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Omar di Felice e Italy Unlimited, noi lo abbiamo intervistato

di - 14/12/2017

 

11) se dovessi quantificare: in dodici mesi di attività, quante gomme, quanti pantaloncini consumi?

Bellissima domanda! Dovrei contarli ma, di norma, ogni 1500-2000 km cambio le gomme (fondamentali che siano sempre in condizioni ottime, per via della sicurezza sulle strade) mentre, per i pantaloncini, credo di consumarne almeno una ventina l’anno.

12) la tua ultima sfida, Italy Unlimited: 3380 km e circa 50000 mdsl positivi. Riesci a ricordare, a darci un’indicazione di quanto e cosa hai mangiato e bevuto per fare tutto questo, in un lasso di tempo così breve?

L’alimentazione è uno degli aspetti che più differenziano l’ultracycling dal ciclismo tradizionale in quanto non si riesce mai a fare un piano realmente preciso da rispettare. Durante Italy Unlimited, ad esempio, già dal terzo giorno consecutivo in sella, a dettare i ritmi era la testa che governava in base “al gusto”. Senz’altro il metabolismo è spostato maggiormente sul consumo dei grassi.

Sull’idratazione, invece, non si può sgarrare e cerco sempre di consumare una borraccia di liquidi (prevalentemente acqua) ogni 60-90’.

13) le due cose di cui non riesci a fare a meno, quando sei in bici e una volta sceso di sella.

Quando sono in bici il silenzio e una salita da scalare. Giù dalla bici una mappa sui cui sognare e un buon gelato! (o forse quello anche in bici…)

14) il luogo in cui vorresti vivere.

Ho la fortuna di poter viaggiare molto, il più delle volte scelgo come location per i miei allenamenti posti come la Valtellina, dove le montagne riescono a tenermi fuori dal caos e il trambusto della città in cui vivo, Roma. Se potessi scegliere sarebbe proprio un luogo incastonato tra le montagne quello in cui vorrei vivere.

15) uno sguardo al passato: rifaresti tutto quello che hai fatto? Ti piacerebbe insegnare a qualcuno più giovane, quello che tu hai imparato dalle tue esperienze?

Se mi volto e guardo il percorso che ho affrontato, trovo nella realizzazione di quel sogno, il sogno di un bambino qualunque (anche poco dotato fisicamente, diciamola tutta!), la mia vittoria più grande. Proprio per questo la mia attenzione maggiore è verso i tanti ragazzi che approcciano questo tipo di disciplina. La mia “Ultracycling Academy” nasce proprio con lo scopo non tanto di “allenare” (per quello esistono preparatori e coach professionisti) quanto di guidare i ragazzi verso il piacere che la bicicletta può regalare. Non c’è nulla come una lunghissima pedalata, in solitaria, persi nel silenzio di qualche scenario fiabesco.

 

ultracyclingman.com

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.