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Prova KASK Elemento

di - 13/12/2025

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Foto: Martina Folco Zambelli / HLMPHOTO

Nel ciclismo moderno ci si aspetta che un casco offra molto più di alcune caratteristiche, che ormai diamo per acquisite, come un’aerodinamica curata e un peso contenuto. Elemento nasce proprio da questa idea: andare oltre. Il nuovo top di gamma KASK si distingue per un progetto completamente ripensato, sviluppato insieme agli atleti della INEOS Grenadiers, con l’obiettivo di elevare sicurezza e comfort termico su qualsiasi disciplina — strada, Cross-country, Ciclocross o Gravel.

Elemento si rivolge ad atlete e atleti professionisti o semi-professionisti che cercano uno standard più alto in termini di ventilazione, prestazioni e qualità costruttiva. Un casco pensato per competere e allenarsi al massimo livello, senza compromessi.

Sicurezza e ventilazione

Sono i due assi portanti del progetto. Per ottenerle, KASK ha introdotto soluzioni tecniche avanzate come Fluid Carbon 12 e Multipod.
Il tecnopolimero composito Fluid Carbon 12, con il quale è realizzata una sorta di intelaiatura annegata nella calotta, assorbe una quantità di energia superiore rispetto ai materiali tradizionali e distribuisce la forza dell’impatto in modo più uniforme su tutta la calotta. Questo ha permesso agli ingegneri di ridurre lo strato di EPS all’interno, ampliare i canali convogliatori, migliorando il flusso d’aria, e allo stesso tempo di ridurre la dimensione dei fori esterni, con benefici diretti anche sull’efficienza aerodinamica.
Canali e prese d’aria rispondono a uno studio ben preciso, che risponde al nome di Hyvent. Si tratta di una tecnologia che, attraverso il dimensionamento e il posizionamento di prese d’aria ed estrattori, punta a massimizzare il flusso d’aria che scorre dagli uni agli altri e, di conseguenza, lo scambio di calore intorno alla testa.

Comfort a 360°

Multipod, invece, è l’imbottitura proprietaria stampata in 3D: un elastomero capace di gestire l’energia generata sia dagli impatti lineari sia da quelli rotazionali. In pratica, offre protezione indipendentemente dalla direzione da cui arriva la forza, contribuendo a elevare ulteriormente la sicurezza complessiva del casco.
Sempre in tema sicurezza, come di consueto, anche Elemento ha superato il Rotational Impact WG11 test. Un protocollo di sicurezza sviluppato da KASK, che eccede i requisiti degli standard internazionali e prevede test effettuati in un laboratorio indipendente.

A completare il pacchetto tecnico c’è il sistema di ritenzione OCTOFIT+, che consente una regolazione più precisa e stabile e la grafica riflettente sul retro, utile per aumentare la visibilità nelle uscite con poca luce.

Specifiche tecniche

  • Calotta: Fluid Carbon 12 ed EPS
  • Imbottitura interna: Multipod stampata in 3D con rivestimento in lana merino
  • Regolazione: sistema di ritenzione Octofit+ con regolazione dell’altezza sulla nuca
  • Colori: 8 varanti bicolore con finitura lucida
  • Peso (rilevato): 260 g in taglia M
  • Prezzo: 375 euro

Conclusioni

Ci piace

  • La qualità percepita e il livello di finiture sono alti. Inoltre, ci fa sempre piacere trovare nella confezione anche la custodia in stoffa.
  • Le dimensioni sono contenute e l’effetto “macrocefalo” è scongiurato, anche per chi ha la testa piccola.
  • La calzata è ottima e la regolazione del sistema OCTOFIT+, oltre a contare su un rotore facilmente azionabile anche indossando i guanti, offre una piacevole sensazione avvolgente.
  • La ventilazione è molto efficace, anche nelle giornate calde.
  • Gli 8 colori disponibili permettono di soddisfare anche i gusti più difficili.

Si potrebbe migliorare

  • Manca un’applicazione antiscivolo per evitare che, alla prima sconnessione dell’asfalto, gli occhiali saltino via quando li si infila nelle prese d’aria del casco. Un neo che non ci si aspetta di trovare su un casco di questo livello, comunque facilmente cancellabile dagli uomini KASK.
  • Chi ha i capelli rasati (o non ne ha proprio), troverà un po’ duro il contatto con la zona inferiore, nella parte posteriore della calotta: nelle uscite brevi non ci sono problemi, ma quando si sta in sella per un po’ di ore, si percepisce fastidio.