Marco Adobati è nel mondo del professionismo da 17 Anni, ora nel roster del Team Trek-Segafredo ed è grande appassionato della bicicletta. Mauro ci fornisce cinque skills utili sulla meccanica della bicicletta per una manutenzione di base, che tutto possono eseguire, e per trovare la stessa efficiente quando riprenderemo l’attività in modo continuativo.
La meccanica della bicicletta
Pulizia e lubrificazione
«Pulire con acqua e sapone e asciugare con un panno la bici in ogni sua parte è un’operazione fondamentale per preservare il mezzo dall’usura». Il meccanico bergamasco, inoltre, svela altri dettagli che vuole condividere con chi possiede una bici costosa: «E’ importante provvedere alla lubrificazione dei meccanismi per proteggerli dall’ossidazione e dall’umidità – precisa Mauro Adobati – e sarebbe bene intervenire con il grasso sui cuscinetti e con l’olio su catena, corpo dei freni, deragliatore, cambio e steli delle forcelle».
Pneumatici e “parcheggio”
«Un paio di aspetti che ogni ciclista non deve sottovalutare: abbassare la pressione dei pneumatici, riporre la bici in modo tale da “toglierla” dall’umidità del suolo, magari appendendola al muro, e soprattutto coprirla con un lenzuolo!». Un trucco, tanto semplice, quanto utile.
La mano del tecnico
Oltre ai consigli sopracitati, Mauro ne ha uno ancora più importante: «YouTube non è il luogo adatto per diventare meccanici: la revisione di un tecnico su catena, guaine e fili è fondamentale per ritrovarsi poi la bici in perfetto ordine la prossima primavera». E noi aggiungiamo: in casa, spesso, non abbiamo l’attrezzatura adatta per eseguire degli interventi in modo corretto. Un esempio: la chiave dinamometrica è fondamentale per le bici e la parti in carbonio.
L’importanza della manutenzione al cambio
«Il gruppo del cambio è composto da elementi molto delicati – dice ancora Mauro – specialmente se si utilizza un cambio elettronico, durante l’inverno è bene rimuovere le batterie, riporle in un luogo asciutto, e magari caricarle un paio di volte durante questi mesi prima di rimontarle in primavera».
E per i ciclisti che passeranno l’inverno sui cicloergometri…
«La soluzione migliore sarebbe quella di utilizzare una bici di “scorta” o di seconda mano. Pedalare sui rulli stressa in modo marcato tutta la struttura della bici e anche il carbonio del telaio si può snervare con la conseguenza che, una volta tornati in primavera, la bicicletta non abbia il rendimento ottimale per cui è stata concepita». Molti sistemi home trainer hanno delle schede di compatibilità con i telai in carbonio, sarebbe bene tenere presente anche questo fattore.
a cura della redazione tecnica, grazie a Trek Italia, immagini di Paolo Penni Martelli