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Luna Rossa Prada Pirelli e le biciclette Titici

di - 18/01/2021

Il mondo della vela, così come lo conosciamo oggi e il ciclismo sono fortemente legati tra loro. La bicicletta è strumento fondamentale per la preparazione degli equipaggi, che non di rado affrontano degli allenamenti molto intensi anche sotto il profilo aerobico. Titici ha messo a punto una Limited Edition del modello F-DB02, prodotto in tre esemplari per Luna Rossa Prada Pirelli in lotta per l’America’s Cup. 

Luna Rossa Prada Pirelli e le biciclette Titici
05/01/21 – Auckland (NZL)
36th America’s Cup presented by Prada
Bike
TITICI
Max Sirena (Team Director & Skipper – Luna Rossa Prada Pirelli Team)
James Spithill (Sailor – Luna Rossa Prada Pirelli Team)
Francesco Bruni (Sailor – Luna Rossa Prada Pirelli Team)

Luna Rossa Prada Pirelli e Titici

Gli esemplari prodotti da Titici e forniti ai membri di Luna Rossa Prada Pirelli sono tre e dedicati a: Max Sirena, James Spithill e Francesco Bruni. Le biciclette di questi ultimi due componenti della compagine velistica saranno messe all’asta a favore del progetto “noplastic in the ocean”, di One Ocean Foundation. A partire da venerdì 22 gennaio e fino a lunedì 22 febbraio, collezionisti e appassionati potranno aggiudicarsi la bici di James Spithill o di Francesco Bruni attraverso la piattaforma CharityStars. Una bicicletta italiana è sulle banchine della 36a edizione della Coppa America in Nuova Zelanda.

Il ricavato dell’asta a scopo benefico

Il ricavato verrà destinato al progetto “No Plastic in the Ocean” promosso da One Ocean Foundation. Ogni euro ottenuto contribuirà alla raccolta di 2 kg di rifiuti plastici che minacciano le coste dell’Oceano Pacifico. In collaborazione con  associazioni, come Plastic Bank, i rifiuti verranno recuperati e re-immessi nel ciclo produttivo, favorendo in tal modo lo sviluppo di un’economia circolare locale.

Una Titici con livrea cromatica personalizzata

Le caratteristiche tecniche del telaio e della componentistica sono quelle standard. Scriviamo di una bicicletta leggera, essenziale ed elegante. Il telaio in carbonio di alta gamma presenta il tubo orizzontale più sottile al mondo, solo 8 millimetri. Si tratta di una tecnologia brevettata da TITICI (Plate Absorber Technology) che permette al telaio F-DB02 di assorbire fino al 18% di vibrazioni in più rispetto ai telai standard, senza pregiudicare l’alta rigidità torsionale. Ogni modello è realizzato su misura diventando la naturale estensione del ciclista e completato dai copertoncini Pirelli P ZERO, azienda che è anche main sponsor del progetto.

Luna Rossa Prada Pirelli e le biciclette Titici
La versione dedicata a Max Sirena
La scheda tecnica della bicicletta LTD Luna Rossa Prada Pirelli
  • Telaio custom: TITICI F-DB02 x LUNA ROSSA PRADA PIRELLI full carbon
  • Forcella: TITICI DB02
  • Collarino: Carbon Ti
  • Attacco manubrio: Deda Elementi Superzero
  • Manubrio: Deda Elementi Superzero Carbon
  • Reggisella: Deda Elementi Superzero
  • Ruote: Campagnolo Shamal Carbon
  • Gruppo Completo: Campagnolo Record 12s
  • Cambio: Campagnolo Record 12s
  • Guarnitura: Campagnolo Record UT Carbon
  • Comandi: Campagnolo Record UT Carbon
  • Catena: Campagnolo Super Record
  • Pacco pignoni: Campagnolo Super Record 12s
  • Set freni: Campagnolo 03 AFS 140mm / 160 mm
  • Sella: Prologo Scratch-M5 Pas Nack 140 
  • Copertoni: Pirelli P ZERO™
  • Nastro: Prologo

a cura della redazione tecnica, images credits Carlo Borlenghi

titici.com

 

 

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.