Romano Favoino è prima di tutto un vero appassionato del mondo della bici, in particolare della storia e dell’evoluzione del off-road. Co-owner del distributore R11 di Finale Ligure è anche responsabile di Lapierre Italia, marchio legato a filo diretto con R11 per la distribuzione. Romano ci racconta qualcosa in più sulla situazione attuale della bike industry, le reazioni post lock-down e le speranze per il futuro.
Sei Domande a Romano Favoino
- Romano, come sta andando la ripresa?
“Da quando il cinque maggio è stata data la possibilità di apertura dei negozi di bici c’è stato un boom inaspettato nella domanda di biciclette, che va oltre le più rosee previsioni. Come abbiamo comunicato di recente ai nostri dealer, dal 5 al 31 maggio, da statistiche Lapierre, la mole di lavoro per l’azienda equivale a svariati mesi di attività in regime normale. Quindi, devo dire, che il mercato bici è più che mai in fermento”. - Quali sono i modelli di bici e le tipologie che si stanno vendendo di più o sulle quali c’è più richiesta da parte dei negozi e del cliente finale?
“In questo momento c’è interesse a 360 gradi e noi, con Lapierre, siamo fortunatissimi perché l’azienda francese che rappresentiamo e distribuiamo in Italia, ha una gamma ampissima, che va dalla bici da bambino fino alle bici elettriche di alto valore tecnologico, dalle bici road muscolari utilizzate dal team professionale Groupama-FDJ alla Spicy sviluppata da Nico Vouilloz. In questa fase comunque emergono le bici elettriche e abbiamo notato un aumento delle vendite della gamma Lifestyle. Parliamo di bici votate alla mobilità urbana”. - I Negozi: sempre più un riferimento per assistenza e servizi?
“La risposta non può che essere positiva. In quest’ottica l’imprenditore deve strutturare la propria attività affinché riesca da un lato a garantire un livello di assistenza adeguato e in tempi rapidi, dall’altro possa essere concentrato sul cliente durante la vendita. Inoltre vanno integrati i servizi nell’offerta, affinché il punto vendita diventi un riferimento per le bici a 360°. Spesso vendita e assistenza si accavallano, con clienti che devono aspettare per lungo tempo per avere l’attenzione necessaria”. - Come dovrebbero essere organizzati i negozi?
“Il ruolo dei negozi in questo momento è fondamentale. Molte persone si stanno avvicinando alle due ruote e il negoziante deve essere capace di metterle in sella e creare un’esperienza bici attorno al cliente in modo che possa iniziare con il piede giusto. La vendita non deve essere un’esperienza occasionale. Importante è anche informare delle concrete e oggettive difficoltà attuali del settore”.
- Capitolo online: le bici saranno vendute direttamente al cliente?
“Lapierre e più in generale il gruppo Accell considera il multichannel come la prospettiva verso cui si muoveranno le vendite e non a caso in diversi Paesi è già attivo il servizio Click & Collect, ovvero il cliente acquista la bici online e la ritira presso un punto vendita. Riteniamo infatti fondamentale il ruolo del dealer per la gestione della relazione tra il marchio e il cliente, in quanto il dealer garantisce al cliente la conformità della bici effettivamente ricevuta con quella acquistata, inoltre può verificare tutte le regolazioni e la corretta messa in sella del cliente, che si sentirà garantito di aver acquistato una bici montata a regola d’arte e inoltre troverà nel dealer un interlocutore per l’assistenza futura”. - Come siete organizzati per spedizioni?
“In questo momento le spedizioni sono sovraccaricate su base settimanale: le richieste attuali equivalgono a 5/10 volte una mole normale di lavoro. Ciò stanno rallentando le consegne. Abbiamo adottato un criterio FIFO (First In First Out) di spedizione ed evasione degli ordini in base al back order. I ritardi sono imputabili a tutta filiera logistica. Oggi, non dobbiamo solamente recuperare due mesi di attività ma c’è un boom di richieste da gestire”.
a cura della redazione tecnica, grazie a Lapierre Italia, immagini courtesy Lapierre