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Sandy Wheels – Lignano Cycling Experience

di - 22/09/2025

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Un’edizione ancora più ricca di eventi e opportunità, per i profani della bici fino agli agonisti più esasperati.

Ma l’opportunità unica è l’ospitalità gratuita per i ciclisti che raggiungeranno la località friulana pedalando il percorso di avvicinamento per almeno 200 km. Basterà prenotarsi negli hotel convenzionati con l’evento e all’arrivo mostrare il proprio percorso su una delle App dedicate al monitoraggio dei viaggi ciclistici. Sul sito le esatte modalità per cogliere questa generosa offerta.

Lignano, destinazione da scoprire

I percorsi intorno a Lignano sono ideali per il gravel e con la prima edizione di Laroste Gravel ci sarà la possibilità di esplorare il territorio, con diversi chilometraggi e relativi stile ciclistico, da quello famigliare agli agonisti.

Sabato 27 con quattro percorsi: 25 km adatto a famiglie, bambini e per chi vuole provare l’esperienza, quasi interamente con vista mare e fiume. Due percorsi più lunghi (75 e 150 km) ancora a stretto contatto con il mare e con il Tagliamento, ma anche la scoperta dei territori interni in direzione nord. In programma anche “La Ciclostorica d’Oro”, una pedalata dedicata alle biciclette d’epoca e abbigliamento adeguato. Percorso più breve, ma con le stesse suggestioni in stile retrò. Tutti i percorsi non prevedono cronometraggio e classifiche

Domenica 28 sarà gara: una vera competizione su un circuito gravel di 57 km da ripetere due volte (uno per gli amatori) con partenza-arrivo in città.

Chi fosse incuriosito dall’originale denominazione, il nome Laroste è un termine locale che indica le sponde e gli argini del Tagliamento.

Chiusura al traffico

Durante l’evento alcune strade nel centro abitato e altre che conducono verso i luoghi più suggestivi saranno chiuse al traffico a motore, disegnando una rete ciclabile di oltre 20 chilometri.

Su questo palcoscenico ideale per il cicloturismo si proporranno numerose escursioni guidate gratuite, compreso il noleggio delle bici, come la maggior parte delle proposte in programma ad eccezione degli eventi gravel Laroste.

Sul sito di Sandy Wheels si possono trovare le attività organizzate appositamente per l’evento. Ce n’è per tutti i gusti: le escursioni lungo il Tagliamento, quelle verso gli scorci più nascosti del territorio, con le Fat Bike sulla spiaggia, bici e trekking leggero nel bosco Sacile, pedalate mattutine e serali fino al tramonto del sole. Forse la più curiosa è una vera esperienza sensoriale: “riding in the dark”, una pedalata come passeggero di un tandem con gli occhi bendati. Saranno soltanto 15 minuti dove ci si potrà immedesimare nelle sensazioni di una persona con disabilità visive. Non si intende offrire un’esperienza bizzarra, ma anche portare l’attenzione sulla dedizione di Lignano per i portatori di handicap che possono avere attraverso la bicicletta un ulteriore passo verso l’inclusione.

Non solo bici

Durante il giorno si susseguiranno diversi incontri con esperti per approfondimenti ad argomento ciclistico, oltre ad un focus su Ottavio Bottecchia con un film a lui dedicato e una presentazione a cura del giornalista Claudio Gregori.

Testimoni di Sandy Wheels 2025 saranno due noti ciclisti friulani: Alessandro De Marchi, Pro ancora in attività col Team Jayko AlUla, e Daniele Pontoni, uno dei migliori ciclocrossisti italiani e oggi Commissario Tecnico proprio di quella specialità.

Prima di salire in bici si potrà partecipare a lezioni di yoga mattutine gratuite, passeggiare fra gli stand del villaggio “Sandy Wheels” dove l’intero territorio del Friuli-Venezia Giulia proporrà le molte destinazioni ad alto tasso ciclistico. Qui si troverà anche buon cibo, con ingredienti e specialità locali offerte in stile “street food”.

Per info

Sandy Wheels Lignano

Laroste Gravel

Mi piacciono le biciclette, tutte, e mi piace pedalare. Mi piace ascoltare le belle storie di uomini e di bici, e ogni tanto raccontarne qualcuna. L'amore è nato sulla sabbia, con le biglie di Bitossi e De Vlaeminck ed è maturato sui sentieri del Mottarone in sella a una Specialized Rockhopper, rossa e rigida. Avevo appena cominciato a scrivere di neve quando rimasi folgorato da quelle bici reazionarie con le ruote tassellate, i manubri larghi e i nomi americani. Da quel momento in poi fu solo Mountain Bike, e divenne anche il mio lavoro. Un lavoro bellissimo, che culminò con la direzione di Tutto MTB. A quei tempi era la Bibbia. Dopo un po' di anni la vita e la penna parlarono di altro, ma il cuore rimase sempre sui pedali. Le mountain bike diventarono front, full, in alluminio, in carbonio, le ruote si ingrandirono e le escursioni aumentarono, e io maturavo come loro. Cominciai a frequentare anche l'asfalto, scettico ma curioso. Iscrivendomi alle gare per pedalare senza le auto a fare paura. Poi, finalmente arrivò il Gravel, un meraviglioso dejavu, un tuffo nelle vecchie emozioni. La vita e la penna nel frattempo erano tornate a parlare di pedali: il cerchio si era meravigliosamente chiuso.