Pubblicità

Reptile Masts presenta il nuovo Reverse

di - 15/01/2015

Reptile Masts ha presentato di recente una novità assoluta per quanto riguarda gli alberi, un modello “reversibile” che semplicemente girando la base è possibile modificare la curvatura dell’albero e in un attimo passare da hard top a flex top. La compatibilità tra albero e vela e con le varie curve (flex top, hard top e costant curve) è un argomento di cui si sente sempre più spesso parlare e su cui i velai giocano molto per assicurarsi la combinata dello stesso brand albero/vela. Ci sono però in commercio brand che offrono soluzioni alternative sugli alberi, lavorando principalmente sulla qualità, specialmente qui in Italia. Reptile Masts fa parte di questo panorama.
Abbiamo scritto che basta “semplicemente” girare la base per modificare la curva… ma pensandoci un po’ meglio siamo sicuri che dietro a questa”semplicità” per l’utente finale ci sia dietro un enorme lavoro di ricerca e sviluppo. Abbiamo quindi contattato Andrea Cella, titolare e responsabile di Reptile Masts, per indagare un po’ più a fondo sul Reverse!

reptile4

Ciao Andrea, puoi raccontarci come è nata questa idea dell’albero reverse per modificare la curva?
Un saluto ai lettori di 4Windsurf, è sempre un piacere scambiare 4 chiacchiere con voi. L’Italia è un paese ai massimi vertici per quanto riguarda la produzione di alberi e boma, ci sono aziende OEM italiane che hanno raggiunto livelli invidiabili di peso, resistenza e qualità; tutto ciò mi dà l’energia per trovare nuovi spunti, nuove idee. Sono da ormai più di 10 anni impegnato in una continua ricerca e sviluppo rivolta per lo più ai materiali ed al processo produttivo, ma nel 2014 ho voluto focalizzare la mia attenzione alla reale domanda del cliente. Che cosa cerchiamo da una tavola, da una vela o da un qualsiasi accessorio? Che sia performante, resistente, leggero e polivalente, cioè utilizzabile in molteplici condizioni. Ebbene, ciò che è stato fatto per tavole e vele, noi l’abbiamo fatto sull’albero. Ho analizzato curve, diametri, geometrie di tutti gli alberi esistenti, ho elaborato le richieste degli appassionati e degli atleti e alla fine il risultato è stato il Reptile Reverse (pat.pend.), il primo vero albero universale al mondo, capace di creare due tipi di curva semplicemente invertendo la base d’innesto. Semplicemente. Un albero, più curve, più opzioni per il vostro stile, per le vostre sensazioni. Non è magia, è semplicemente dedizione, passione e orgoglio di averlo concepito, sviluppato e prodotto in Italia.

Brevemente ci puoi spiegare le differenze tra le curve costant, hard e flex top?

Cercherò di essere veramente breve, anche se è un punto cruciale del Reptile Reverse! Nel corso degli anni si è cercato di riunire la moltitudine di curve che le aziende propongono sotto tre grandi classi, appunto Constant, Hard e Flex top. In pratica, la sottrazione tra la percentuale di curva sul top e la percentuale di curva sul bottom dà come risultato un numero che ne definisce la curva. Dalle tabelle che si trovano su internet, ecco ciò che risulta:

  • 0-8 = Hard top
  • 9-13 = Constant Curve
  • 14-20 = Flex Top

Prendiamo ad esempio un albero che ha 63% in base e 76% sul top. La sottrazione da come risultato 13, l’albero è quindi un constant. Ma anche un albero con curva 64% in base e 73% sul top, risultato 9, viene considerato come constant. Ed è un albero completamente diverso! A complicare ulteriormente la situazione intervengono le alte tolleranze di produzione a cui sono soggetti i nostri amati rig. Anche la fibra di carbonio ha delle tolleranze abbastanza alte, così come la resina e tutto il processo manifatturiero che sta alla base della produzione dei nostri gioielli in carbonio. Con il nostro strumento digitale abbiamo misurato le curve di centinaia di alberi presenti sul mercato. Ad ognuno di essi sono stati rilevati 7 punti di freccia in flessione, e come risultato abbiamo riscontrato una media di +/-2,5% di variazione sulla curva dichiarata. In termini millimetrici significa una differenza dai 2 ai 5 mm. da albero ad albero.
I vari brand, i velai, “giocano” di anno in anno tra queste curve, incrementando o diminuendo il giro d’albero e la pressione delle stecche o dei camber, anche di pochi millimetri.
E i millimetri fanno la differenza! Ed è per questo che li abbiamo studiati, posizionando il Reptile Reverse perfettamente tra le tre grandi classi di curve esistenti: con un unico albero è possibile coprire tutto il range di curve possibili del mercato. Inoltre è possibile migliorare le prestazioni della propria vela “customizzando” il profilo a seconda del proprio peso, dello stile, della misura della vela stessa e dalle condizioni del vento e del mare.

reptile1

Come funziona tecnicamente l’albero?
Per il Reptile Reverse ho intrapreso la via della semplicità. Less is more, tre parole che sintetizzano tutto l’R&D che sta alla base di quest’albero. Sei in spiaggia, il vento soffia, hai fretta di andare in acqua, la sabbia vola da tutte le parti… hai bisogno di cose semplici e funzionali, less problems, more benefits. In questo caso meno alberi, più curve, opzioni, tuning. Con il Reptile Reverse si possono variare curva, rigidità e stile. Il tutto semplicemente invertendo la base. Per i possessori di vele constant o flex, noi suggeriamo di utilizzare l’estremità SIDE 1 (come chiaramente indicato sull’albero). È sufficiente comporre l’albero mantenendo la scritta SIDE 1 dal lato della prolunga, ed il gioco è fatto. Viceversa, per i possessori di vele con curve tendenti all’hard top, innestare la base mantenendo la scritta SIDE 2 dal lato della prolunga.
Inoltre è possibile sperimentare nuovi assetti sulla stessa vela, sempre passando da SIDE 1 a SIDE 2, donando più o meno grasso in basso oppure facendo sventare più o meno la penna della vela. Con un solo albero, il Reptile Reverse, è possibile fare ciò che gli atleti fanno con un quiver di alberi esagerato, scegliendo la configurazione corretta in base alle condizioni marine. Un bel risparmio di tempo e denaro! Con il Reptile Reverse eliminiamo finalmente ogni problema di compatibilità; non servono più grafici, consigli, guide agli acquisti, alla domanda: “Che albero mi consigli per questa vela?” la risposta sarà “Reptile Reverse, oppure quello originale, ma con il Reverse puoi avere anche l’opzione tuning… e magari se cambi vela, il Reverse è sempre perfetto!”.

reptile3

E strutturalmente come siete riuscite a creare questo albero?
Nel progetto Reptile Reverse abbiamo investito in termini di stampi dedicati, infiniti prototipi e ore di ricerca, il tutto nel più assoluto segreto. Solamente dopo quasi un anno di test ho dato il via alla produzione, conscio del fatto di aver contribuito alla “rivoluzione” che i nostri rig stanno avendo da qualche anno. La struttura del Reptile Reverse è tra le più solide in assoluto, ho utilizzato del carbonio ad Alta Resistenza che garantisce all’albero un’impressionante resistenza alle sollecitazioni di flesso-torsione. L’innesto è inserito sul top, in modo che la base sia libera da ogni tipo di vincolo e possa assorbire e disperdere meglio le tensioni della vela, e possa inoltre creare degli archi di curva più omogenei. La vera rivoluzione ovviamente sta nella geometria della base e nel “layup”, la laminazione particolareggiata a comparti separati che le permette di assumere curvature diverse a seconda dell’estremità utilizzata. Anche la laminazione del top riveste un ruolo importantissimo, dato che deve assecondare la curva della base assumendo anch’esso due configurazioni distinte.

Sarà disponibile sia rdm che sdm? E in quali percentuali di carbonio?
Solo RDM al momento, e solo al 100%, per il futuro stiamo pensando di fare lo stesso anche sul segmento SDM, i progetti sono pronti ma ora è troppo presto, con il nostro SDM Green Mamba 100 siamo presenti nel PWA e stiamo raccogliendo ottimi risultati. Inoltre, nel settore dello slalom, sempre più aziende si stanno muovendo verso alberi con la classica curva “constant”, quindi al momento il Reptile Green Mamba 100 è uno degli alberi più affidabili del mercato.

reptile2

A quale segmento di mercato si rivolge questo albero?
Senza ombra di dubbio, a tutti! Il Reptile Reverse rappresenta un nuovo punto d’arrivo per le aziende dedicate agli alberi, è il massimo in termini di qualità e prestazioni. Materie prime al top, un processo produttivo tra i più efficienti e un concetto unico nel suo genere. Siamo specialisti nel settore, quindi dico: prendete la migliore tavola del mercato, la migliore vela, il miglior boma, prolunga e pinna; poi prendete il Reptile Reverse.
Avete una vela di qualche anno fa e il brand ha cambiato le specifiche di curva degli alberi nuovi? Reptile Reverse fa al caso vostro. Siete dei freestylers e volete rendere la vela più neutra in transizione e potente nello stacco? Reptile Reverse vi permette di fare il tuning necessario alle vostre necessità. Siete dei Waver e avete bisogno di un albero potente o di uno più morbido a seconda della condizione che trovate? Ruotando la base del Reptile Reverse potete “regolare” la potenza della vela. Amate fare del freeride/freerace e percepire nuove sensazioni, provando diversi stili e trim? O semplicemente, volete avere il primo vero albero universale, adatto alle vele del presente, passato e futuro? Reptile Reverse segna una nuova era, all’insegna dell’altissima qualità e del Made In Italy.

reptile5

Da quando sarà disponibile?
In questo momento siamo in produzione con il Reptile Reverse, dato che alla prima release della news i vari distributori hanno fatto a gara a prenotare i primi pezzi. Direi che da fine gennaio i Reverse saranno disponibili nei migliori surf shop!

Avete altri progetti in cantiere di cui ci vuoi accennare qualche cosa?
L’obiettivo di Reptile-masts è quello di diventare il mast brand più venduto al mondo, non importa se ci vorranno altri 10 o 20 anni, mantenendo fede ai solidi principi di alta qualità e continua innovazione. Inoltre parallelamente a questo, 6 mesi fa ho dato l’avvio al progetto Reptile-sup, che tra qualche settimana presenterò.. su 4SUP?

reptile7

Ciao a tutti, sono Fabio Calò (ITA-720), ho iniziato a fare windsurf all’età di 13 anni e da quel momento è diventata la mia più grande passione, poi la mia vita e il mio lavoro. Campione Italiano Wave nel 2013 e 2015. Vivo a Torbole sul Garda e respiro l’aria del windsurf 365 giorni all’anno.