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ProAction Snatch Bar, non solo per il crossfit

di - 23/11/2017

ProAction Snatch Bar, prima di tutto ma quanto è buona! Il fatto è, non tanto identificare come consumarla in modo corretto, per lo sportivo e per chi non è troppo incline all’attività fisica ma, “limitarsi” nel mangiarla, eccellente sotto il profilo qualitativo, buonissima e appagante per quanto riguarda il gusto. Ci piace definirla un dessert, di quelli buoni, con un gusto che ti riempie la bocca, ti stimola e che non sempre trovi nei prodotti “freschi” da banco, oltre a essere una sorta di spuntino dolce, non nauseante.

Snatch Bar nasce come integratore studiato e sviluppato per chi pratica crossfit (più in generale, adatto a tutte quelle discipline sportive che prevedono una grossa componente aerobica), tanto di moda in queste ultime stagioni, una barretta in grado di essere un valido spuntino di metà mattina, oppure pomeriggio, capace di assecondare le richieste energetiche e di offrire all’organismo un apporto di nutrienti ben bilanciati tra loro (si parla di fisici allenati e attivi, integratore adatto anche a chi è obbligato a saltare il pasto e necessita di un alimento completo). Rep Crusher Snatch Bar, questo è il suo nome corretto e completo, è una vera e propria barretta proteica, che per un peso totale di 60 grammi, ha il 32% di proteine (del latte, circa 19 grammi per pezzo), con una copertura a triplo strato di cioccolato, con aggiunta di crispies di soia al cacao.

Ogni barretta fornisce 200 calorie ed è disponibile in due gusti: doppio cioccolato fondente, oppure ciocco biscotto.

proaction.it

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.