Pubblicità

Selle Italia e MdD, fianco a fianco da 32 anni

di - 29/06/2021

Selle Italia e MdD, insieme da 32 anni

Selle Italia e la Maratona dles Dolomites sono due icone del mondo ciclistico. L’azienda veneta è al fianco dell’evento dolomitico da 32 anni, non solo in termini di supporto e sponsorizzazione, ma con l’intento di promuovere un messaggio di sport. Il connubio perfetto, un legame che nel corso di tante stagioni ha visto lo sport, la bicicletta ed il territorio sempre protagonisti nel mondo.

Selle Italia e MdD, fianco a fianco da 32 anni

Selle Italia e la MdD numero 34

E’ vero, questa edizione numero 34 della Maratona dles Dolomites sarà diversa dalle altre, condizionata dal periodo che stiamo vivendo. Anche per questo motivo, una delle gare amatoriali più belle del mondo vuole portare un messaggio di speranza per il futuro. Sono attesi oltre 9000 partecipanti sullo storico tracciato alpino. Selle Italia sarà al fianco della MdD ancora una volta.

Le parole di Giuseppe Bigolin

«La nostra collaborazione con la Maratona dles Dolomites-Enel è iniziata due anni dopo la sua nascita e da quel momento abbiamo sempre sostenuto questa gara perché condividiamo gli stessi valori e la passione per la bicicletta – racconta il presidente dell’azienda trevigiana – una partnership trentennale che ci rende fieri e che ci permette, ogni anno, di entrare in contatto con il vasto pubblico internazionale che pedala tra le Dolomiti per correre la granfondo».

Selle Italia e MdD, fianco a fianco da 32 anni
X GREN SUPERFLOW, uno dei modelli del nuovo corso di Selle Italia, che sarà esposto allo stand.

a cura della redazione tecnica, immagini courtesy Selle Italia/Maratona dles Dolomites

selleitalia.com

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.