“PULIAMO LA NOSTRA SPIAGGIA”: IL LATO PULITO DELLO SPORT
Sensibilizzazione ambientale con Surfschool Catania, Windsurfschool 360 action, Siciliani e Amifit.
Un connubio tra sport, passione per il mare ed eco sostenibilità, in una bella domenica di sole caldo novembrino, dopo le piogge battenti che hanno insistito su Catania. Una settantina i partecipanti che hanno preso parte all’evento “Puliamo la nostra spiaggia”, organizzato domenica 9 novembre dalle associazioni sportive Surfschool Catania, Windsurfschool 360 action – ospiti presso il villaggio turistico Le Capannine – in collaborazione con l’associazione culturale Amifit e con l’associazione artistica e sociale Siciliani e con il supporto dell’organizzazione no profit Surfrider Foundation Europe Roma.
Messe da parte per un giorno tavole da surf e vele da windsurf, i ragazzi si sono armati di sacchetti e guanti in lattice per ripulire la spiaggia adiacente alle Capannine dai tanti detriti accumulati per l’inciviltà di chi non comprende che – per dirla con il filosofo José Ortega y Gasset – «io sono me più il mio ambiente e se non preservo quest’ultimo non preservo me stesso».
Una quarantina i sacchi riempiti in una sola ora di impegno, ma sarebbero stati molti di più se le mareggiate degli scorsi giorni non avessero spazzato via gran parte dell’immondizia, consegnandola al mare.
«Per la terza edizione promuoviamo quest’iniziativa, ideata dal nostro presidente Giancarlo Gentile ed Eleonora Frascella – spiega Carmelo Russo, istruttore della Surfschool Catania – e anche per quest’anno, insieme ad Andrea Cristaldi, Antonio Farinella e Marco Virgillito, non abbiamo voluto mancare all’appuntamento, coorganizzandolo insieme ai ragazzi della Windsurfschool 360 action. Quest’anno il coinvolgimento è stato maggiore: mentre in precedenza i partecipanti sono stati appena una quindicina, quest’anno è stato bello vedere tanti surfisti e windsurfisti della East Coast uniti per questa causa. E miriamo a diventare sempre di più. Un ringraziamento va a Giorgia Joy, responsabile Italia di Surfrider Foundation che ha in tempi brevi fornito tutto il kit necessario per la pulizia della spiaggia».
«Amiamo il mare e la spiaggia, amiamo sport che come il windsurf e il surf sono tutt’uno con la natura, ma non amiamo camminare tra bottiglie di plastica, vetri rotti e ogni genere di immondizia – puntualizza Marco Prestianni, presidente e istruttore dell’associazione sportiva 360 action e della omonima Windsurfschool – abbiamo aderito per il primo anno all’invito della Surfschool Catania per dare un esempio a quanti ignorano le più basilari regole dell’educazione e per dimostrare che lo sport non è solo un passatempo, ma può diventare anche un modo per veicolare messaggi dal valore sociale. Replicheremo sicuramente l’esperienza».
Se i soci delle due associazioni sportive hanno reso onore alla giornata, lo stesso non può dirsi per altri: «È stata una bella esperienza a cui insieme all’associazione Siciliani il cui referente è Giovanni Simetrico abbiamo preso parte per la prima volta – spiega Fulvia Leonardi, refente dell’associazione Amifit – sport, ambiente e società insieme per restituire dignità a una parte del nostro litorale. Purtroppo nessun esterno alle associazioni ha voluto aderire all’iniziativa, pur avendo invitato oltre 1500 persone. Una risposta deludente, l’ennesima dimostrazione che il catanese medio ha molta voglia di lamentarsi e puntare il dito e poca voglia di fare. Nota positiva è che siamo stati contattati da altre associazioni per replicare l’evento anche in altre occasioni».
Sensibilizzazione e rispetto dell’ambiente gli ingredienti di una giornata che si punta a far diventare un evento non di nicchia, ma un appuntamento partecipato da chi il mare lo sa vivere davvero.
TESTO Tiziana Campo
