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Merida One-Forty 6000 trail bike in test

di - 02/08/2023

merida one-forty 6000 trail bike review - cover

Grazie a una geometria convincente, a sospensioni ben bilanciate e a un buon pacchetto di componenti, la trail bike Merida One-Forty 6000 offre una guida davvero entusiasmante e si rivela incredibilmente capace ovunque

Merida ha lanciato la nuova famiglia One-Sixty e One-Forty, per Enduro e Trail, a fine 2022, stupendo il pubblico per le geometrie moderne, le ampie regolazioni, le soluzioni di design tra cui il trasporto integrato di tool e ricambi e, ovviamente, per il look accattivante.

La prima, provata nel nostro Speciale Bike Test di inizio anno, ha 171 mm di travel posteriore in configurazione Mullet, con un dimensionamento delle taglie capace di soddisfare ogni biker che pratica Enduro a livello amatoriale e agonistico.

Se a questo si aggiungono le necessarie personalizzazioni geometriche e un pacchetto di componenti molto solido, sembra proprio che Merida abbia fatto un ottimo lavoro. Ottimo lavoro che naturalmente viene applicato anche sulla sorella minore da 143 mm di travel al posteriore, dall’indole solo apparentemente più tranquilla.

merida one-forty 6000 trail bike review - action 01On The Trail

Con i suoi valori di reach e angolo sella piuttosto radicali, è facile pensare che questa bici possa essere un po’ difficile da guidare, ma dopo la messa a punto iniziale e il classico giro nel parcheggio, è stato scioccante vedere quanto la One-Forty fosse facile da usare.

Il reach di 509 mm abbinato a un attacco manubrio da 50 mm mi ha fatto pensare che la piega sarebbe stata molto più avanti, ma l’inclinazione quasi verticale del tubo sella di 80 gradi porta il peso del biker molto al centro della bici e quasi direttamente sopra le pedivelle. Quando si pedala su terreni pianeggianti, la One-Forty è un mezzo molto piacevole, con un ponte di comando più spazioso – piega da 780 mm – che allungato.

L’efficienza è la parola d’ordine di Merida One-Forty quando si tratta di pedalare. Il retrotreno è molto stabile, con una sospensione posteriore che ondeggia pochissimo una volta aperto l’ammortizzatore, senza sprecare inutilmente energie. In combinazione con uno pneumatico posteriore relativamente scorrevole, la bici si rivela scattante. La stabilità nella pedalata e la geometria radicale hanno davvero senso in salita, per una bici piantata ma al tempo stesso indulgente nel gestire le sconnessioni del terreno.

Con un piantone sella così verticale un interasse lungo – 1.265 mm – entrambe le estremità della bici rimangono ben caricate, con il ciclista perfettamente a suo agio. Merida One-Forty richiede poca capacità di concentrazione per affrontare le salite. Questo, unito alla sua efficienza, fa di questa Trail Bike una scelta ideale per chi vuole percorrere distanze importanti senza troppi problemi. Un aspetto positivo è il bilanciamento tra avantreno lungo e tubo sella ripido, che evita di spostare il peso in avanti in piano o su salite poco ripide.

merida one-forty 6000 trail bike review - bike 03

Poiché il tubo sterzo è abbastanza corto in relazione alle altre quote – 105 mm con stack di 616 mm per la misura Long in test – la presenza di una piega con rise di 30 mm e gli spessori tutti al di sotto dello stem sono fondamentali per la massima qualità della guida e soprattutto una confidenza superiore quando aumenta la pendenza in discesa.

In ogni caso, chi vuole cucire la bici su di sé, soprattutto se ama l’approccio a tutto tondo, può abbassare il cockpit per una maggiore efficacia nella fase pedalata, con un sufficiente livello di personalizzazione. In ogni caso, non ho sentito la necessità di alzare ulteriormente il cockpit, o di accorciare l’attacco manubrio.

Come anticipato, le misure di reach e piantone sella sono progressive, ma l’angolo sterzo non segue questa tendenza, con 65 gradi. Una quota relativamente conservativa, almeno inserita all’interno dell’insieme One-Forty. Tuttavia, la moderazione di Merida ripaga in salita, poiché l’avantreno è facile da controllare e non ondeggia perché scarico.

Anche se, nelle discese particolarmente ripide, avrei preferito uno sterzo aperto di almeno mezzo grado in più. Ci sono momenti in cui il peso può essere spostato in avanti quando la pendenza cala rapidamente. L’avantreno può diventare pigro in queste situazioni, facendo affidamento sulla lunghezza della bici per spingerla attraverso la compressione. Ma per situazioni più estreme come questa, forse una Enduro come la sorella maggiore One-Sixty è la scelta migliore.

In ogni caso, l’angolo sterzo è equilibrato, creando un avantreno gestibile che aggiunge una comportamento dinamico e reattivo nei cambi di direzione, bilanciando una geometria altrimenti lunga.

merida one-forty 6000 trail bike review - bike 04L’impressionante quota di reach incoraggia una quantità assurda di fiducia, tanto che spinge a lanciarsi in situazioni critiche senza nemmeno un accenno di preoccupazione. Si tratta di una bici molto semplice da usare, poiché, a prescindere dall’escursione relativamente ridotta – 143 e 150 mm di travel per retrotreno e avantreno – dimostra un’enorme versatilità, soprattutto grazie alla stabilità di un telaio lungo.

Richiede però maggiore attenzione quando si affrontano curve strette poiché l’interasse è importante per una Trail Bike. È un aspetto a cui abituarsi, con la scelta della linea che dovrà essere adattata alla bici.

L’attacco manubrio da 50 mm della One-Forty richiede un paragrafo a parte, essendo abbastanza lungo, soprattutto se si considera il resto della bicicletta. Sebbene non sia troppo ingombrante quando si è seduti sulla bici, porta il peso un po’ troppo in avanti per garantire il massimo comfort quando si affrontano le discese più ripide. Non si tratta di una situazione definitiva, perché la geometria della One-Forty salva la situazione, ma diminuisce la sicurezza quando si scende su un sentiero impiccato. Si tratta comunque di un componente facile e piuttosto economico da cambiare.

Questo stem ha senso in salita, e funziona davvero bene in curva. Questo perché carica più peso sull’avantreno e riduce le possibilità di scivolamento della ruota anteriore. Quindi, per i ciclisti che sono alle prime armi con le bici lunghe, non è necessario uno sforzo eccessivo per mantenere il massimo controllo.

merida one-forty 6000 trail bike review - bike 05Tantissima roba invece il reggisella telescopico Merida Team TR, integrato nel telaio e con abbassamento personalizzabile tra 30 e 230 mm. Solo il dispositivo di regolazione sporgente può creare qualche problema di interferenza nella guida particolarmente attiva in discesa.

Se la lunghezza della MTB non bastasse a favorire la stabilità in curva, il telaio presenta una leggera flessione laterale. A prima vista non sembra una cosa positiva, ma in realtà aumenta l’aderenza quando la bici è inclinata in curva, infondendo un sacco di fiducia quando si entra in un avvallamento o in una curva in appoggio. Per il resto, non ho trovato questa flessione minimale un grosso ostacolo, anche se può essere percepita quando si pedala con particolare intensità.

Infine, Merida ha fatto un grande lavoro con il cinematismo della sospensione posteriore, creando un qualcosa di versatile, divertente e duttile. La sospensione è solida in pedalata, con un buon livello di progressione incorporato, che rende One-Forty un mezzo divertente per sfrecciare attraverso i tratti tecnici. Il carro con flessione controllata dei foderi in carbonio lavora bene, con una differenza quasi impercettibile rispetto alle controparti con snodo che gira su cuscinetti o boccole. Tuttavia, il cinematismo FAST ha la tendenza a irrigidirsi in caso di frenate brusche.

merida one-forty 6000 trail bike review - bike 02Conclusioni

Merida ha fatto una mossa azzardata con un design così avveniristico per la One-Forty, ma il rischio è stato sicuramente ripagato. Questa moderna Trail Bike offre una guida stabile e divertente, che poche altre concorrenti riescono a eguagliare a un prezzo ragionevole.

Anche se alcuni elementi possono essere migliorati – angolo sterzo e attacco manubrio – è una bici con cui mi sono trovato davvero bene. Una mountain bike a tutto tondo che sono sicuro impressionerà chi è alla ricerca di un qualcosa di veramente unico, per soluzioni di design e per feeling sui sentieri.

Cosa ci piace

  • Grande sicurezza in discesa
  • Ottimo kit per il prezzo
  • Performance sorprendenti in salita
  • Soluzioni complete per il trasporto di tool e ricambi sulla bici

Cosa migliorare

  • Cockpit migliorabile

merida one-forty 6000 trail bike review - action 03Merida One-Forty 6000 in sintesi

Geometria (taglia Long)

  • Reach 509 mm
  • Stack 616 mm
  • Angolo sterzo 65°
  • Angolo sella 80°
  • BB Drop 35 mm
  • Carro 437,5 mm
  • Interasse 1.265 mm

Scheda tecnica

  • Telaio One-Forty CF4 III, 143 mm
  • Ammortizzatore Rock Shox Deluxe Select+
  • Forcella Marzocchi Z1 FIT, 150 mm
  • Trasmissione Shimano SLX/XT, 1x12v
  • Guarnitura Race Face Turbine, 32d
  • Cassetta Shimano SLX, 10-51d
  • Freni Shimano SLX M7120, 203/203 mm
  • Ruote Merida Expert TR/Shimano SLX CenterLock
  • Pneumatici Maxxis Minion DHF 29×2,5 Exo/Dissector 29×2,4” Exo+ MaxxTerra TR
  • Cockpit Merida Expert eTR II 50 mm/Team TR 780 mm, rise 30 mm
  • Reggisella Merida Team TR, 30-230 mm
  • Sella Merida Expert SL
  • Taglie Xshort, Short, Mid, Long, Xlong
  • Peso 14,950 kg
  • Prezzo 5.690,00 €

Maggiori info qui

[rider: Marco Rizzo | spot: Nazzano Trail Area]

Merida One-Sixty e One-Forty per enduro e trail

 

Cristiano Guarco - 4bicycle - portrait 211127

Ciao a tutti, sono Cristiano Guarco, appassionato da una vita di mountain bike ma anche del movimento ciclistico in ogni sua forma. Da circa 20 anni ho fatto della mia passione la mia professione, una grande fortuna raccontare questo mondo, per parole e immagini, che tanto mi ha insegnato e continua a insegnare ma anche ispirare.