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Selle SMP VT20C, la sella compatta e stretta

di - 21/05/2021

Selle SMP VT20C, la sella compatta e stretta

Nonostante faccia parte di una delle ultime collezioni prodotto da Selle SMP, la VT20c è caratterizzata dall’ampio canale di scarico centrale, un vero e proprio marchio di fabbrica del marchio padovano. Si adatta all’impiego road, off-road e anche traithlon.

selle smp vt20c

Selle SMP e i punti fermi

Il canale centrale, il naso all’ingiù, detto anche becco d’aquila e una versatilità che poche altre aziende sono in grado di mettere sul piatto. A questi dobbiamo aggiungere la qualità dei materiali e una produzione 100% Made in Italy. Sono questi i punti principali di Selle SMP, che ritroviamo in tutti i prodotti a prescindere dalla categoria. La VT20c fa parte del segmento delle selle corte.

I suoi numeri

  • E’ lunga 255 mm e larga 144 mm.
  • La VT20c è adatta per chi ha una larghezza del bacino nella taglia medio/stretta. Tra i 9 e 11,5 cm.
  • Ha un’imbottitura di livello medio, confortevole e non eccessiva, comunque dissipante nei confronti delle vibrazioni. La copertura è in SVT con un gradevole effetto velluto (al tatto).
  • Due le versioni disponibili: la classica con telaio in acciaio Inox AISI e quella con i tubolari in carbonio. I pesi dichiarati sono rispettivamente di: 260 e 205 grammi.
  • Lo scafo è in nylon 12 caricato al carbonio.
  • Il prezzo di listino è di: 145 e 255 euro.

vt20c

Per tutte le esigenze

Come la maggior parte delle Selle SMP, anche in questo caso il prodotto si presenta adatto alle diverse discipline, road, off-road e anche gravel, ma anche per il triathlon, grazie alla sua lunghezza compatta. Non solo, perché è perfettamente sfruttabile anche per chi utilizza la e-bike.

sellesmp.com

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.