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Orbea Rise M-Team short test

di - 29/03/2022

Orbea Rise M-Team short test - cover

Orbea Rise M-Team è presentata come una delle più leggere eMTB full suspended del mercato. Scoprite con noi se tutto questo clamore è confermato dal mondo reale con il nostro test in breve.

Orbea Rise M-Team short test - bici
Orbea Rise M-Team

Ho avuto la fortuna di pedalare e guidare una Rise M-Team per una giornata sui Colli Berici così da farmi un’idea di una delle mountain bike più recenti del marchio spagnolo Orbea.

Queste le caratteristiche chiave di Orbea Rise M-Team

  • Telaio Orbea Rise OMR 140 mm
  • Forcella Fox 36 Float Factory Grip 2 150 mm
  • Ammortizzatore Fox Float X Factory 2-pos
  • Trasmissione Shimano XTR M9100 1x12v
  • Guarnitura e*thirteen e*spec Direct Mount 32D
  • Freni a disco Shimano XTR M9120 a quattro pistoni
  • Ruote Race Face Turbine-30 TLR
  • Pneumatici Maxxis Dissector 2,40″ 3C Exo TR/Rekon 3C Exo+ TR
  • Cockpit Race Face Next R 35 Rise 780 mm/Turbine R 35
  • Telescopico Fox Transfer Factory
  • Motore Shimano EP8-RS
  • Batteria Orbea RS 360 Wh
  • Display Shimano EN100
  • Controllo remoto Shimano E7000
  • Quattro taglie da S a XL
  • Prezzo di 9.599 €

Orbea Rise M-Team short test - lifestyle

Questa e-bike è particolarmente interessante per un paio di motivi:

  • è la gemella a pedalata assistita della trail bike Occam, equipaggiata con il pacchetto Shimano EP8 appositamente messo a punto per Orbea;
  • è (forse) la più seria contendente al titolo di regina nel settore “eMTB Light” della Specialized Turbo Levo SL.

Questi spunti bastano e avanzano per creare l’acquolina in bocca, in particolare agli appassionati che cercano un prodotto unico e capace davvero di unire il meglio dei due mondi, mountain bike tradizionale e assistita.

Orbea Rise M-Team short test - action 01In effetti, già dopo la prima salita e discesa sui trail veneti, viene voglia di dire che questa Rise M-Team si sente come una vera trail bike. Il feeling è quello di una bici leggera, scattante e agile, esattamente quello che Orbea cercava di ottenere traslando il DNA della Occam in un pacchetto elettrificato.

Ovviamente, per quanto il motore Shimano EP8-RS sia stato “ammorbidito” nel supporto, quando ci si dirige verso la vetta, è sempre possibile sfruttare una delle tre modalità classiche, da Eco a Turbo passando per Trail. Il feeling è ovviamente più naturale, con la coppia ridotta a 60 Nm dagli 85 Nm tradizionali. Questa riduzione è però compensata da un peso inferiore dell’intera bici, quindi non è così drastica come potrebbero suggerire i numeri grezzi.

Parte del risparmio di peso è dovuto alla batteria integrata e non rimovibile da 360 Wh. La capacità ridotta porta a un’autonomia inferiore a quella di un pacchetto da almeno 500 Wh, ma solo in teoria. Il motore più dolce nel supportare il biker e il risparmio di peso (2,2 kg) aiutano ad assicurare un range comunque abbastanza ampio per divertirsi, anche e soprattutto per gli utilizzatori più leggeri.

Orbea Rise M-Team short test - action 02L’erogazione della potenza è diversa da quella delle e-bike convenzionali, dalla spinta più brusca nei primi colpi di pedali e che lasciano un extra di supporto quando si smette di pedalare per aiutare a superare gli ostacoli (il cosiddetto Over Ride). Usando un software personalizzato da Shimano, secondo l’approccio RS (Rider Synergy) di Orbea, questa Rise trasmette una sensazione molto vicina alla classica pedalata non assistita, in ogni sua fase. Sembra di avere un’extra di potenza nelle proprie gambe, il che aiuta in particolare sulle salite tecniche con ostacoli naturali – come rocce o radici – da superare.

Non bisogna cambiare approccio rispetto alla normale MTB: si aggredisce l’ostacolo, sollevando per tempo l’avantreno spostando il proprio peso in avanti, replicando poi l’azione sul retrotreno quando arriva il momento di superarlo, tornando infine a pedalare con fluidità. La differenza tra la Rise e una eMTB equipaggiata con Shimano EP8 è evidente: in questo caso si punta l’ostacolo e lo si supera più di potenza che guidando e pedalando di fino. Per i puristi della mountain bike, l’esperienza sulla Rise M-Ltd è leggermente diversa rispetto alla classica MTB, ma in ogni caso molto gratificante.

Orbea Rise M-Team short test - action 03Sui sentieri naturali, ricchi di avvallamenti e ostacoli, ci si sente proprio a casa, grazie anche alla geometria bilanciata e alle specifiche sì leggere ma ben congegnate. Un piccolo appunto sugli pneumatici: se l’avantreno è super solido potendo contare su una Maxxis Dissector, gomma gravity nata in realtà per il retrotreno, al posteriore troviamo una Rekon dello stesso brand che, pur affidandosi a una robusta carcassa Exo+ (davanti Exo) è un po’ scarsa in termini di trazione anche e soprattutto sui fondi scivolosi e umidi.

La guida sui trail nervosi è appagante, muovendosi agili tra una curva e l’altra, pompando con efficacia su dossi e avvallamenti. La stabilità è naturalmente superiore a quella di un’analoga trail bike tradizionale, grazie al peso extra di motore e batteria. Con una coppia di pneumatici meglio congegnata – e magari con un inserto protettivo al posteriore – credo che questa Orbea Rise M-Team possa dare di più anche e soprattutto sui sentieri più ripidi e tecnici.

La vera e unica delusione arriva dal rumore molesto sulle sezioni più sconnesse. Questo proviene dal rotore del motore Shimano EP8, che è leggermente lasciato libero di ruotare per renderlo il più fluido possibile. Un leggero sferragliamento arriva anche dalla catena che sbatte su fodero basso, necessitando l’utilizzo di un batticatena più efficace. È un vero peccato, perché il rumore metallico contribuisce a togliere divertimento e fluidità alla guida, in particolare quando serve concentrazione.

Orbea Rise M-Team short test - action 04Conclusioni

È stata una giornata davvero divertente in sella alla Rise M-Team. Questo genere emergente di e-bike è molto interessante e le prime impressioni sono che Orbea ha portato qualcosa di nuovo e unico nel settore.

Se non vi piace l’idea di una eMTB ingombrante e pesante con un’assistenza invasiva, allora vale la pena dedicare la meritata attenzione a Orbea Rise. Penso che questa bici – così come altre che strizzano l’occhio alla leggerezza e al feeling naturale in pedalata e nella guida, ad esempio Rotwild R.E375 – apriranno l’accesso alla pedalata assistita a una più ampia gamma di utilizzatori. Ma non solo, può diventare una leva importante per “convertire” gli scettici e i detrattori dell’elettronica applicata al ciclismo.

Orbea Rise M-Team short test - action 05Cosa ci è piaciuto
  • Look elegante
  • Una e-bike che non si pedala e non si guida come una e-bike
  • Specifiche ben assortite

Cosa non ci è piaciuto

  • Sferragliamento fastidioso del motore

Qui trovate l’intera gamma Orbea Rise

[foto: Alex Luise]

Orbea Occam 2022 sospesa tra enduro e trail

Cristiano Guarco - 4bicycle - portrait 211127

Ciao a tutti, sono Cristiano Guarco, appassionato da una vita di mountain bike ma anche del movimento ciclistico in ogni sua forma. Da circa 20 anni ho fatto della mia passione la mia professione, una grande fortuna raccontare questo mondo, per parole e immagini, che tanto mi ha insegnato e continua a insegnare ma anche ispirare.