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Lapierre Xelius SL700 Groupama FDJ, il test

di - 29/03/2019

Lapierre Xelius SL700 CP Groupama-FDJ, questo è il nome completo di questo modello, quello che precisamente compare se la cercate sul web e sul catalogo ufficiale. Siamo riusciti ad averla per una prova, una bici unica nel suo genere per design e concept ma anche per quello che sa esprimere una volta su strada. Lapierre è lo storico partner del team francese Groupama-FDJ ( equipecycliste-groupama-fdj.fr ), una marchio che in Italia è famoso principalmente in ambito offroad e e-bike.

Lapierre Xelius SL700 Groupama-FDJ

Lapierre è un brand francese da sempre presente sempre in ambito professionistico ai massimi livelli, un’azienda che in Italia si è ritagliata uno spazio importante nel mondo della mtb e delle bici con assistenza alla pedalata, uno dei primissimi marchi a proporre le “biciclette prestazionali”, non solo quelle da “passeggio”, con l’unità elettrica. Meno conosciuta è la parte del catalogo dedicata alle bici road e con questo non scriviamo nulla di strano. Entrando nel dettaglio e prendendo come soggetto la bici in test, osserviamo qualcosa per nulla banale, una bicicletta ricca di spunti interessanti, con tante soluzioni tecniche di pregio, ben rifinita, curata e dal rapporto tra qualità e prezzo decisamente interessante.

Osservate il volume e il cambiamento di forme del fodero basso posteriore. Tutto il retrotreno ci ha colpito positivamente per comfort e capacità di sostenere la performance, in differenti situazioni, sul passo, in salita, in discesa.

Focaliziamoci sulla Xelius SL con una sorta di livrea che potremmo definire Team Replica. Il frame è costruito in carbonio con modalità monoscocca, unendo i foderi posteriori obliqui e orizzontali, al resto del telaio in un secondo momento.

Uno scatto rubato che mette in mostra la forma in lattice, utilizzata per la costruzione del telaio Xelius.

I tubi sono plasmati grazie ad una camera d’aria in lattice stampata, soluzione che permette di ridurre l’impiego della resina, aspetto che permette di migliorare la qualità dei profilati stessi e di contenere il peso.

Il piantone è slegato dai foderi obliqui, unito alla tubazione orizzontale.

L’estetica: questo frame ha come soggetto il retrotreno con i foderi obliqui separati dal piantone, una sorta di arco che ha l’obiettivo di generare comfort, piacere di guida ma senza sacrificare la reattività. Questa versione Groupama-FDJ adotta un equipaggiamento sostanzioso che mantiene il valore alla bilancia ottimale, accattivante e race ready a tutto gli effetti, con ampi margini di personalizzazione, in grado di contenere il prezzo che è al di sotto della media in questa categoria. Xelius SL 700 CP 2019 è disponibile in tre versioni con tre allestimenti differenti, di cui Disc, con sei taglie che vanno dalla xs alla xxl. Il prezzo di listino è: 4269 euro.

Un’immagine della scatola del movimento centrale, asimmetrica, press fit e largo 86,5 mm.

SCHEDA TECNICA

TELAIO: Lapierre new Xelius SL full carbon

FORCELLA: New Xelius SL full carbon

GRUPPO: Shimano Ultegra Di2

CATENA: Shimano Ultegra

FRENI: Shimano Ultegra calipers, anteriore direct mount, posteriore standard

RUOTE: DT Swiss PR1400 Oxic 21

PNEUMATICI: Continental GP4000s II 700×28

ATTACCO MANUBRIO: Zipp Service Course B1 alluminio

CURVA MANUBRIO: Lapierre carbon

NASTRO MANUBRIO: Lapierre

SERIE STERZO: FSA 1”1/8-1,5”

REGGISELLA: Lapierre carbon light 27,2 mm

SELLA: Prologo Dimension T4.0

COLORE: Team Groupama-FDJ

PESO RILEVATO: 7,25 kg rilevati senza pedali

PREZZO: 4269 euro

PRODUTTORE: Lapierre SAS

LE NOSTRE CONSIDERAZIONI

Prima di tutto: della Lapierre Xelius c’é la versione con i calipers ma esiste anche una configurazione con il sistema frenante a disco, che adotta il medesimo deisgn, con i dovuti aggiustamenti per supportare i dischi. Perché scriviamo questo, perché sarà volontà nostra proporre un test e un approfondimento anche sulla versione con i freni a disco. Il modello Xelius è una bicicletta che non passa inosservata e il nostro obiettivo è quello di costruire un’informazione, una sorta di step by step che parte da questo modello con i calipers per poi arrivare al modello disc brakes.

Una foto scattata il Giugno scorso durante la presentazione del modello disc della Xelius.

Lapierre Xelius SL ha un reach contenuto in base alla taglia ( abbiamo provato una M) e se consideriamo la media della categoria di cui fa parte. Questo offre dei notevoli vantaggi in termini di settaggio e per quanto riguarda le sue prestazioni; infatto la Xelius è una bici rapida ma ampiamente controllabile, non sbilanciata sull’anteriore e che permette di avere una buona distribuzione dei pesi. Secondo noi, il suo ambiente ideale è la salita, ascese lunghe e impegnative, frangenti in cui il comfort gioca un ruolo di primaria importanza. Non facciamoci ingannare però, quando si accelera e ci si alza in piedi sui pedali, la bici è capace di mostrare i muscoli con una reattività quasi inaspettata ma sempre in controllo. In discesa è molto rapida negli ingressi in curva, nei cambi di direzione e in quei frangenti dove è fondamentale anticipare la frenata e la staccata: non si scompone e difficilmente perde di stabilità. Perdona parecchi errori da parte del ciclista, il che allarga la forbice del potenziale cliente. Ci troviamo di fronte ad un mezzo da corridore, non dobbiamo dimenticarlo ma è altresì vero che la Xelius non è estrema, non è troppo cattiva e gratifica la guida. In pianura, si sente e si vede che non è una bici da velocista puro ( per questo c’é l’Aircode), però funziona bene e il suo comfort non è poca cosa, pensandola in ottica granfondistica e da utilizzare per tante ore consecutive.

Per le immagini in action abbiamo utilizzato:

Abbigliamento Nalini AHW

Casco Lazer Century Led

Occhiali Poc Do Blade

Scarpe Northwave Extreme RR

lapierrebikes.it

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.