Mondraker Sly RR si propone come una eMTB Light basata su un telaio in alluminio Stealth Evo 6061, con 150 mm di travel posteriore, e un pacchetto Bosch SX sufficientemente performante in termini di assistenza per affrontare percorsi fuoristrada impegnativi
Il marchio spagnolo ha rinnovato completamente la sua offerta di eMTB nel corso dell’ultimo anno, offrendo ai propri clienti un’ampia scelta, per soddisfare ogni gusto.
I pilastri portanti della nuova Sly (qui la preview) sono il frameset in lega Stealth Evo 6061, la sospensione Zero Suspension System da 150 mm, la geometria Forward Geometry per forcella da 160 mm, e il pacchetto leggero di Bosch per la pedalata assistita, Performance Line SX.
Se pensate che la Neat sia un po’ sottodimensionato in termini di potenza – qui il nostro test – e che il Crafty sia una bici troppo potente per voi, allora non cercate oltre… Quella che fa per voi è una Sly!
Durante lo sviluppo della Sly, Mondraker si è impegnata a realizzare la eMTB Light più bella possibile utilizzando tecniche di produzione all’avanguardia e conferendole una finitura particolarmente raffinata.
Il risultato è la full suspension in alluminio Stealth più leggera e dalle linee più slanciate mai realizzata dal marchio spagnolo.
Come è fatta
La Sly è disponibile in due versioni, R e RR, che, oltre al telaio in lega leggera con saldature estremamente minimali, al sistema di sospensione Zero Suspension System da 150 mm e al motore Bosch SX – 55 Nm di coppia, potenza di picco di 600 W – con batteria da 400 Wh, condividono anche numerosi componenti adatti alla pratica del mountain biking a pedalata assistita.
Sly è anche il primo modello leggero di Mondraker disponibile in cinque diverse taglie: S, M, ML, L e XL. L’aggiunta di una taglia di telaio – ML nel dettaglio – consente ai ciclisti di beneficiare di una migliore vestibilità complessiva, affinando l’equilibrio tra la bicicletta e il biker grazie a variazioni più ridotte in termini di reach, altezza del tubo sella, e quota di stack in base alla taglia.
Con i suoi 150 mm di escursione posteriore (160 mm anteriore) e le ruote 29er, la Sly rientra nella categoria delle eTrail Bike aggressive… o Light Enduro, dipende dal punto di vista.
Dispone di una nuova cinematica della sospensione Zero e di un’architettura del telaio rivisitata ispirata alla Neat, che ora ritroviamo anche sui modelli Trail ed Enduro di Mondraker, ovvero la Dune, la Sly che oggetto di questa anteprima e, più recentemente, la Crafty (qui il nostro test).
Geometria
Dal punto di vista della geometria, siamo in puro stile Forward Geometry: reach di 480 mm, angolo di sterzo di 64,5°, piantone sella da 77°, altezza del movimento centrale di 350 mm (BB Drop di 22 mm), lunghezza del carro posteriore piuttosto corta per una eMTB con ruote da 29 pollici (455 mm) e un interasse di 1.265 mm in misura ML.
In sostanza, Mondraker Sly si propone come una bici molto versatile e meno aggressiva rispetto agli altri modelli citati sopra, al fine di colmare il vuoto nella gamma di MTB a pedalata assistita del marchio spagnolo.
Specifiche
Oltre alle sospensioni Fox di classe Performance (forcella Float 36 Grip e ammo Float X EVOL), ci troviamo di fronte a un equipaggiamento piuttosto interessante che corrisponde sostanzialmente allo spirito leggero della bici e alla sua destinazione d’uso: il divertimento a 360°.
Abbiamo una trasmissione SRAM GX Eagle AXS T-Type, freni Sram Code Bronze Stealth con dischi da 200 mm, una guarnitura e*Thirteen Helix Core eSpec Plus con pedivelle da 160 mm per tutte le taglie e corona SRAM X-Sync da 34 denti, ruote Mavic E-CrossTrail SL tubeless ready da 29” – scorrevoli ma non così solide – montate con pneumatici Maxxis Minion DHF e DHR, entrambi da 2,5” con carcassa Exo+ e rispettiva mescola MaxxGrip e MaxxTerra, giusti ma non perfetti per il trail biking elettrificato (design un po’ troppo “gravity oriented”, servirebbe una carcassa DD al posteriore per stare più sicuri).
Per il resto dei componenti, siamo sulla stessa lunghezza d’onda di ciò che si trova solitamente sulle bici Mondraker, ovvero elementi del marchio proprietario OnOff. Abbiamo quindi un cockpit identificato dalla sigla S6, con attacco manubrio piuttosto originale per design, in alluminio 6061 lavorato in CNC (30 mm da 0°) e una piega in lega leggera 7050 (800 mm con rise di 25 mm). Il reggisella telescopico Pija con abbassamento di 180 mm è vestito con una comoda sella Fizik Terra Aidon X5 145 mm.
Il sistema Bosch Performance Line SX è completato da una batteria PowerTube da 400 Wh (integrata e non estraibile) con la possibilità di usare un range extender opzionale PowerMore da 250 Wh, da una centralina System Controller sul top tube, un comando remoto wireless Mini Remote, e uno schermo a colori ad alta risoluzione Purion 400 montato in posizione protetta sul manubrio.
Sono tutte specifiche di valore, che raramente troviamo in un allestimento di questo livello di prezzo (6.999 € per RR in test, si passa a 5.999 € per il modello R).
Prime impressioni
A differenza del Neat e della sua motorizzazione TQ, il Bosch Performance SX che equipaggia la Mondraker Sly si adatta decisamente meglio a un utilizzo a tutto tondo del nuovo design di telaio e sospensione posteriore.
Infatti, sebbene il frameset di questa bici, con la sua cinematica evoluta, possieda una motricità e un dinamismo che compensano leggermente la mancanza di potenza e coppia in salita, arriva un momento in cui tutto ciò non è sufficiente.
E lì, con la motorizzazione Bosch SX, si ha più spazio per esprimersi e questo cambia molte cose. Soprattutto nel piacere di sapere che, se lo si desidera, ci sarà modo di affrontare salite relativamente impegnative.
State sintonizzati per il test completo di Mondraker Sly RR!
