Si alza il sipario su Sentieri e Piaceri, un progetto che ha lo scopo di raccontare le località e tutte le loro caratteristiche culturali ed enogastronomiche attraverso un’esperienza in Mountain Bike. Primo atto in Friuli, in Benecia
“Sentieri e Piaceri” è un progetto di 4Bicycle, nato dalla collaborazione tra il fotografo Carlo De Santis e il giornalista Cristiano Guarco, che vuole valorizzare le eccellenze italiane. Una ricetta che appaga i sensi, unendo sentieri mozzafiato e peculiarità gastronomiche delle migliori destinazioni mountain bike nazionali.
Non è un mistero che i biker siano esigenti, non solo per la qualità del riding. Gli appassionati di due ruote artigliate a pedali sono sempre alla ricerca di esperienze “totali”. Dove ovviamente la rete sentieristica è l’assoluta protagonista, senza però mettere in secondo piano aspetti fondamentali come quella autentica ospitalità “famigliare” che ha reso famoso il nostro Bel Paese nel mondo. Un sentirsi amati e coccolati, dal momento dell’arrivo sino a quello della partenza. Facendo serbare nell’album dei ricordi i trail e i tour affrontati, ma anche e soprattutto la struttura dove si è soggiornato, le prelibatezze locali gustate.
Eh sì, siamo dei buongustai, ci piace pedalare con gusto. Ma siamo pure curiosi, lo ammettiamo. Amiamo esplorare e conoscere luoghi nuovi, dove vivere avventure che scuotono i sensi. Da una parte grazie all’adrenalina del gesto atletico e della guida tecnica, dall’altra con esperienze che solleticano la gola ed elevano lo spirito con le eccellenze gastronomiche. Per noi biker la bici e il cibo sono due grandi passioni, oltre che valide ragioni per pedalare e viaggiare.
Il progetto Sentieri e Piaceri nasce per valorizzare queste eccellenze del Made in Italy, dove il gusto del riding si unisce a quello della buona tavola. Vuole rendere merito alle persone e alle associazioni che credono nella capacità di far vivere agli appassionati un’esperienza davvero aggregante e in grado di coinvolgere ogni senso. Dove passione e relax vanno a braccetto.
Un progetto che si concentra in particolare sugli spot meno noti ma fortemente attivi non solo sulla scena ciclistica ma anche in quella del cosiddetto turismo esperienziale. Fatto di un soggiorno attivo per lo sportivo ma pure per i suoi accompagnatori, così da conoscere davvero la realtà locale in ogni sua sfaccettatura.
Dove ovviamente i pilastri portanti sono la rete sentieristica e la cucina locale. Un lauto pasto che esprime al meglio le ricette della tradizione preparate con i prodotti DOP più squisiti.
Dove siamo
La prima puntata non poteva non incarnare al meglio l’anima del nostro progetto. Siamo in provincia di Udine, tra le limitrofe Valli del Torre e del Natisone, per conoscere quanto di buono offrono le rispettive destinazioni a misura di mountain bike, Bernadia Trail Area e Natisone Bike Arena.
Quelle del Torre e del Natisone, insieme alla Val Resia, condividono le stesse vicende storiche, passando dal governo del Principato Patriarcale di Aquileia alle autonomie della Repubblica di Venezia. Proprio durante il lungo periodo trascorso sotto la signoria veneziana, il territorio assume il suo nome, dato dagli sloveni confinanti: Beneška Slovenija (in italiano Slavia Veneta) o Benečija, da Benetke, nome in lingua slovena di Venezia.
Passa il tempo e, prima il dominio napoleonico, poi quello austriaco, aboliscono il sistema di autogoverno, per arrivare rapidamente alle vicende più recenti, con fortune alterne durante il Regno d’Italia, per giungere a una nuova rinascita, resa possibile dalla caduta dei confini e dalla ferma volontà delle amministrazioni e della popolazione locale di attuare un progetto di sviluppo nel solco della identità e della tradizione culturale.
Un aspetto ben testimoniato dal Museo SMO (Slovensko multimedialno okno – Museo di paesaggi e narrazioni) di San Pietro al Natisone: creato nel 2013 come parte dell’Istituto per la cultura slovena ISK a San Pietro al Natisone/Špeter, nei locali del Centro culturale sloveno, si occupa di incoraggiare e valorizzare le attività culturali della minoranza slovena in Italia.
Una terra di confine, ricca di colori e sapori
Siamo in una terra di confine, in cui le influenze culturali e i trascorsi storici hanno creato un mix realmente affascinante. Quello della Benečija/Benecia è un territorio che ha tanto da offrire. Tutto è servito su un piatto d’argento: da una parte le eccellenze gastronomiche, dall’altra il perfetto mix di percorsi e paesaggi. Nessuno dei due aspetti ha bisogno di presentazioni, almeno per i cultori del genere: i buongustai della cucina da un lato, quelli dei sentieri dall’altro Ma, una volta messi insieme i due fattori, la ricetta è davvero esplosiva!
I ragazzi delle associazioni che gestiscono Bernadia Trail Area e Natisone Bike Arena, con il fondamentale supporto di DMO Turismo Benečija, ci hanno coccolato in un modo che rimarrà impresso a lungo nella nostra memoria… di biker ma anche di cultori del buon cibo e del buon bere.
Viviamo tempi in cui solo i piatti e i vini “mainstream” di ogni regione sono sulla bocca di tutti o quasi, ed è sempre un grandissimo piacere quando i nostri sensi sono letteralmente immersi in pietanze che trasudano storia e tradizioni tramandate attraverso i secoli. Anche e soprattutto quando questa cucina del territorio è basata su prodotti d’eccellenza autoctoni: l’aglio di Resia, il fagiolo rampicante Fiorina di Lusevera e il formaggio di malga Montasio.
Una cucina, quella della Benečija/Benecia, che esalta in particolare i sapori semplici: un tempo, in queste valli, povere in termini di risorse agricole e strutture produttive, l’alimentazione si basava su polenta, patate, legumi, derivati del latte, carne e uova. Tutt’altro che un limite, come abbiamo imparato a conoscere… anzi!
Natisone Bike Arena
Veniamo al sodo, al motivo principale per cui gli appassionati si spostano: la ricerca di sentieri e percorsi memorabili.
Dopo la bella serata introduttiva alla Biblioteca di Nimis, seguita dalla ricca e gustosa cena a base di carne presso il ristorante Alle Valanghe, sempre nel borgo friulano, il mattino successivo ci siamo trovati con i ragazzi di Natisone Bike Arena da Gubane Dorbolò, la pasticceria dove il tipico dolce Gubana è di casa, come fa intuire il nome.
Cielo terso e temperatura prossima allo zero, dopo la tempesta di neve della sera precedente, lasciavano presagire una giornata epica, e così è stata. Purtroppo la perturbazione del giorno prima ha limitato la scelta dei percorsi, girando di fatto in una ridotta parte rispetto all’offerta della zona, guardando il massiccio del Monte Matajur unicamente dal fondovalle. Fra l’altro abbiamo solcato solo la cosiddetta Machete Bike Zone tralasciando com-pletamente l’altra Valle, Krivapete Bike Zone. Ma, come si suol dire in questi casi, al meteo non si comanda.
Natisone Bike Arena offre ben 15 sentieri dedicati a Enduro/Trail per un totale di 35 km di discese, distribuiti in due vallate, che normalmente al biker medio richiedono due giorni di bike shuttle per essere percorsi tutti. Oltre a ben nove giri ad anello XC/e-bike/Gravel per un totale di circa 200 km per scoprire in lungo e in largo le Valli del Natisone.
Ci siamo diretti in zona Sorzento, dove abbiamo affrontato la prima discesa della giornata: Pig Line, che rappresenta anche il prologo della gara 749 Avalanche che si tiene ogni anno. È uno dei tre sentieri di questa area che i local chiamano Sorzy, dove la traccia New Line coincide con la parte conclusiva della competizione, e con il traguardo situato nelle vicinanze della Chiesa di San Nicolò.
Questa è solo una delle 44 all’interno di un cammino di 10 tappe chiamato, appunto, “Cammino delle 44 chiesette votive nelle Valli del Natisone”, gestito dalla Pro Loco “Nediške Doline”.
Dopo il primo anello pedalato abbiamo sfruttato il servizio di bike shuttle fornito da Natisone Bike Lab, e ci siamo diretti in località Puller nei pressi della chiesetta di Santo Spirito: uno spot spettacolare, reso magico dalla spruzzata di neve, per scattare foto incredibilmente panoramiche, sospesi tra cielo e terra.
È arrivato il momento di seguire in discesa il sentiero Machete per una buona parte. Questo è il più famoso della zona, dopo la discesa dal Monte Matajur, oltre a dare il nome all’associazione locale Machete Team. A pranzo abbiamo sfruttato buona parte dei servizi offerti dall’Agriristoro Stazione Gjulia. Questo è un vero jolly nell’offerta della zona: un locale “bike friendly”, con servizi sia per la bici (lavaggio, ricarica e-bike, colonnina attrezzi) sia per il ciclista (con tessera dal credito scalabile: spogliatoio riscaldato, docce calde, servizi igienici dedicati).
Al primo piano si trova la birreria dove si possono gustare ottimi panini ma soprattutto ottime birre del birrificio artigianale Gjulia. Le giornate autunnali sono corte e il pomeriggio ci ha riservato solo un’altra discesa, in ogni caso molto gustosa nonostante il fondo viscido. Husku Trail, con uno sviluppo molto vario per andamento e terreno, scende a Tarcetta, passando di fianco alla chiesetta di San Donato.
Tempo di lavare le bici, e di renderci presentabili usufruendo dei servizi dell’Agriristoro Stazione Gjulia, rientriamo a San Pietro al Natisone per una visita al Museo SMO (Slovensko multimedialno okno – Museo di paesaggi e narrazioni) prima e per la seconda cena presso l’Osteria Alla Cascina di Sorzento, altro “luogo di perdizione” tra i gusti e i profumi della tradizione culinaria locale.
Chiacchierando, tra una succulenta pietanza e un gustoso bicchiere di vino, della grande opportunità per Natisone Bike Arena nel 2025: qui si correranno infatti i Campionati Italiani Enduro FCI!
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Bernadia Trail Area
La seconda giornata è nell’area intorno a Nimis, nelle Valli del Torre. Tutto ruota intorno al Bar Caffetteria, nonché affittacamere, Al Posto Giusto, dove Lorenzo – socio della APS Maglia Nera – si è rivelato uno splendido oste.
Questo è un posto strategico per esplorare Bernadia Trail Area, grazie anche alla disponibilità di tutto quello che serve al biker: gazebo con attrezzi per la manutenzione ordinaria, compreso un pratico cavalletto, e lavaggio bici con rastrelliera, oltre a rimessa per le bici. E vogliamo parlare della mappa al di fuori del locale? Non manca proprio nulla!
La domenica ha goduto di una giornata meno spettacolare per condizioni climatiche rispetto al sabato, al limite della perfezione per il cielo terso, ma abbiamo portato a termine il nostro programma in modo brillante. Merito anche dei sentieri cucinati a dovere da Max Misdaris e Stefano Gabaglio, co-fondatori insieme ad altri ragazzi di Maglia Nera.
Una giornata prettamente pedalata, assaggiando una zona ricca di boschi e vigneti, che si presta allo sviluppo della pratica della mountain bike (anche elettrica) e del cicloturismo legato all’enogastronomia. Solo “assaggiato” perché avremmo avuto bisogno di più tempo per solcare tutti i trail e affrontare i percorsi più significativi che li concatenano.
Nel dettaglio sono 12 sentieri naturali dal dislivello contenuto e con un buon ritmo, adatti a grandi pedalate in ambienti naturali montani a due passi dalla pianura. La connessione di questi sentieri crea una serie di percorsi, sette per l’esattezza, tra cui si può scegliere in base alla propria forma fisica o al proprio divertimento, dal Cross Country al Trail Riding più tecnico.
I protagonisti della domenica sono stati Antro Vigant – che prende il nome dalla famosa grotta Abisso Vigant – Forte Basso e Brisicul.
Il primo è un trail tecnico, un lungo contour su una vecchia strada che collegava Chialminis a Borgo Vigant – da cui parte il sentiero per la grotta – e che rappresenta una delle scelte dei local per una breve ma appagante pedalata in pausa pranzo o dopo il lavoro insieme al sentiero Brisicul.
Questo è forse il più impegnativo di Bernadia Trail Area, richiedendo più attitudine alla tecnica di guida, per i numerosi tratti ripidi e in contropendenza. Anche a livello scenografico i contenuti sono di livello assoluto: ambiente selvaggio, immerso nei boschi, ricco di guadi e torrenti.
Noi l’abbiamo percorso nel pomeriggio, sfruttandolo per rientrare rapidamente a Nimis, dove termina sulle rive del verde Cornappo.
Infatti, la fine di Antro Vigant, a due passi dalla Trattoria Al Terminal, ci ha permesso di rifocillarci e riscaldarci a pranzo, gustando una successione di prelibatezze locali: Ocikana, Frico e Stak (andate alla sezione “Cosa abbiamo mangiato” per scoprire di cosa si tratta). Siamo nel Comune di Lusevera/Bardo che fa parte del Parco Naturale Prealpi Giulie (parcoprealpigiulie.it/it) e si trova all’interno della Riserva di Biosfera Transfrontaliera UNESCO delle Alpi Giulie (biosferaalpigiulie.it).
Il locale è strategico anche per accedere ad altri trail dell’area, tra cui Forte Basso che, come lascia intuire il nome, parte poco sotto l’imponente struttura difensiva del Monte Bernadia. A causa dei lavori di esbosco, l’ingresso del sentiero è stato spostato a valle, a ogni modo siamo riusciti a goderci un tracciato che, alternando tratti veloci e rilanci in salita in mezzo a radure e pinete, conduce sino al borgo di Dolina a Villanova delle Grotte/Zavarh. Ciliegina sulla torta, il rock garden finale costeggiato da antichi muretti a secco.
Anche questa seconda giornata si è chiusa degnamente presso la Trattoria La trota del Cornappo, per un ricco menu a base di… indovinate! Dopo un gustosissimo aperitivo all’Osteria di Ramandolo, nel borgo da cui prende il nome, a monte di Nimis. Uno dei ricordi più vivi del weekend friulano in Benečija/Benecia al confine con la Slovenia, gustando ottimi vini, da Ribolla Gialla al Ramandolo DOCG, passando per il Refosco.
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Toccata e fuga in Lugnesie
Il lunedì mattina è stato dedicato ai saluti, non prima di aver fatto girare i tasselli delle nostre mountain bike sui terreni splendidamente preparati di Lugnesie Park.
È una zona ridotta per estensione, prettamente collinare, a due passi da Nims. Una via di fuga ottimale per chi ha poco tempo e vuole allenarsi e divertirsi con la sua amata mountain bike. Il bello sono le risalite brevi unite a sentieri dal ritmo elevato, adatti sia ai principianti sia ai più esperti che desiderano affinare la tecnica e comunque godere tra curve e controcurve, rilanci e compressioni.
Ancora complimenti ai ragazzi di Bernadia Trail Area per il lavoro svolto, dalla creazione alla manutenzione, passando per la segnaletica. Apro e chiudo parentesi: sia la ASD Machete Team, che cura i sentieri di Natisone Bike Arena, sia Maglia Nera APS, attiva su Bernadia Trail Area, operano in base alle regole di IMBA Italia nella creazione e gestione della rete sentieristica, condividendone e sostenendone la mission.
Abbiamo girato su Useunt, Madrak e New Mataruss. Il primo è il più impegnativo, tra rocce e curve strette, un rock garden dietro l’altro con il bonus di un manto di foglie croccanti. Il secondo è di fatto una pump track naturale, che parte dalla Lugnesie Lunga – l’unica traccia non affrontata – e porta, tra compressioni e sponde, al guado del torrente Lugnesie.
Il terzo e finale rappresenta forse la quintessenza del Lugnesie Park: tratti veloci alternati ad altri lenti e guidati, terreno che da compatto passa a scassato, sempre con tanto ritmo e flow. Per i local è il trail giusto per chiudere l’uscita, rientrando rapidamente a Nimis, e rifocillarsi con una birra presso Al Posto Giusto.
Non possiamo fare altro che confermare, e ringraziare tutti i soci di Natisone Bike Arena, Bernadia Trail Area e DMO Turismo Benečija, per un’ospitalità davvero calorosa. E per averci fatto gustare a fondo tutto quanto di buono offre questa destinazione turistica.
Cosa abbiamo mangiato
Si va dal Frico, piatto tipico a base di formaggio e patate, alla più caratteristica Ocikana, polenta tenera di mais, a pezzettoni, condita con latte e cosparsa di formaggio stagionato grattugiato e burro fritto. Passando per lo Stak, un purè ottenuto dall’amalgama di patate e fagioli, condito poi con un soffritto di lardo. Se il primo è un piatto diffuso in un’area molto ampia, le altre due sono ricette dell’Alta Val Torre.
Passando ai dolci, le Valli del Natisone diventano le assolute protagoniste. La Gubana, o Gubanca, è composta da pasta lievitata e da un ripieno a base di frutta secca. Con la sua forma a chiocciola è cugina dalla potica slovena. Da secoli questo dolce ha accompagnato gli avvenimenti delle famiglie e delle comunità, come i matrimoni, le sagre paesane e le ricorrenze religiose più importanti.
Meno noti, ma altrettanto gustosi, sono gli Strucchi, o Štrukji, fagottini realizzati con un impasto di acqua e farina, riempiti con lo stesso ripieno della gubana, il gubančanje. Se il nome vi ricorda altro, sappiate che non è un caso: deriva da “Struckel”, variante dialettale austriaca di Strudel, che in origine portava il significato di “vortice”.
Cosa abbiamo bevuto
Il protagonista assoluto è stato un vino del posto, il Ramandolo DOCG. È prodotto nel territorio del comune di Nimis che comprende la frazione di Ramandolo, da cui prende il nome il vino, e parte del territorio del comune di Tarcento. È un bianco dal caratteristico colore giallo dorato, con un profumo intenso e caratteristico, e dal sapore gradevolmente dolce e vellutato.
Meritevoli anche le birre artigianali Gjulia, chiamate come i punti cardinali: la bionda Nord, la weizen Est, la nera Sud, e l’ambrata Ovest.
Come arrivare e cosa fare
DMO Turismo Benečija: benecija.eu/it
Dove girare
- Bernadia Trail Area: maglianera.org/la-trail-area
- Natisone Bike Arena: natisonebikearena.it
La raccolta dei tour su Komoot
Queste sono le nostre esperienze
Vi segnaliamo le esperienze che abbiamo vissuto visitando questa destinazione. L’ampia offerta turistica della zona la potete scoprire consultando il sito di DMO Turismo Benečija.
Dove dormire
- Al Posto Giusto: facebook.com/alpostogiustonimis/?locale=it_IT
- Ca’ di Fiorendo: cadifiorendo.com
Dove mangiare
- Trattoria “Alle Valanghe”: instagram.com/trattoriallavalanghe
- Osteria “Alla Cascina”: invitoapranzo.it/osteria-alla-cascina
- Trattoria “Al Terminal”: benecija.eu/it/servizi-e-alloggi/enograstronomia/2023071100000081
- Osteria di Ramandolo: osteriadiramandolo.eatbu.com/?lang=it
- Trattoria “La trota del Cornappo”: instagram.com/alla_trota_del_cornappo
- Agriristoro Stazione Gjulia: birragjulia.com/agri-ristoro-stazione-giulja
Le cantine scoperte
- Ad Coos: adcoos.it
- Bressani: agriturismobressani.it/vini
Da vedere
- SMO (Slovensko multimedialno okno – Museo di paesaggi e narrazioni: smo-center.eu/it
- Il Cammino delle 44 Chiesette Votive: chiesettevotive.it
- Abisso Vigant: benecija.eu/it/punti-dinteresse/2023110915244657/abisso-di-vigant
- Grotte di Villanova: benecija.eu/it/punti-dinteresse/2023071108043389/grotta-nuova-di-villanova
- Museo Etnografico di Lusevera: museoluseverabardo.it
- Distilleria Ceschia (la più antica del Friuli): grappeceschia.it/shop/index.php#home
- La Grotta d’Antro: grottadantro.it
- Cascate di Kot: benecija.eu/it/punti-dinteresse/2023071010531889/cascate-di-kot
- Castagno monumentale di Canalaz: benecija.eu/it/punti-dinteresse/2023071010440964/castagno-di-canalaz-e-collezione
[foto: Carlo De Santis]