno si era mosso nella direzione che tanti desideravano.

Lo spagnolo Pau Capell, anche lui tra i protagonisti della neonata Pro Trail Runners Association – foto courtesy The North Face

AP – Il 2023 è oramai alle porte, quali sono i prossimi step programmatici della Pro Trail Runners Association?

FP – Abbiamo eletto un Board composto da sette atleti. Francesco Puppi, Pascal Egli, Kaytlyn Gerbin, Corinne Malcolm, Pau Capell, Frédéric Tranchand e Eszter Csillag, e un general secretary (Albert Jorquera). In seguito alla prima assemblea dell’associazione, che si è tenuta a metà dicembre 2022, i vari membri hanno votato i progetti che l’associazione è interessata a portare avanti durante quest’anno. Infine ci siamo divisi in diversi gruppi di lavoro in base alle diverse aree e progetti. Con la possibilità di avvalerci dell’aiuto di advisors e consulenti esterni. Ora siamo pronti per iniziare nel concreto

AP – C’è un messaggio che volete lasciare a chi vi legge?

FP – Sì, supportarci e seguire il nostro lavoro. Siamo una non-profit, siamo e rimarremo sempre indipendenti da qualsiasi interesse privato, mettiamo a disposizione il nostro tempo e le nostre energie su base volontaria. Dipendiamo economicamente da donazioni e da eventi che organizzeremo per la nostra community: per questo ogni contributo è importante. Credo sia importante capire che i risvolti pratici del nostro lavoro andranno a beneficio di tutti, non solo di una ristretta élite di atleti. Parlate della nostra associazione, seguite il nostro lavoro e la nostra attività, sia come associazione che come massimi interpreti di questo sport

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Daniele Milano nasce una buona cinquantina di anni fa in Valle d’Aosta. Cresciuto con la montagna dentro, ha sempre vissuto la propria regione da sportivo. Lo sci alpino è stato lo sport giovanile a cui ha affiancato da adolescente l’atletica leggera. Nei primi anni 90 la passione per lo snowboard lo ha letteralmente travolto, sia come praticante che come giornalista. Coordinatore editoriale della rivista Snowboarder magazine e collaboratore per diverse testate sportive di settore ha poi seguito la direzione editoriale della testata Onboard magazine, affiancando sin dal lontano 2003 la gestione dell’Indianprk snowpark di Breuil- Cervinia. Oggi Daniele è maestro di snowboard e di telemark e dal 2015 segue 4running magazine, di cui è l’attuale direttore editoriale e responsabile per il canale web running. Corre da sempre, prima sul campo di atletica leggera vicino casa e poi tra prati e boschi della Valle d’Aosta. Dal 2005 vive un po’ a Milano con la propria famiglia, mentre in inverno si divide tra la piccola metropoli lombarda e Cervinia. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri”