Il contributo dell’ultimo motore Bosch CX Gen 5 ma anche di una rivisitazione della sospensione posteriore e della geometria sono i pilastri portanti di Mondraker Crafty Carbon RR, la best seller del marchio spagnolo che promette di diventare una vera arma totale sui sentieri
Il marchio spagnolo ha curato in modo maniacale l’ultimo passo nell’evoluzione della piattaforma Crafty, e non poteva essere altrimenti. Infatti questa è stata – e punta a essere ancora – la e-bike più rappresentativa del catalogo. Non si tratta di una rivoluzione, ma di un’evoluzione, merito dell’ottimo materiale di partenza.
I designer Mondraker hanno lavorato sul frameset, per quote geometriche e cinematica della sospensione posteriore, ma anche dettagli minori che in ogni caso hanno grande importanza nell’utilizzo, tra cui il cablaggio interno dei cavi.
Ma la miglioria più impattante è il motore Bosch Performance Line CX di quinta generazione, che porta in dote anche batterie più compatte, leggere, ed efficienti.
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Motore e batteria
Siamo al decimo anno della linea Performance Line CX, arrivato alla sua quinta generazione, che alza l’asticella del concetto Uphill Flow introdotto qualche anno fa: massimo controllo nella gestione del supporto alla pedalata più che la potenza dura e pura.
Vi abbiamo già parlato a fondo della più recente piattaforma Bosch per e-bike, qui vi ricordiamo i pilastri portanti: nuovi sensori d’inerzia che integrano i dati – pendenza e terreno – con quelli rilevati dai sensori di cadenza, pressione sui pedali e velocità, per un aiuto ancora più sensibile, reattivo. E quindi più efficace nel distribuire la potenza fornita dal motore, che offre sempre 600 W di picco, 85 Nm di coppia, e 340% di assistenza.
Nel complesso la drive unit è leggermente più compatta e leggera, con due supporto al telaio per facilitare l’integrazione sul telaio in particolare sulle biammortizzate ad alte prestazioni. Per finire, l’attrito senza assistenza è inferiore, e nel complesso il motore è più silenzioso.
Mondraker utilizza entrambe le nuove batterie PowerTube da 600 e 800 Wh sulla Crafty di ultima generazione, a seconda dell’allestimento (la prima sui modelli full carbon, la seconda su quelli con triangolo anteriore in carbonio e carro in alluminio).
Gli accumulatori offrono un’autonomia superiore con un peso inferiore, rispettivamente 3 e 3,9 kg (la nuova 800 Wh pesa 400 g in meno rispetto alla vecchia 750 Wh). È comunque disponibile il range extender PowerMore da 250 Wh per una percorrenza pressoché infinita.
Il pacchetto è completato dall’altrettanto nuovo display Purion 400 a colori, che visualizza con chiarezza tutte le informazioni che servono, oltre a essere in posizione protetta all’interno del manubrio.
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Telaio, geometria e sospensioni
Il cambiamento più radicale è l’ammortizzatore che corre all’interno di una cruna nel triangolo principale, al servizio del più recente carro Zero Suspension. L’ammortizzatore è vincolato ai due link, approccio che ha consentito di perfezionare la cinematica, anche se l’ampia apertura nel piantone sella riduce il massimo inserimento del reggisella.
In fatto di cinematica, l’effetto anti-squat è ridotto mentre il diverso rapporto di leva, dovuto a un ammortizzatore con corsa più corta, porta a una superiore sensibilità iniziale.
Sulla nuova Crafty arriva un graditissimo Flip Chip per regolare la geometria tra le impostazioni Low e Standard (+/- 5 mm per l’altezza del movimento centrale e +/-0,35° per l’apertura dell’angolo sterzo). Altro miglioramento è il passaggio dal cablaggio attraverso la serie sterzo a un più tradizionale con ingressi ai lati del nodo sterzo.
Come anticipato, due sono i telai: Full Stealth Air Carbon da 3,1 kg dichiarati (su RR SL, XR e RR S); Stealth Air Carbon-Stealth Alloy con triangolo anteriore in carbonio e alluminio per carro e link superiore (su RR e R), mezzo chilo più pesante e comunque in linea con il vecchio frameset nella nobile fibra. Entrambi prevedono ruote 29er, con cinque taglie dalle quattro precedenti, grazie all’ingresso della misura M/L, perfetta per chi è a cavallo tra media e large (come il sottoscritto, alto 183 cm).
Le misure sono progressive per lunghezza del carro, 455 mm da S a M/L, 465 mm per L e XL. Una misura ottenuta realizzando due diversi carri posteriori, invece di cambiare il punto d’infulcro principale sul triangolo anteriore.
Le quote sono in stile Forward Geometry di Mondraker, con reach abbondante – da 445/441 a 520/516 mm per Low/Std – unito a un corto attacco manubrio da 30 mm. Lo sterzo è da 64,15°, il piantone sella è verticale, attestandosi a 77,6°, mentre il movimento centrale è relativamente ribassato a 345 mm (Low).
Torno al piantone sella con la cruna per il passaggio dell’ammo: nonostante sia alto 435 mm nella misura M/L in test, l’inserimento del telescopico è ridotto, non riuscendo a spingerlo in fondo nel telaio.
Il modello OnOff Pija di serie rimane fuori di poco più di 40 mm, penalizzando i biker con corporatura brevilinea (arti inferiori relativamente corti) e comunque rendendo impossibile o quasi sostituire il dropper con un modello dall’abbassamento più elevato (quei 200 mm, ad esempio, che piacciono a molti biker di estrazione Gravity).
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Componenti
L’allestimento di Mondraker Crafty Carbon RR è di medio livello con alcuni pezzi pregiati, a partire dalle sospensioni Fox di classe Factory: forcella Float 38 da 160 mm con nuova idraulica Grip X2 e ammo Float X.
Ottime le ruote Mavic E-Deemax per scorrevolezza, robustezza e affidabilità, meno le gomme Maxxis Minion DHF/DHR 2, entrambe da 2,6” con mescola MaxxTerra e costruzione Exo+. Avremmo gradito una più morbida MaxxGrip all’anteriore e una più robusta DD al posteriore (per una eMTB Full Power), per sbloccare tutte le potenzialità di un mezzo altrimenti super performante a 360 gradi.
Nulla da eccepire per l’impianto frenante SRAM Maven Bronze con rotori HS2 da 200 mm, che regala tanta potenza e altrettanto controllo. Così come per la trasmissione SRAM GX Eagle AXS T-Type e per la componentistica OnOff, marchio di casa Mondraker.
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Messa a punto
La messa a punto delle sospensioni di Mondraker Crafty Carbon RR non è stata così intuitiva e rapida come la regolazione degli appoggi: questa nuova misura M/L vestiva davvero come un guanto!
Sebbene la guida rapida, scaricabile dal sito Mondraker, offra una buona base di partenza, è necessario provare diversi setup tra anteriore e posteriore per raggiungere il bilanciamento perfetto. Nel dettaglio, sono passato alla soglia di peso superiore per l’ammo e a quella inferiore per la forcella. Ho iniziato con il Flip Chip in posizione Low, per passare poi a quella Standard.
Salita
Devo essere sincero, questa nuova Mondraker Crafty Carbon RR mi ha convinto più in salita che in discesa. La sua capacità di divorare le rocce e le radici è semplicemente incredibile. Ha spazzato via una salita ostica dopo l’altra, con una facilità disarmante.
Il merito principale va al motore Bosch che, in modalità eMTB, dà realmente il meglio di sé in queste situazioni al limite del grip ma anche del ribaltamento per le pendenze estreme. Il controllo dell’erogazione – forse il vero tratto distintivo della quinta generazione di Bosch CX – è precisissimo, tra tornanti stretti, rampe in contropendenza, placche rocciose super ripide. Servono in ogni caso doti tecniche di un certo livello, così come il controllo della cadenza della pedalata, ma l’efficienza del sistema motore-bici consente di concentrarsi quasi esclusivamente sulla linea da percorrere. Questa Crafty Carbon RR avanza decisa, senza perdere slancio, e senza porsi limiti (o quasi).
Il telaio dalla geometria equilibrata e quindi con una posizione in sella ben centrata, e le sospensioni fluide e sensibili, lavorano a braccetto con la drive unit. Peccato solo per la gommatura non così grippante all’anteriore, mentre la posizione Low del Flip Chip non è un limite sui percorsi scavati, merito anche e soprattutto delle pedivelle da 160 mm.
Per chi vuole un pacchetto ancora più efficace nelle avventure alpine a più ampio respiro, l’impostazione Standard della geometria è quella più indicata, fermo restando una minima differenza per altezza del movimento centrale e inclinazione dello sterzo (+5 mm e +0,35°).
Discesa
In discesa le sensazioni sono positive, ma a un livello inferiore. Agilità e reattività, oltre che trazione, vengono meno. Soprattutto le prime due, per una feeling più stabile, da schiacciasassi. La guida non è così dinamica come ci si aspetterebbe da una eMTB da 150 mm di travel al posteriore, con forcella da 160 mm e geometria a 360°. Da questo punto di vista, una batteria più compatta da 600 Wh, e quindi più leggera, potrebbe aiutare, così come – forse – una configurazione Mullet per le ruote.
In ogni caso, questa Mondraker Crafty Carbon RR non un peso piuma, superando di poco la soglia di 25 kg pedali inclusi (Crankbrothers Mallet E LS). Anche le sospensioni molto morbide non aiutano nella guida giocosa e attiva, fermo restando una risposta adeguata agli input del biker sui sentieri costellati di ostacoli naturali e tortuosi.
In queste situazioni torna in primo piano la gommatura, anche e soprattutto sulle superfici scivolose: è un vero peccato dover correggere continuamente la traiettoria e/o dosare l’azione sui freni, alla ricerca del massimo grip, quando una mescola più morbida davanti, ma pure una carcassa più solida dietro, libererebbe tutte le potenzialità della bici ma anche la mente del ciclista.
Torno alle sospensioni fluide e morbide, che danno davvero il meglio sui sentieri rocciosi e accidentati: la bici è comoda e composta, per un incedere semplicemente sontuoso, all’altezza di mezzi con escursione superiore. Chiudo con il Flip Chip, che dopo una prova in posizione Standard, ho riportato rapidamente in quella Low, realmente più efficace per stabilità e controllo.
Conclusioni
Mondraker Crafty Carbon RR è una eMTB riuscita esteticamente e funzionalmente. Bella linea, bella combinazione cromatica, ma anche prestazioni elevate a tutto tondo.
Il meglio arriva dalla salita e non dalla discesa. Questa è più un’abile scalatrice che una capace discesista. Un aspetto che mi ha sorpreso, davvero, e che farà felici gli e-biker che desiderano una eMTB totale, e non il solito “shuttle” per arrivare prima all’imbocco dei trail…
Il merito principale va al nuovo pacchetto Bosch CX Gen 5 con la grande batteria da 800 Wh che regala non solo un’assistenza generosa e controllata ma anche percorrenze pressoché infinite.
Peccato solo per la gommatura inadeguata, ma questo è un male minore, essendo gli pneumatici facilmente sostituibili dopo l’acquisto.
Cosa ci piace
- Pacchetto Bosch CX di quinta generazione
- Autonomia e divertimento infiniti
- Bilanciamento delle sospensioni
- Performance a 360°
- Nuova taglia M/L
Cosa migliorare
- Più stabile che agile
- Pneumatici inadeguati
- Ridotto inserimento del telescopico
Mondraker Crafty Carbon RR: le specifiche
- Telaio: Stealth Air Carbon/alloy swingarm, 150 mm
- Ammortizzatore: Fox Float X Factory
- Forcella: Fox Float 38 Factory Grip X2, 160 mm
- Trasmissione: SRAM GX Eagle AXS T-Type, 1x12v
- Guarnitura: Race Face Aeffect-R e-bike 160 mm, 34d
- Cassetta: SRAM XS-1275 T-Type, 10-52d
- Freni: SRAM Maven Bronze, 200/200 mm
- Ruote: Mavic E-Deemax tubeless ready
- Pneumatici: Maxxis Minion DHF MaxTerra Exo+ TR 29×2,6”/Minion DHR 2 MaxxTerra Exo+ TR 29×2,6”
- Cockpit: OnOff S6 30 mm/S6 1.0 alloy 800 mm
- Reggisella telescopico: OnOff Pija dropper 180 mm
- Sella: Ergon SM-10
- Motore: Bosch Performance Line CX Gen 5, 250 W/85 Nm
- Batteria: Bosch PowerTube, 800 Wh
- Controlli/display: Bosch Mini Remote/System Controller/Purion 400
- Taglie: S, M, M/L, L, XL
- Peso: 24,85 kg (M/L senza pedali)
- Prezzo: 8.499 €
Geometria
- Angolo sterzo: 64,5°
- Angolo sella: 77,9°
- Carro: 455 mm
- Altezza movimento centrale: 350 mm
- Interasse: 1.280 mm
- Reach: 480 mm
- Stack: 647 mm
[foto: Carlo De Santis | spot: Natisone Bike Arena e Bernadia Trail Area | grazie a: DMO Turismo Benečija | abbigliamento: Fox Racing FW24]