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Ridley Astr RS, la gravel più veloce

di - 19/10/2024

Ridley Astr RS - cover

Poche sono le Case che hanno un catalogo gravel ampio quanto Ridley, differenziato per modelli e materiali. E la line-up si arricchisce di una nuova bici pensata per le gare, che affianca la Kanzo Fast e offre una interpretazione più versatile della disciplina.

Lo sviluppo di una nuova bici, in Ridley avviene sempre in collaborazione con i ciclisti. Così è stato anche per la Astr RS, il cui progetto è figlio delle indicazioni del Classified Ridley Factory, il team professional di gravel.
Primo fra tutti, Piotr Havik, che, dopo aver testato la Astr RS per un paio di giorni, ha deciso di affrontare l’Unbound Gravel su questa bici, arrivando quarto in quella che è stata l’edizione più veloce di sempre. Per chi avesse dei dubbi sul DNA della nuova Astr RS, parla questa prestazione.

Ridley Astr RS, race ready

Già a prima vista si nota che la Astr RS ha un passaggio ruota generoso. In effetti, la luce fra i foderi del carro e della forcella permette di montare pneumatici da 52 millimetri, in configurazione monocorona e da 47 millimetri, in configurazione 2x. Una scelta orientata dall’evoluzione dei terreni di gara, che diventano sempre più impegnativi e dalla conseguente necessità di offrire la massima efficienza in termini di comfort e scorrevolezza su percorsi molto esigenti. A dimostrazione di questa tendenza, il fatto che diversi atleti abbiano scelto di correre in sella alla Kanzo Adventure, per poter montare pneumatici di almeno 47 millimetri. Ora, grazie all’arrivo della Astr RS, il limite si è spostato ancora più in alto.

La geometria della Astr RS

Abbiamo già accennato all’evoluzione dei campi di gara, evoluzione che si riflette anche sulle quote dei moderni telai race, che devono essere funzionali alla necessità di garantire stabilità a velocità sempre maggiori. Ridley ha percorso la strada di un angolo sterzo di 71,5°, abbinato a un angolo sella di 74° e un BB drop di 75 mm, per ottenere un mix di maneggevolezza, stabilità e trasferimento di potenza in salita.
I tecnici hanno cercato di mantenere i foderi posteriori quanto più corti (425 mm), alla ricerca di un ottimale compromesso fra spazio per le gomme e reattività del telaio. Anche l’altezza del tubo sterzo è ridotta, così da mantenere contenuto anche lo stack (571 mm in taglia M) in favore di una posizione di guida più aerodinamica.

A proposito di aerodinamica, sulla Astr questo aspetto è stato molto curato e sfrutta alcune soluzioni, in fatto di profili e forme dei tubi, provenienti dalla Falcn RS. A partire dall’avantreno, in particolare dalla testa della forcella, disegnata con un particolare profilo che non solo facilita il passaggio del flusso d’aria, ma lo direziona oltre il tubo obliquo senza resistenza aggiuntiva.

Un altro aspetto di cui Ridley va fiera è il peso: il telaio della Astr RS pesa 890 grammi (in taglia M), un dato che si riflette sulla reattività e sulle prestazioni in salita.

Nulla è lasciato al caso

La Astr RS è compatibile con trasmissioni a una o due corone. Chi scegliesse la prima soluzione può rimuovere la fascetta del deragliatore o sostituirla con una guida catena aerodinamica, sviluppata in collaborazione con Wolf Tooth. Poiché, sulla Astr RS l’attenzione è focalizzata sulle prestazioni, il numero di supporti sul telaio è ridotto al minimo, fatti salvo quelli specifici per delle borse particolari, firmate Apidura. Si tratta di borse la cui forma è stata sviluppata per migliorare l’aerodinamica della bici, con il risultato di aggiungere spazio di carico e risparmiare Watt… Come il nuovo telaio, anche queste borse sono state testate – e promosse – durante l’Unbound 2022, poi ottimizzate e infine sviluppate in un prodotto disponibile al pubblico.
Sulla ASTR RS fa la sua comparsa anche il cockpit integrato Nimbus Pro, che segue le ultime tendenze verso un manubrio più stretto, per una posizione naturale e aerodinamica sulle leve del cambio. Inoltre, la parte dell’appoggio superiore è ottimizzata per l’aerodinamica e presenta una leggera inclinazione verso il ciclista, per migliorare l’ergonomia.

Non solo Astr RS

Come abbiamo detto all’inizio, l’offerta gravel di Ridley è davvero completa e si rivolge a tutti, sia in termini di utilizzo sia di budget. Oltre alla Astr RS, Ridley lancia anche la Astr, che condivide l’impostazione e le caratteristiche della sorella top di gamma. L’unica differenza sostanziale è la diversa composizione della fibra di carbonio con cui è realizzato il telaio (con una leggera differenza di peso). La Astr monta un reggisella di sezione tonda, più pratico per eventuali upgrade e il cockpit integrato Cirrus Pro.

Per fare chiarezza sulla ricca gamma gravel di Ridley, in ambito race troviamo Kanzo Fast, che si concentra completamente sull’aerodinamica e la nuova Astr RS, più versatile. Dedicata all’avventura e ai viaggi è invece Kanzo Adventure, perfetta per il bikepacking grazie a molteplici punti di attacco, maggiore spazio per pneumatici e cablaggio per dnamo. Kanzo Adventure che si arricchisce anche di una versione “A”, con telaio in alluminio, che condivide caratteristiche e destinazione con la sorella in fibra di carbonio. Chiudiamo con la famiglia Grifn, che ha DNA all-road ed è a proprio agio sia su strada sia dove l’asfalto finisce.

⌈Guarda il video del nostro Gravel Test⌋