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Pirelli Velo, arrivano due nuovi copertoncini

di - 15/03/2021

Pirelli Velo, arrivano due nuovi copertoncini

Prosegue il percorso di crescita e ampliamento della gamma delle gomme Pirelli Velo. Dopo il ritorno nel settore bici, il lancio della gamma road tubeless (estate 2020), ecco che arrivano altri due copertoncini di due categorie ben distinte: PZero Race e PZero Road. Vediamo le caratteristiche principali dei due clincher e le prime impressioni del PZero Road, che abbiamo provato in anteprima.

Pirelli Velo, arrivano due nuovi copertoncini
Pirelli PZero Road

Le due novità Pirelli Velo

Come anticipato, i copertoncini Pirelli si chiamano PZero Race e PZero Road e sono rispettivamente dedicate ad un pubblico agonista che ricerca la massima performance, mentre il secondo è maggiormente versatile, una sorta di training tyre evoluto. Restringendo l’argomento e cercando di creare una sorta parallelismo prestazionale, possiamo considerare entrambi la naturale evoluzione di PZero Velo e PZero 4S. Inoltre, questi due nuovi pneumatici sono anche il simbolo di una rinnovata categorizzazione della gamma Pirelli dedicata al ciclismo. Ora e in futuro potremo identificare gli pneumatici Race come quelli dedicati alle competizioni. Quelli con la dicitura Road saranno maggiormente rivolti al all-round e training. 

PZero Race

Questo pneumatico tube type è stato sviluppato tenendo in considerazione tre caratteristiche principali: maneggevolezza, scorrevolezza e grip ottimale, senza sacrificare la protezione (fattore non così scontato nel segmento degli pneumatici race, dove, ancora oggi alcuni marchi puntano solo ed esclusivamente sulla leggerezza. Qui c’é anche della sostanza). La mescola è la SmartEvo Compound a densità singola, con un battistrada caratterizzato da intagli laterali con forme diverse e alternate, differenti rispetto alla versione PZero Velo. La carcassa in nylon 120Tpi integra al suo interno (al suo interno e non nella zona tra la carcassa e il battistrada) un banda centrale protettiva in aggiunta, utile contro le forature. La struttura, così costruita, prende il nome di TechBelt Road.

Le sezioni disponibili

  • 26×700
  • 28×700
  • 30×700
Il prezzo di listino è di 59,90 euro.

Qui di seguito vogliamo mostrare anche una tabella che mostra le diverse larghezze che può assumere lo pneumatico, in base alla larghezza del canale interno del cerchio. Questi valori, nella maggior parte dei casi sono sottovalutati e/o per nulla presi in considerazione. E invece ricoprono un ruolo fondamentale nell’economia prestazionale delle gomme, del binomio ruota/copertoncino e anche per quello che riguarda la gestione delle pressioni degli pneumatici. E’ giusto sottolineare che il binomio ottimale è considerato quello con un canale interno di 19 millimetri, situazione nella quale ogni sezione di pneumatico mantiene la sua larghezza originale.

Pirelli Velo, arrivano due nuovi copertoncini

PZero Road

Si tratta sempre di un tube type, come il precedente, un copertone all-round che non sacrifica la performance, con una mescola EvoCompund. Il Pirelli PZero Road punta ad essere maggiormente versatile e durevole (anche in termini di protezione dalle forature), rispetto al modello Race, efficace anche in condizioni di umido e bagnato. La carcassa interna è sempre TechBelt con 120 fili per pollice quadrato e il suo design è ottimizzato per cerchi con canale interno da 17 mm di sezione, riprendendo il concetto espresso per la versione Race. Quest’ultimo fattore può essere un vantaggio per chi utilizza questo pneumatico con ruote più “vecchie”, non di ultima generazione.

Pirelli Velo, arrivano due nuovi copertoncini

Quali misure?

  • 24×700
  • 26×700
  • 28×700

Il prezzo di listino è di 39,90 euro.

 

La tabella che segue, ben rappresenta la variazione di misura che comporta il canale del cerchio.

Pirelli Velo, arrivano due nuovi copertoncini

Le prime impressioni sul modello PZero Road 26x700c

Partiamo con un test delle coperture in un certo senso più invernali e da allenamento, ovvero la versione Road delle nuove Pirelli. Prossimamente svilupperemo un test anche sulla versione più corsaiola Race, ma per essere più credibili lo faremo quando le temperature saranno più alte e le strade meno soggette ai residui del periodo invernale. Inoltre non dovremmo mai dimenticare che, uno pneumatico race oriented (come ad esempio il PZero Race), ha una mescola che subisce maggiormente i rigori delle temperature basse.

Pirelli Velo, arrivano due nuovi copertoncini

E’ diverso, rispetto ai pari categoria

PZero Road, si tratta di uno pneumatico molto consistente al tatto e mediamente morbido sui lati e sul tallone. Al tempo stesso si mostra piuttosto elastico e non forza in modo eccessivo in fase di montaggio. Tutta il battistrada si presenta molto poroso. La gomma in generale è poco pastosa e offre una sensazione di consistenza e di affidabilità. Rispetto ad uno pneumatico da “allenamento tradizionale e di precedente generazione”, sembra essere più “magro” e meno “piatto”, merito di uno shape visibilmente arrotondato. Lo abbiamo utilizzato con un cerchio dal canale interno di 17 mm di larghezza.

Si tratta di uno pneumatico direzionale, per ruota anteriore e posteriore.
Scorre bene, ma occhio alle pressioni di esercizio

Per essere una gomma da “allenamento”, scorre davvero bene, fluida e anche poco rumorosa. Inoltre, ha un buon potere ammortizzante, ma è necessario prestare attenzione alle pressioni di utilizzo: non bisogna eccedere con il gonfiaggio. Alle pressioni più basse invece, ben al di sotto del range ottimale, in base alla ruota e al peso dell’atleta, lo pneumatico funziona davvero bene, sempre efficiente e ci è piaciuto paragonarlo ad un tubeless di pari segmento, per consistenza e robustezza.

Il nostro test è sviluppato con una ruota KRU Disc 38, con canale interno da 17 mm di larghezza. Qui si nota il perfetto allineamento con lo pneumatico da 26.

a cura della redazione tecnica, immagini della redazione tecnica e Pirelli.

velo.pirelli.com

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.