Partecipare alla Granfondo Eddy Merckx Classic, per noi della redazione di 4bicycle, diventa ormai uno degli appuntamenti a cui non possiamo mancare. Eravamo qui, a Fuschl nel 2017, nel 2018 e anche quest’anno. Ecco il racconto di René Enzo Piccinni, sbarcato in Austria, nella terra dei laghi per la prima volta.
Grazie alla partecipazione alla 13a “Eddy Merckx Classic” – granfondo austriaca – abbiamo potuto conoscere , e vivere per qualche giorno, uno dei comprensori turistici più affascinanti dell’Austria e più frequentati d’Europa. A conferma che la bici, è un mezzo fantastico per la conoscenza di un territorio, per avvicinare storie, paesaggi, emozioni. La gara si è disputata Domenica 8 Settembre, con partenza e arrivo a Fuschl am See (piccola località a 20 Km da Salisburgo) percorrendo le strade del Salzkammergut, il “lake district” austriaco : morbido paesaggio da favola. Bellezza fatta di laghi dominati da maestose montagne e dolci colline, che offrono continue variazioni del paesaggio.
La Granfondo Eddy Merckx Classic (EMC) 2109
La granfondo austriaca era nata sotto i peggiori auspici . Pioggia, freddo, nubi basse : tutto lasciava presagire che i festeggiamenti per il grande Merckx e il cinquantenario della sua prima vittoria al Tour de France sarebbero stati rovinati dal maltempo. Invece, neppure la pioggia insistente è riuscita ad offuscare la bellezza di questo paesaggio, nel salisburghese, dove sono veri maestri di accoglienza e organizzazione. La EMC – terza ed ultima prova dell’ Alpencup austriaca – è stata in predicato fino all’ultimo momento. Venerdì 6 Settembre, in serata, il Comitato organizzatore ha deciso di annullare per motivi di sicurezza – legati alle forti piogge e alle cupe previsioni meteo – il percorso lungo (previsto sulla distanza di 169 km e 2.609 mt di dislivello), lasciando in programma il medio (106 km e 1.593 mt di dislivello) il corto (62 km e 987 mt di dislivello) e il giro turistico di soli 38 km. Domenica 8 Settembre – nel gran giorno dell’evento – alla partenza da Fuschl am See sono arrivati in un migliaio, provenienti da ogni parte d’Europa : premiati da una parentesi di bel tempo, con tregua della pioggia e strade asciutte.
Al via – insieme a Merckx – Brochard, De Wolf e anche il nostro Maurizio Fondriest. Quest’anno la gara austriaca ha voluto celebrare “in giallo” il 50° anniversario della prima vittoria di Merckx al Tour de France (correva l’anno 1969 e il “cannibale” belga aveva solo 22 anni !). “We are R’eddy” : la scritta in giallo, a caratteri cubitali, è comparsa su striscioni e graffiti stradali in tutta la regione di Fuschl. “Una sorpresa meravigliosa – ha commentato con emozione il campione belga – la regione dei laghi m’è entrata nel cuore , ho trovato un paesaggio bellissimo e tanti veri amici”. Per gli aspetti più agonistici e le classifiche finali potete curiosare ai seguenti links :
https://www.eddy-merckx-classic.com/
https://www.kundenmeister.com/crm/index.php/redirect/link/888+info=1793b774x166152
Vigilia con la Carity Race (e fondi per la ricerca)
Nel giorno di vigilia (Sabato 7 settembre), nonostante una continua pioggia battente, s’è svolta la “Carity race” : pedalata di gruppo, di una 40ina di chilometri, guidata da un poker di Campioni del Mondo – Eddy Merckx, Laurant Brochard (FRA), Rob Harmeling (NED), Franz Stocher (AUT) – Alfons de Wolf e una nutrita schiera di ex campioni di ciclismo. Insieme a loro, si sono presentati al via un centinaio di ciclisti , che hanno donato la bella cifra di 5 mila Euro a “Wing for Life” fondazione impegnata nella ricerca sulle lesioni del midollo spinale.
All’arrivo della Carity Races , sosta e accoglienza all’Hotel Mjohrenwirt a Fuschl am See, dove il padrone di casa e organizzatore della EMC, Jakob Schmidiechner, ha premiato i partecipanti con prelibatezze della cucina locale. Il Mjohrenwirt merita una citazione particolare, essendo uno dei pochi (sono solo 12 nell’Europa continentale) Bike Hotel partner ufficiale della Canyon.
L’Hotel, nel centro di Fuschl, ha un’officina, con rimessa per le bici, attrezzata in modo ultra professionale. Grazie all’ ufficio turistico del “Salzburgher Land” avevamo prenotato il noleggio di una bici comunicando le nostre misure (altezza di sella e distanza sella-manubrio). Al nostro arrivo un tecnico Canyon ci ha fatto trovare una bici quasi perfetta, pronta per affrontare la Gran Fondo, e insieme abbiamo “ritoccato” solo di qualche millimetro l’altezza della sella.
Salisburghese, con ogni tipo di bicicletta
Grazie ai suoi 7000 chilometri di piste ciclabili e itinerari per mountain bike, ben segnalati, il Salisburghese è una meta ambita per ogni amante della bicicletta. Oltre a numerosissimi trail, percorsi ad anello e itinerari per mountain bike, in questa regione si possono percorrere itinerari cicloturistici unici ed irripetibili. Per esempio, la Ciclovia Alpe Adria Radweg, che dal mare Adriatico si spinge fino a Salisburgo, oppure la ciclabile dei Tauri (“Tauernradweg”) che si snoda lungo il fiume Salzach da Krimml fino alla città di Mozart.( www.alpeadriaradweg.com e www.tauernradweg.com )
Chi pernotta in uno degli 84 alberghi che espongono il marchio “Rad & Bikehotel”, inizia la propria vacanza ciclistica con “il piede giusto”. Ai patiti della bicicletta elettrica suggeriamo una vacanza in una delle 16 zone turistiche per e-bike. (www.rad.salzburgerland.com, www.rennrad.salzbur-gerland.com). La diffusione delle bici elettriche non poteva certo passare sotto silenzio ed ecco che la promozione turistica del Salzburger Land propone un circuito ad anello, di 164 km., tagliato su misura per l’impiego di e-bike. Il colle Gaisberg a Salisburgo, il Buchberg a Mattsee e l’Högl ad Anger (Baviera) costituiscono i tre principali rilievi di questo itinerario circolare transfrontaliero “slow bike”.
Appositamente concepito per gli amanti della bici elettrica, il percorso ciclabile si snoda in quattro tappe intorno al bacino di Salisburgo. Lungo il percorso si trovano nove punti noleggio per bici elettriche e otto stazioni di ricarica. Circa 50 pannelli tematici forniscono informazioni sulle numerose attrazioni turistiche e sulle particolarità storico culturali, naturalistiche e geologiche. Il nuovo itinerario ad anello parte dalla città di Salisburgo e, grazie alle biciclette elettriche, permette a chiunque di superare i 2.500 metri di dislivello del percorso .(http://www.slow-bike-tour.com)
Dall’Italia all’Austria, seguendo la ciclovia “Alpe Adria” A Fuschl , all’Hotel Mjohrenwirt, abbiamo incontrato l’ex Campione del Mondo Maurizio Fondriest, giunto in Austria insieme ad un gruppo di 20 amici coi quali ha percorso la ciclovia dell’Alpe Adria. “Per il decennale della Eddy Merckx Classic nel 2016 – racconta Fondriest – ero stato invitato e mi sono innamorato di questi posti bellissimi … ho deciso di ritornare per una vacanza in bicicletta con un bel gruppo d’amici ”. Il Campione trentino (vive in Val di Non) che ha guidato il gruppo di ciclisti per circa 400 km, lungo la ciclabile che unisce Grado a Salisburgo, dice : “ci siamo presi una vacanza, con 4 tappe di circa 100 km ciascuna e con un bus al seguito per i famigliari ed altri amici che non vanno in bici”. In territorio italiano, la ciclabile utilizza in parte una linea ferroviaria dismessa. In territorio austriaco una volta raggiunta Mallnitz (1.191 mt), si carica la bici sul treno e con una corsa ferroviaria di soli 11 minuti si passa sotto la catena degli Alti Tauri fino ad arrivare a Böckstein e proseguire per Salisburgo. Paesi idillici, appassionanti attrazioni turistiche e maestosi paesaggi naturali accompagnano il cicloturista lungo l’itinerario. La Ciclovia Alpe Adria Radweg ha ottenuto ad Amsterdam il premio “Percorso cicloturistico dell’anno 2015” e rappresenta un bell’esempio di percorso ciclabile da fare in assoluta sicurezza. Nel Salisburghese, 21 “bike-hotel” specializzati nel rispondere alle esigenze dei mountain biker e 14 hotel per il ciclismo da strada offrono agli ospiti (sia individuali, sia in gruppo) condizioni ideali per una vacanza attiva . Questi hotel soddisfano diversi criteri e garantiscono un’assistenza completa, che include materiale cartografico, vitto per le gite ciclistiche, locali protetti per le biciclette e apparecchi GPS . Inoltre molti albergatori offrono servizi aggiuntivi tra cui noleggio bici da corsa e vere e proprie officine meccaniche attrezzate. E’ disponibile una piattaforma on-line del cicloturismo e mountain bike ( www.bike.salzburgerland.com ) che consente di trovare rapidamente e comodamente diverse informazioni : dati utili sulle 15 zone per mountain bike nel Salisburghese, sugli oltre 40 freeride-trail, sui cinque bike park e sui “bike hotel”. Video, bike-stories e la possibilità di ordinare materiale cartografico completano l’offerta online .
Bici e romanticismo
Dal 1997 la zona dei laghi austriaci è Patrimonio Unesco dell’Umanità . Se arrivate in bici non perdete l’occasione di una visita al villaggio di Sankt Wolfang (venti chilometri da Fuschl) – affacciato sulla riva nord del Wolfangsee, ai piedi dello Schafberg (1.783 mt) – reso famoso dall’operetta “Al Cavallino Bianco”, ambientata nell’omonimo Albergo affacciato sul lago.
Il “lake district” austriaco è stato, anche, teatro delle riprese del film “Tutti insieme appassionatamente” ( titolo in originale : The sound of music) interpretato da Julie Andrews, premiata quest’anno con il Leone d’Oro alla carriera. La celebre commedia americana, ambientata nel 1965 nelle zone del Salzkammergut e a Salisburgo , ebbe un successo mondiale e vinse 5 premi Oscar. Ancora oggi tantissimi americani vengono nei dintorni di Salisburgo per rivivere le atmosfere romantiche del film tratto da una storia vera.
La bellezza del ciclismo, della mobilità in bici, è anche nell’incontro di luoghi romantici, nella possibilità di muoversi in scenari resi famosi , in tutto il mondo, grazie al teatro e al cinema. Non è un caso che la bicicletta sia diventata un modello straordinario di promozione del territorio e di conoscenza : un modello pulito, economico e ( come usa dire oggi ) eco-so-ste-ni-bi-le. Arrivare in bici al Cavallino Bianco, ritrovando le musiche allegre dell’operetta : non è solo pedalare, è conoscere in piena libertà.
a cura di René Enzo Piccinni, foto di René Enzo Piccinni e C.O.
http://www.fuschlseeregion.com/