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Nuova Cannondale Synapse, the endurance machine e non solo

di - 14/07/2017

New Cannondale Synapse, la rinnovata piattaforma di casa Cannondale creata e sviluppata per l’endurance, una delle biciclette che maggiormente identificano questo segmento del mercato, che in un certo senso rilancia e fortifica anche la categoria delle road disc di ultima generazione.

Questa è una bicicletta divertente che non fa passare in secondo piano l’agonismo, reattiva ma capace di assecondare il ciclista, una sorta di race ready a tutti gli effetti. La nuova generazione di Synapse 2018 è leggera con un valore alla bilancia di soli 950 grammi nella taglia media. Non solo una semplice rivisitazione, Synapse new generation allarga e rielabora il concetto Save, storico protocollo di sviluppo dei materiali, evoluto ed integrato, per il controllo e dissipazione delle vibrazioni negative.

Questa versione 2018 adotta un concetto Save allargato e che potremmo, che oltre al frame, include il Save SystemBar (piega e stem integrati tra loro). Come d’abitudine, la casa di Wilton, differenzia i suoi modelli in Hi-Mod con il foro tra piantone e movimento centrale (carbonio alto modulo) e Carbon (carbonio standard) senza foro. Cannondale Synapse nasce come sola versione disco, con assi passanti per forcella e carro posteriore e supporti pinze flat mount. Vediamo nello specifico le sue caratteristiche principali:

Il telaio, un monoblocco in carbonio con geometria specifica per l’endurance, con un peso di 950 (con un risparmio di 220 grammi rispetto al passato, versione Hi-Mod) grammi nella taglia media, la forcella pesa 367 g e ha tre differenti rake per interfacciarsi al meglio con la misura di telaio. Il modello in questione riprende il concetto di smorzamento delle vibrazioni con un carro posteriore totalmente riprogettato rispetto al passato, movimento centrale bb30, press fit, con larghezza da 73 millimetri. Partendo dall’avantreno, dalla tubazione dello sterzo, questo è più rigida del 9,4% rispetto alla precedente versione.

Ogni taglia ha un design con geometria ottimizzate con tubazioni dedicate. Le tubazioni dello sterzo seguono il medesimo protocollo e la forcella è sviluppata con differenti rake. Sempre in merito allo sterzo, questo adotta dei cuscinetti di diametri diversi, più piccoli per le taglie più piccole, di dimensioni maggiori per le misure più grandi. Telaio e forcella supportano pneumatici con sezione fino a 32 mm.

Totalmente nuovo è l’Intelligent Cable Port, una unità modulare, una sorta di alloggio posto sulla tubazione obliqua che permette di integrare il brain elettronico di Shimano Di2. In caso di utilizzo della trasmissione Sram e-Tap, è presente una placchetta in materiale plastico a totale chiusura dell’asola, placca che diventa guida dei cavi in caso di trasmissione meccanica. Synpase new generation ha il seat-post da 25,4 mm di diametro, unico brand che adotta questa soluzione ma rispetto al passato integra il bullone di serraggio al di sotto del nodo sella, sotto l’inserzione tra tubo orizzontale e piantone, dove è presente anche un fazzoletto di rinforzo in carbonio.

 

A conferma della sua versatilità d’impiego, Synapse 2018 può montare i parafanghi, grazie ad una sorta di baionetta tra i foderi, soluzione che lascia il design pulito senza fori e appendici scomode: frame e forcella hanno dei fori studiati proprio per sviluppare questo concetto.

Un manubrio integrato ed ergonomico, con forma ellittica e full carbon, con la particolarità di essere costruito in due pezzi per un set-up variabile. Questo accessorio è stato studiato per lavorare in combinazione con la struttura Save, capace di smorzare le vibrazioni che arrivano in questo punto della bicicletta. Il sistema a due pezzi, permette di posizionare l’attacco manubrio con angolo può positivo oppure negativo, +8°/-8° e ha lunghezze dai 70 ai 130 mm. La piega è abbinata allo stem con una viteria apposita, efficace e semplice da gestire in fase di cambio e manutenzione. L’integrazione riguarda anche quagli accessori che ormai fanno parte della dotazione standard del ciclista moderno, ovvero gps in primis ma anche luci ed eventualmente mini cam. Save Systembar ha un supporto frontale, con doppio attacco (superiore e inferiore) sul quale può essere montato il device gps ( parte superiore e adattabile a Garmin e Whaoo), oltre ad una sorta di luce per l’utilizzo notturno (nella parte inferiore sulla quale può trovare alloggio anche una GoPro).

La nuova Synapse nasce come mezzo endurance di ultima generazione, biciclette capaci di accontentare una forbice ampia di utenti, dagli agonisti ai semplici pedalatori della Domenica, da chi pretende prestazione e resa tecnica, fino a chi mette davanti a tutto la comodità. Synapse 2018 per i grandi viaggi e lunghe traversate, per le sfide estreme che diventano anche l’ultima frontiera del ciclismo, motivo per cui i progettisti hanno deciso di equipaggiare il progetto con dei fori (stays posteriori e foderi della forcella) per montare i parafanghi. New Cannondale Synapse è una bicicletta versatile che ufficializza (se ce ne fosse ancora necessità) una produzione a 360° dei componenti in carbonio marchiati Cannondale. Il riferimento va a manubrio Save Systembar e ruote Hollowgram (oltre al resto), queste ultime sempre più presenti sulle biciclette della casa americana. Questa bicicletta nasce nella sola versione con freni a disco e una delle prime produzioni è già stata testata sulle corse del pavé più dure. Le due versioni, Hi-Mod e Carbon saranno disponibili in sette taglie, dalla 44 alla 61, per man e women’s version.

www.cannondale.com

foto credits: redazione tecnica e Jered Gruber

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.