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Schwalbe Aerothan MTB camere d’aria superleggere in test

di - 09/11/2020

Schwalbe Aerothan MTB - cover

Aerothan di Schwalbe è una camera d’aria che promette di raggiungere valori straordinari per elasticità, peso e protezione contro le forature.

Il tutto senza utilizzare gomma ma un rivoluzionario materiale a base di poliuretano termoplastico da cui prende il nome.

Schwalbe Aerothan: l’evoluzione

Schwalbe Evo Tube - 01
Schwalbe Evo Tube, un tuffo nel passato (era il 2015)

Ai lettori più attenti, almeno quelli che ci seguono da anni, si sarà accesa una lampadina nel cervello. Sì, perché Schwalbe presentò cinque anni fa la camera d’aria Evo, sempre a base di Aerothan, sviluppato in collaborazione con lo specialista di prodotti chimici Basf. All’epoca Evo Tube, interamente realizzata nel rivoluzionario materiale – anche base e stelo della valvola – vantava un peso compreso tra 68 e 76 g (26, 27,5” e 29”, sezioni tra 2 e 2,4”), promettendo di mantenere l’aria a un livello costante e sicuro contro il rischio di foratura, per lungo tempo.

La proposta di Schwalbe non ebbe un grande seguito, scomparendo dai radar per poi tornare sotto nuova veste e nome inedito, riferito direttamente al materiale di cui è fatta. La promessa è sempre la stessa, coprendo ogni ambito d’utilizzo, dalla strada alla MTB passando per il trekking. Il poliuretano termoplastico è di nuova generazione, non cambia solo il colore da blu a trasparente.

Schwalbe Evo Tube - 02
Uno sguardo ravvicinato alla valvola della camera d’aria Schwalbe Evo Tube

Agendo sempre in collaborazione con Basf, ogni piccolo dettaglio è stato analizzato e perfezionato, percorrendo nuove strade, ottimizzando peso e protezione. Le virtù elencate sono eccelse: elevata resilienza, singolare tenuta alla trazione, ammortizzazione superiore, estrema indeformabilità al calore ed elevata resistenza all’usura. E, naturalmente, è anche riciclabile.

Vi invitiamo a rileggere la nostra presentazione pubblicata online, con i vari modelli disponibili e relativi pesi, e i dati dichiarati dal costruttore per resistenza ai test di foratura e pizzicatura, e al calore (qui il link).

Ora passiamo al test delle versioni MTB e MTB+, rispettivamente per sezione da 2,10” a 2,40” e da 2,40” a 3”, con rispettivi pesi dichiarati di 87 e 116 grammi. Si nota già un piccolo ma importante incremento rispetto alla prima interpretazione Evo Tube, con la 29er più pesante di 11 grammi, segno di un’importante rivisitazione del progetto. Il prezzo è di 29,90 € (da 9,90 a 11,90 € per la tradizionale Extralight di Schwalbe).

Il test

Schwalbe Aerothan MTB - 01
L’elastico pesa 1g, la camera d’aria Aerothan MTB da 29 ha un peso rilevato di 92 g

Ormai utilizzo tubeless da una vita, a parte rare volte in cui capita una bici test con camere d’aria (evento più unico che raro). La camera d’aria è sempre con me, nel marsupio, sul telaio della MTB, o nello zaino. La sua funzione è semplice: dispositivo di salvataggio per tornare a casa, nell’eventualità il kit di riparazione tubeless, in combinazione con il liquido sigillante all’interno dello pneumatico, non funzioni (perché il taglio è troppo grande per i vermicelli, ad esempio).

Sfruttando l’occasione di una nuova test bike con pneumatici Maxxis Ardent Race Exo TR/Rekon Race Exo TR 29×2,35″/2,25″ (ne leggerete più avanti online), è stata montata una coppia di Aerothan MTB da 29”, dal peso rilevato di 92 g l’una. L’utilizzo è stato quello classico, senza farmi mancare nulla, e senza particolari attenzioni. Se devono essere un’alternativa ai tubeless, che lo siano sino in fondo!

Anche la pressione è stata la stessa, 1,8/2,1 bar per anteriore/posteriore per coperture di questo tipo in ambito downcountry/XC aggressivo. La differenza di peso rispetto al setup originario? Difficile dirlo con esattezza, visto che le gomme non erano nuove, con qualche naturale residuo di liquido sigillante, in ogni caso siamo nell’ordine di 20 g scarsi in meno (la coppia).

Schwalbe Aerothan MTB - 02
Schwalbe Aerothan: Made in Germany

Il feeling non è lo stesso, è inutile girarci attorno. La configurazione tubeless regala quell’extra volume che si tramuta in comfort e trazione supplementari. Quest’ultima è di buon livello, anche in condizioni umide come quelle di quest’ultimo periodo, lo stesso si può dire della scorrevolezza, con differenze poco o nulla percepibili.

La vera sorpresa è la tenuta dell’aria, un enorme passo in avanti rispetto alla precedente generazione Evo Tube insieme alla resistenza alle pizzicature. Non ho avuto modo di usare le toppe adesive fornite in dotazione, che però possono tornare utili anche per camere d’aria tradizionali, con una tenuta pressoché perfetta.

Schwalbe Aerothan MTB - 03
La valvola con Presta lunga 40 mm, con terminale smontabile

Un altro miglioramento evidente è – finalmente! – la stabilità della struttura nel tempo e all’interno dello pneumatico, non deformandosi e tornando, da sgonfia, alla dimensione originaria. Cosa che non accadeva in passato.

Ciliegina sulla torna, le dimensioni realmente contenute oltre al peso piuma. Come potete vedere in foto, la fascia in velcro Granite Design Rockband tiene tranquillamente due Aerothan MTB+, mentre nella tasca laterale in rete del marsupio Evoc Hip Pack Pro 3L stanno comodamente due più piccole MTB, sempre da 29”.

Conclusioni

Schwalbe finalmente propone una camera d’aria rivoluzionaria per materiali, leggerissima e compattissima, dalle interessanti funzionalità, nuova e più agguerrita concorrente della Tubolito, prodotto dalla filosofia assimilabile ma più di nicchia (ve ne abbiamo parlato qui).

Sicuramente un prodotto da portare con sé come dispositivo di sicurezza se si gira tubeless, altrimenti da usare per gli amanti delle camere d’aria con il plus di alleggerire la bici e migliorare sia resistenza alle forature/pizzicature sia la scorrevolezza.

Unico limite, come per tutti i prodotti dalla tecnologia e dai materiali esclusivi, il prezzo elevato.

Info: Schwalbe

Cristiano Guarco - 4bicycle - portrait 211127

Ciao a tutti, sono Cristiano Guarco, appassionato da una vita di mountain bike ma anche del movimento ciclistico in ogni sua forma. Da circa 20 anni ho fatto della mia passione la mia professione, una grande fortuna raccontare questo mondo, per parole e immagini, che tanto mi ha insegnato e continua a insegnare ma anche ispirare.