Ogni innovazione, a seconda dell’effetto che produce sul campo e della risposta di chi la utilizza, può trasformarsi in un semplice miglioramento, rivelarsi un passo falso oppure aprire un nuovo capitolo…
Con questo spirito ho osservato da vicino – e presto proverò su strada – il sistema scarpa/pedale presentato da Q36.5 insieme a SRM.
Le due realtà condividono un rilevante azionista e questo ha reso più naturale sviluppare un progetto congiunto, che in pratica si concretizza in due prodotti pensati per lavorare in coppia: le scarpe Unique Pro 4.0 e i pedali SRM X-Power Direct. Alla base della collaborazione c’è anche una certa affinità nell’approccio dei rispettivi fondatori, Ulrich Schoberer per SRM e Luigi Bergamo per Q36.5. Il primo, nel 1986, ha ideato un misuratore di potenza che per anni ha rappresentato il riferimento assoluto in termini di precisione; un vero pioniere in un periodo in cui il ciclismo aveva una mentalità più conservativa e livelli tecnologici lontani dagli standard attuali. Il secondo ha portato un’evoluzione significativa nei materiali e nella funzionalità dell’abbigliamento tecnico, introducendo soluzioni che hanno ridisegnato un settore percepito come già consolidato.
Meno distanza, più efficienza


Il concetto alla base del sistema è chiaro: ridurre al minimo la distanza tra l’asse del pedale e la pianta del piede, con l’obiettivo di ottenere un trasferimento di potenza più diretto e migliorare l’efficienza biomeccanica. Per arrivarci si può lavorare su tre elementi: scarpa, pedale e tacchetta.
La proposta Q36.5-SRM interviene su tutti e tre e il risultato è una stack height di 11,9 mm contro una media di circa 17,8 mm. Il dato non è marginale: secondo le due aziende, chi passa al nuovo sistema deve abbassare la sella di 6 mm! Una posizione più “bassa” migliora la rotondità della pedalata, favorisce un assetto più aerodinamico e incrementa la stabilità nei tratti tecnici e nell’utilizzo di pedivelle corte. L’area di appoggio è di 1.653 mm².
Un sistema completo

Le scarpe sono le Unique Pro 4.0 – recente entrata nel catalogo Q36.5 -, un prodotto interamente realizzato in Italia, riconoscibile per la distanza molto contenuta fra piede e suola (4,4 mm), la cura nella termoregolazione e la suola in fibra di carbonio realizzata a mano, fra le più sottili disponibili.
Per integrarsi nel sistema, la Q36.5 Unique Pro 4.0 (550 euro) non subisce variazioni nella costruzione, ma riceve una modifica specifica alla suola: un quarto foro aggiuntivo. Ai tre già presenti – compatibili con gli standard Look e Shimano – si aggiunge un punto di ancoraggio dedicato alla tacchetta SRM, che utilizza due punti di aggancio allineati centralmente. L’eliminazione dei fissaggi laterali ha permesso di ridurre l’altezza della tacchetta nella zona centrale e ricavare lo spazio per ospitare l’asse del pedale. Anche il pedale stesso è progettato per portare il contatto più in basso possibile.
I pedali SRM X-Power Direct, realizzati in alluminio pressofuso e anodizzato, pesano 311 grammi completi di tacchette e viti, costano 550 euro e – nonostante il nome – non includono un misuratore di potenza. Il meccanismo di ingaggio della tacchetta è arretrato e collocato dietro il punto di appoggio scarpa-pedale.
Ultimo elemento del sistema, le tacchette. Proposte a 40 euro, sono disponibili in tre versioni e differiscono per libertà angolare (1.2° Black | 0° White | 3° Green Fluo).



Quale futuro per il nuovo sistema?
Per il momento la scarpa Unique Pro 4.0 è l’unica scarpa compatibile con i pedali SRM e la relativa tacchetta. La sfida è vedere se la soluzione incontrerà l’interesse del pubblico e se altri produttori sceglieranno di adottare la foratura necessaria per fissare la tacchetta in due punti. Sarà un’evoluzione destinata a diffondersi?
Il sistema SRM × Q36.5 è già disponibile su Q36-5.com e presso i migliori rivenditori specializzati.






