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Prova Cannondale Synapse: la endurance per tutti

di - 14/03/2022

Dopo averla presentata tecnicamente, finalmente vi raccontiamo come va la nuova entrata della gamma road di Cannondale, quella Synapse che in questa versione m.y. 2022 è arrivata alla settima iterazione. Fra le mani abbiamo avuto modo l’allestimento RL (il più completo dei cinque disponibili), quello che è equipaggiato di serie con il Radar e le Luci. il primo è un Garmin Varia realizzato su specifica per Cannondale, le seconde sono Lezyne, anch’esse prodotte ad-hoc per questa versione e, al pari del radar, incluse nella tecnologia SmartSense che in Casa Cannondale esordisce proprio con questo modello.

Smart Sense e App dedicata

SmartSense è una piattaforma tecnologica che prevede dispositivi integrati e interattivi, gestiti dalla medesima batteria Garmin Varia Core e governabili in modo molto comodo e pratico attraverso l’applicazione dedicata Cannondale App: è la stessa applicazione che fino a ieri consentiva di gestire le funzioni del sensore di velocità che tutte le Cannondale montano da un paio d’anni di serie sulla ruota anteriore.

Oltre alla velocità, alla distanza e al tempo, il sensore funge da dispositivo che governa un vero e proprio libretto elettronico di uso e manutenzione della bicicletta, attraverso cui si possono memorizzare, registrare e programmare gli interventi di manutenzione e le verifiche periodiche sulle parti.

L’aggiunta di fari e radar assegna al sensore anche la funzione di attivare automaticamente le luci, segnalando il movimento della ruota. Inoltre, con queste nuove opzioni, anche le funzioni della App sono implementate: dallo smartphone si può infatti attivare o disattivare l’accensione automatica, gestire l’avviso di frenata, il lampeggio del radar e infine gestire il risparmio energetico della batteria.

Autonomia limitata

A proposito di risparmio energetico: l’autonomia relativamente limitata della batteria Garmin Varia Core è sicuramente il solo limite della tecnologia SmartSense, soprattutto in un’ottica di utilizzo cicloturistico serio, qual è appunto nella natura di questa nuova Synapse.
L’autonomia di luci e radar con un uso continuativo non va oltre le due ore e trenta, senza possibilità di estenderla in modo considerevole (per esempio impostando una modalità di uso lampeggiante), visto che il sistema è disegnato per adeguarsi a una normativa di alcuni Paesi europei, che vuole l’utilizzo dei sistemi di illuminazione per bici solo in modalità fissa

In pratica, se si ha in programma un’uscita lunga, bisogna limitare l’utilizzo dei fari ai tratti più pericolosi del percorso o, in alternativa, prevedere punti in cui effettuare la ricarica della batteria (tre ore per arrivare al 100%) o portarsi una luce di scorta.

Meglio di giorno

Altro dettaglio importante: i faretti previsti sono di tipo diurno, come conferma il fatto che i 350 lumen dell’elemento anteriore non sono stati sufficienti per illuminare in modo adeguatamente sicuro la sede stradale, quando abbiamo provato a pedalare di notte.

Nella configurazione di serie, il radar della Synapse include il display a manubrio che informa visivamente e acusticamente del sopraggiungere delle auto fino a 150 metri, ma la tecnologia è pienamente compatibile con quasi tutti i moderni computer gps, pertanto il display lo si può anche togliere dalla consolle di guida.

Infine, una considerazione dedicata a quei fautori dell’integrazione totale, amanti di bici sempre più minimaliste, filanti e snelle. Non accusate la tecnologia SmartSense di essere esteticamente poco gradevole e pesante, poiché solo questa soluzione permette di rimuovere facilmente e velocemente non solo la batteria ma anche i fari e il radar. In questa versione “nuda” la Synapse è assimilabile a una classica road bike (unico limite in questo senso è che sul mercato italiano non è ancora commercializzata la cover in plastica che protegge i contatto SmartSense quando la batteria è smontata).

La versione in prova

La Synapse che abbiamo testato è la quarta in ordine di gamma: è la versione “2 RL”, che prevede di serie radar e luci. Per quel che riguarda il montaggio troviamo un gruppo Shimano Ultegra meccanico a 11 velocità, in pratica la trasmissione precedente rispetto alla rinnovata piattaforma Ultegra 12v che è solo elettronica Di2. Questo a conferma di quanto le difficoltà di approvvigionamento delle parti riguardino oggi non solo i consumatori finali, ma soprattutto i grandi costruttori.

Tant’è, dal punto di vista del feeling e dell’utilizzo questa versione farà di certo contenti tutti i nostalgici delle trasmissioni meccaniche, tutti quelli che “la dodicesima velocità serve a poco” o tutti quelli che “l’elettronica è inadeguata sulle bici endurance o da viaggio“.

Noi ci limitiamo a confermare che questo Ultegra 8100 è un capolavoro di efficienza e precisione, e sottolineiamo di efficienza e precisione garantite nel tempo: un gruppo del genere lo registri una volta e poi per mesi e mesi non devi toccarlo più.

Affare di famiglia

La bici è completata con componenti in alluminio brandizzati Cannondale, con una sella Fabric (a detta di chi scrive con scafo un po’ troppo cedevole, ma è questione di feeling personale) e con ruote Fulcrum Rapid Red 900 con cerchio Two Way Fit destinato ai tubeless ready e ai copertoncini, esattamente come quelli montati, dei Vittoria Rubino Pro con mescola in grafene e sezione da 30 mm.

Affidabilità prima di tutto

Priva di pedali, la Synapse del test ha fatto segnare 9,25 chili, valore su cui incidono molto le ruote e la gomme generose. Ma la nuova Synapse non è certo bici che deve fare della leggerezza il suo punto di forza, tanto più in questa rinnovata versione con il pacchetto SmartSense, dove la sola batteria pesa 179 grammi.

Certo è che le prestazioni in salita, la facilità nei rilanci o anche la semplice attitudine a mantenere alte le velocità acquisite, su una bici come questa sono concetti decisamente lontani. Ma è evidente che chi cerca requisiti simili non è a modelli appartenenti a questo segmento che deve guardare.

Il dato di fatto, però, è che rispetto alla precedente generazione di Synapse questa nuova release fa un deciso cambio di rotta. Compie un passo nella direzione di un ciclismo “rilassato”, di un ciclismo endurance, addirittura da grandi raid, sacrificando non poco quello spirito sportivo che ha sempre contraddistinto questo modello, apparso nella gamma Cannonale nel lontano 2007.

A chi si rivolge?

La nuova Synapse è insomma bici perfetta per i viaggiatori (anche a lungo raggio). Ci si possono installare i supporti per i portapacchi e i parafanghi ed è una bici per chi ha in mente piccole grandi imprese su due ruote, fatte di distanza piuttosto che intensità.

Perché no, la nuova Synapse è perfetta anche per tutti quelli che una bici del genere la possono convertire anche all’uso gravel, visto che forcella e carro tollerano coperture fino a 35 mm. Non da ultimo, è la bici più avanzata in quanto a sicurezza su due ruote, come confermano non solo luci e radar, ma anche la finitura riflettente sulla parte posteriore dei foderi obliqui e che ritroviamo anche sulle bande laterali delle gomme montate di serie.

Geometria ancora più comoda

Sul versante opposto, certo è che questa nuova Synapse non è più quella bici che vedevamo fra le mani dei corridori equipaggiati Cannondale in occasione di gare particolari come la Parigi-Roubaix. Come abbiamo già sottolineato, la nuova versione è nettamente più orientata al comfort (incredibile la capacità del retrotreno di smorzare le vibrazioni e assecondare i colpi ricevuti dall’asfalto) e ha una geometria e un assetto ancor più comodi. In questo senso va detto che l’avantreno – la distanza tra scatola movimento e mozzo anteriore – è stato compattato, di conseguenza la bici appare più maneggevole e facile da guidare, ma è meno incline alle altissime velocità.

Il prezzo è giusto

Insomma, questa è una bici endurance perfetta per il cicloturista “moderno”. Quello attratto dal bikepacking, quello che si avvale di dispositivi che possano agevolarlo e aiutarlo nella guida e, non da ultimo, quello che cerca l’essenzialità di una trasmissione meccanica e che anche grazie a questa non deve spendere cifre folli per portarsi a casa la sua compagna di viaggio, che in questa versione ha un prezzo più che ragionevole: 4.499 euro.

Per informazioni: Cannondale 

Ex agonista, prima della mountain bike, poi della bicicletta da corsa, tuttora pedalatore incallito, soprattutto su asfalto. Nel suo passato tante granfondo e da qualche tempo anche una passione matta per le biciclette d’epoca. Per anni “penna" delle storiche riviste “La Bicicletta” e “ Bici da Montagna”, si occupa di informazione legata al mondo “bici” da un mucchio di tempo, soprattutto di tecnica e nuovi prodotti.