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Le Shimano S-Phyre RC9T dedicata anche alla pista

di - 18/09/2019

Shimano S-Phyre RC9T una scarpa top di gamma ancora più aerodinamica, che prende forma dal segmento top di gamma dell’azienda nipponica e che non sostituisce il modello già esistente. Questa RC9T nasce con il focus dedicato all’impiego su pista.

Design, livrea e materiali la avvicinano al modello S-Phyre tradizionale.

La S-Phyre RC9T ha una forma e un concetto fitting che la avvicina al modello “classico” della top di gamma Shimano, filante e moderna, elegante ed essenziale al tempo stesso. Le differenze tra una versione e l’altra, sono racchiuse principalmente nel sistema di chiusura: RC9T ha un solo Boa L6 laterale, con cavo incrociato che scende nella parte mediana della calzatura e un velcro frontale. che nasce dalla piattaforma S-Phyre che già conosciamo, e che vede alcune modifiche. Per esempio la presenza di un rotore Boa L6 laterale, la cui azione è combinata ad un velcro frontale. E ancora, la presenza dei fori di aerazione, differenziati tra punta, parte superiore e laterale. Il peso è contenuto in soli 249 grammi per la misura 42.

Quest’immagine evidenzia il volume della calzatura, leggermente allargata fino alla parte centrale, più asciutta man mano che si passa verso il retro. La calzata delle S-Phyre è particolarmente fitting, per nulla estrema, nonostante una suola parecchio rigida.

La suola: anche in questo caso vengono riprese le soluzioni adottate per la S-Phyre RC9 standard, con una suola full carbon totalmente integrata nella tomaia, talloniera alta inclusa. L’indice di rigidità della suola è di 12 nella scala Shimano. La suola ha una predisposizione a tre fori per il posizionamento della tacchetta, con le filettature ampiamente personalizzabili in fatto di avanzamento e arretramento; comoda e utile la scala graduata per l’angolazione delle cleats.

shimano.com

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.