Ciclismo su strada, triathlon e scatto fisso sono con molta probabilità tra gli sport a due ruote che fanno della personalizzazione una strategia di marketing. Va in questa direzione, ad esempio, anche il ciclismo amatoriale, che vive un periodo di continua evoluzione in termini di personalizzazione. Dalle metodologie di allenamento indoor alla customizzazione di telai e materiali tecnici. Scriviamo di un argomento relativamente nuovo. Queens deepARTment è il progetto artistico per la personalizzazione delle scarpe da bici. Entriamo nel dettaglio.
Queens deepARTment l’arte della personalizzazione
L’innovazione e la ricerca quasi ossessiva della perfezione sono fattori emergenti dell’industria della bici e questo rappresenta molto più di un semplice valore aggiunto. Ma di là delle logiche di marketing, dobbiamo sempre ricordare qual è la motivazione principale che porta in sella migliaia di amatori: la passione. Tutti pedalano perché mossi da un sentimento profondo che ha una sua storia e una sua personale evoluzione. Ed è proprio su questo terreno che nasce il progetto artistico-sportivo delle Queens deepARTment (Martina Folco-Zambelli e Susanna Parenti), due donne sportive che hanno saputo coniugare il loro lavoro (fotografa e art director la prima, disegnatrice e tatuatrice la seconda) con le loro passioni per l’arte e la pittura. Il collante? Un’amicizia nata sui campi gara.
Quando il lockdown diventa un motore per la creatività
“Non tutto il male viene per nuocere” recita un famoso proverbio. E’ da questo pensiero, nato durante il primo lockdown, che si è acceso nuovamente il motore della creatività di Martina, mente ispiratrice delle Queens deepARTment: “Un anno fa, chiusa nella mia casa, sotto al tempio dei ciclisti alla Madonna del Ghisallo – racconta – ho incominciato a ragionare su quali potevano essere nuove idee ed opportunità da sviluppare dopo questo periodo di chiusura. Avevo notato una tendenza crescente del mercato della bicicletta verso la personalizzazione.”
Le aziende del settore, infatti, hanno incominciato a rendere sempre più personalizzabili i loro modelli, anche nelle colorazioni. Stesso discorso per i brand produttori di scarpe da bici che stanno dando al cliente la possibilità di abbinare cromie su alcuni modelli: “Dato che l’industria della bicicletta si muove velocemente verso una customizzazione mirata a soddisfare gusti e ossessioni dei ciclisti – continua Martina – ho pensato che si potesse osare di più realizzando delle scarpe da bici customizzate, create interamente sul gusto e la desiderata del cliente/atleta.”
Come nasce il progetto artistico delle Queens deepARTment
L’idea ed il progetto artistico delle Queens deepARTment nasce da un percorso personale profondo (da qui la parola deep) e si sviluppa su un doppio desiderio. Da un lato la volontà di riprendere l’aspetto artistico all’interno del lavoro di Martina e dall’altro valorizzare il lavoro delle donne. Ed è per questo che il secondo lato della medaglia (o della scarpa in questo caso) non poteva non avere una donna come riferimento, Susanna Parenti. Dalla testa ai pennelli – passando per il cuore – mette in campo estro, fantasia e pittura rendendo reali i desideri e piacevoli le ossessioni sportive degli atleti.
“Nel 2001 – racconta ancora Martina – ho costituito insieme ad un amico l’Associazione Culturale IL CALEIDOSCOPIO – forme e colori in movimento. L’idea era di portare avanti una diversità di progetti che dovevano spaziare da libri dedicati ai viaggi alle pubblicazioni fotografiche, fino a lavori di LAND ART. Nel 2013 ho fondato un magazine internazionale dedicato al mondo del cavallo, che è poi divenuta l’ossatura della mia agenzia fotografica HLMPHOTO. Ma l’esperienza lavorativa di cui vado più fiera – conclude Martina – è aver portato a Windsor un mio progetto di cooperazione internazionale nell’ambito della celebrazione dei festeggiamenti del Giubileo di Diamante di Sua Maestà la Regina d’Inghilterra, in occasione dei suoi 50 anni di Regno. Non prima di aver girato l’India dei Maharajá sotto l’alto Patrocinio del Principe Carlo.”
Lavorazione artigianale e personalizzazione, i capisaldi delle Queens deepARTment
Dalla fusione di due esperienze professionali, quella artistico-fotografica di Martina e quella di grafica e tatuatrice di Susanna, il collante per un trait d’union tutto al femminile è stato lo sport, ciclismo e triathlon in particolare. Non era semplice unire le inclinazioni per la fotografia, l’arte e il ciclismo ad un background grafico applicato alla moda, la pittura e il disegno. Ma le Queens deepARTment ci sono riuscite puntando tutto sulla creatività, affinché il certosino lavoro di personalizzazione non andasse mai ad alterare i materiali tecnici della scarpa scelta dal cliente.
Il cliente è il vero protagonista per le Queens deepARTment
Che si tratti di un amatore, di un professionista o di chi per la prima volta si avvicina al ciclismo, il progetto Queens deepARTment vede sempre il cliente protagonista di tutte le fasi della lavorazione, rigorosamente artigianale, perché l’obiettivo finale, oltre alla giusta soddisfazione, è soprattutto quello di estendere, dal cuore fino ai piedi, fantasie, passioni e manie. Dall’analisi del modello di scarpa da bici (che può essere acquistata ad hoc oppure già del cliente) fino allo studio condiviso del soggetto da dipingere, le prime fasi della progettazione sono a stretto contatto con il committente. Questo permette di sviluppare il lavoro artistico in piena sintonia con chi poi le scarpe dovrà indossarle. C’è chi ha le idee ben chiare sul tema e sul soggetto e c’è chi lascia totale libertà creativa alle Queens.
Il processo di lavorazione è costituito da diverse fasi
“Le scarpe da lavorare – racconta Susanna Parenti – vengono inizialmente sgrassate per eliminare l’ultimo strato del finissaggio e poi passate sotto la lente del digitale per essere fotografate in tutte le prospettive. Segue il montaggio virtuale che ci aiuta a capire come organizzare il soggetto scelto del cliente. A questo punto si passa al disegno a mano dell’outline, dove viene realizzato un tracciato dell’immagine da riprodurre. La penultima fase di lavoro – conclude Susanna – è costituita dalla colorazione a pennello. Può consistere in 2/3 mani di pittura, e da un secondo outline nero. Nell’ultimo passaggio si applica il fissante che richiede un tempo di riposo di qualche giorno.”
Slegati dai brand, 100% hand made
E’ un lavoro artigianale al 100% quello delle Queens e presentato già a diverse aziende del settore. Vero è che esistono dei disegnatori di scarpe da bici, ma è altrettanto vero che in Italia c’è ancora qualcuno che dipinge a mano libera. La volontà delle Queens deepARTment è trasformare le scarpe da bici in opere d’arte, mettendo al servizio degli amanti delle due ruote una professionalità tutta al femminile, e aiutandoli a diventare ancora più belli e diversi da tutti gli altri proprio perché unici, come unico è ogni modello prodotto dalle Regine.
a cura della redazione tecnica, grazie a Giacomo Petruccelli e Queens deepARTment, un ringraziamento a Musica E’ per la location.