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Nuova segnaletica International Trail Rating System per i tour MTB

di - 02/02/2024

Segnaletica International Trail Rating System Val di Ledro - Garda Trentino - cover

La Valle di Ledro, nel Garda Trentino, è la destinazione scelta per testare un nuovo modello di segnaletica user-friendly, in abbinamento all’International Trail Rating System (ITRS), lungo tutti i percorsi mountain bike della zona

L’obiettivo di questa nuova segnaletica, chiara ed esaustiva, è di migliorare l’informazione, l’orientamento e la sicurezza di ogni appassionato di mountain bike, indipendentemente che sia un ospite o un residente.

Ma dove si trova la Valle di Ledro? È un angolo – purtroppo – poco conosciuto del Garda Trentino, sospeso tra il più conosciuto Lago di Garda e la Valle delle Chiese, racchiuso a nord e a sud da imponenti vette che superano i duemila metri. Questa cornice naturale, parte della biosfera UNESCO Alpi Ledrensi e Judicaria, diventa la meta ideale per chi ricerca sempre nuovi stimoli per le giornate di sport all’aria aperta.

Proprio per la sua particolare conformazione, la Valle di Ledro è stata scelta – in accordo con la Provincia Autonoma di Trento e il Comune di Ledro – per un importante progetto pilota: una nuova segnaletica International Trail Rating System lungo tutti i percorsi mountain bike che l’attraversano.

Segnaletica International Trail Rating System Val di Ledro - Garda Trentino - cartelli 01
Esempio di segnaletica ITRS sui percorsi MTB della Val di Ledro, nel Garda Trentino

International Trail Rating System: la segnaletica del futuro?

L’inedita tabellazione si propone d’essere più coerente e intuitiva, seguendo una nuova logica e un’innovativa implementazione grafica, per agevolare i biker nella valutazione di interi percorsi e garantire così la migliore esperienza su due ruote artigliate a pedali.

Nel campo principale dei cartelli, dunque, sono stati conservati i numeri dei percorsi, assegnati in questo dalla provincia di Trento, ma compare una denominazione più immediata per far riconoscere subito i due tipi principali di tracciati MTB: i Tour, percorsi meno tecnici e con pendenze meno marcate, e i Trail, itinerari tecnicamente più impegnativi e con pendenze più elevate.

Oltre ad indicare poi la direzione di marcia (con eventuali informazioni aggiuntive riguardanti mete intermedie, punti di interesse e relative distanze), la matrice della segnaletica ora comprende anche segnavia per eventuali pericoli e per sensibilizzare al tema della “Trail Tolerance”: la condivisione dei sentieri con altri fruitori della natura, come i camminatori e/o i cavallerizzi.

A questo si aggiunge l’adozione dell’International Trail Rating System (ITRS), la vera innovazione, secondo il nostro punto di vista, anche un vero e proprio “game changer”. Si tratta di un metodo oggettivo, lanciato a giugno 2022 dall’Europe l’International Mountain Bicycling Association (IMBA) per valutare percorsi e sentieri bike, e anticipato durante l’evento IMBA Italia Gathering 2021.

ITRS, infatti, informa i ciclisti sui requisiti per affrontare in sicurezza un intero percorso, sulla base di quattro aspetti: Technical Difficulty (difficoltà tecnica), Endurance (resistenza), Exposure (esposizione) e Wilderness (parametro dato ad esempio dalla ricezione del telefono cellulare e dall’accessibilità per i soccorritori), che nella loro interazione ne riflettono fascino e complessità.

ITRS descrive sia i sentieri sia gli itinerari/tour completi, una somma di trail, strade forestali, asfaltate, ecc.
International Trail Rating System - classificazione tour e sentieri
Come vengono classificati i tour e i sentieri MTB con il sistema International Trail Rating System

Quattro caratteristiche combinate

Nel dettaglio la difficoltà tecnica di un percorso è definita in base al livello di abilità di guida necessario per padroneggiare le caratteristiche tecniche di un sentiero. La resistenza, invece, come si può immaginare è l’effetto combinato di lunghezza, salite e discese di un percorso completo, classificato in base alla quantità di allenamento richiesta per raggiungere il livello corrispondente.

L’esposizione è definita dalle conseguenze per il biker in caso di caduta in un luogo esposto. Per finire, wilderness indica la quantità di pianificazione necessaria per tenere conto delle opzioni di salvataggio, della ricezione del telefono cellulare, dell’approvvigionamento idrico e della fauna selvatica pericolosa.

Per un sentiero vengono valutate la difficoltà tecnica e l’esposizione, a differenza di un tour/percorso dove vengono valutati anche i requisiti di resistenza e la wilderness.

Il sistema di classificazione ITRS prevede inoltre l’uso di un codice colore (il medesimo delle piste da sci, e ampiamente usato da anni anche per la classificazione dei sentieri MTB, come in Trailforks Europe) – verde, blu, rosso, nero, arancio – per identificare a colpo d’occhio i diversi livelli di difficoltà: Beginner, Intermediate, Advanced, Expert, Extreme.

Per l’identificazione chiara e univoca del livello di difficoltà di un itinerario in mountain bike, la caratteristica con il livello più alto “vince” e dà quindi il colore con cui sarà classificato, ma restano comunque indicati tutti e quattro i parametri.

Il progetto pilota della Val di Ledro va oltre: tutte le informazioni sui percorsi sono raccolte sul sito del Garda Trentino, dove si trovano anche i nuovi file GPX per gli itinerari e un sistema a semaforo chiamato “check your tour” a indicare in verde se il sentiero è aperto, in rosso se attualmente chiuso e in giallo se è in fase di manutenzione. A disposizione dei fruitori anche un modulo online per valutare l’esperienza e fornire utili suggerimenti per il suo miglioramento.

Ma ora approfondiamo il discorso ITRS con Maglia Nera APS, un’associazione friulana molto attenta al territorio, da anni attiva nella gestione della rete sentieristica locale in collaborazione con IMBA, e soprattutto pronta a implementare la classificazione International Trail Rating System nel progetto Bernadia Trail Area.
Bernadia Trail Area - banner

Lasciamo la parola a Maglia Nera APS

Quando è nata la vostra associazione?

Maglia Nera nasce nel 2014 come Associazione Sportiva Dilettantistica (ASD) dall’idea di Stefano Gabaglio e Massimiliano Misdaris, due appassionati di MTB che hanno riunito sotto i colori bianco-neri di questa compagine ciclistica un nutrito numero di appassionati della disciplina più in voga in quel momento storico: l’enduro.

P.S. il primo a farci venire in mente questa opportunità è stato Jack Bisi durante un corso RCM che avevamo organizzato in Friuli…

Quale è stato il motivo che vi ha spinto a crearla?

Il motivo principale è stata la voglia di affrontare un panorama nuovo come quello delle gare di Enduro ma con un approccio legato più al divertimento che alla ricerca del podio, al desiderio di visitare nuove località e nuovi sentieri in compagnia degli amici.

Infatti, abbiamo sempre cercato diffondere una visione di partecipazione alle competizioni di MTB slegata dalla ricerca esasperata e compulsiva della vittoria, volontà testimoniata anche dal nostro nome: Maglia Nera.

Maglia Nera ASD - cover
All’inizio fu Maglia Nera ASD

Quali erano i vostri obiettivi iniziali? Si sono modificati nel tempo, e se sì, come?

Al di là della partecipazione alle competizioni abbiamo subito posto fra gli obiettivi primari quello di valorizzare il nostro territorio e di promuoverlo in chiave turistica, anche attraverso la collaborazione con altre realtà della mtb (Jack Bisi e RCM, 4Mtbike, Mtbtech, ecc) che ci davano l’opportunità di far conoscere la nostra regione.

Possiamo vantarci di essere stati fra i primi a credere, a fine 2014, nell’allora nascente IMBA Italia diventando da subito loro sostenitori (i primi in Friuli); se non ricordo male, il terzo Trail Building Workshop in Italia è stato organizzato a Udine… da Maglia Nera!

Da questo, pare evidente come la sostenibilità sentieristica e il modo di crearla e mantenerla, insomma il Trail Building fatto in una certa maniera (IMBA docet) sia stato un obiettivo non della prima ora, ma a cui abbiamo puntato quasi immediatamente.

Questo aspetto ci ha portato a partecipare all’organizzazione di alcune edizioni di una gara di DH Marathon (Matadown) occupandoci tra l’altro della manutenzione del percorso di gara.

Bernadia Trail Area - trail building
Tanto lavoro sulla rete sentieristica locale, questo e molto altro è il lavoro svolto da Bernadia Trail Area

Di cosa vi occupate adesso?

APS… in questo acronimo si racchiude la nostra nuova mission; infatti, da un anno circa siamo passati da ASD ad Associazione di Promozione Sociale abbandonando i campi di gara per dedicarci totalmente a quelle due nostre “occupazioni” che da complementari sono divenute le principali: il Trail Building e la promozione del nostro territorio attraverso la mountain bike.

Siamo sempre più partecipi alle attività di IMBA Italia – abbiamo fra le nostre fila Max Misdaris, socio fondatore di IMBA Italia APS – e cerchiamo di diffonderne le idee e il pensiero anche nella pratica (vedi Trail Building Workshop 2 e TCOYT – Take Care Of Your Trails).

A partire dal 2019 ripristiniamo e curiamo la vecchia rete sentieristica della nostra zona, Nimis e dintorni, rendendola una delle mete frequentate abitualmente da un buon numero di biker friulani e non solo.

Non solo friulani perché gli appassionati arrivano anche dalla vicina Austria – complice il buon mangiare e bere che si trova qui – soprattutto nel periodo della neve che impedisce in quei territori l’utilizzo delle due ruote per buona parte dell’inverno.

Quali sono le sfide più grandi che avete affrontato?

Forse sarà banale ma come molti altri gruppi una grossa sfida è stata ricominciare le attività dopo il periodo del Covid riprendendo le vecchie abitudini ricucendo i pezzi dell’associazione.

In realtà poco prima avevamo spostato la nostra area di azione e ci eravamo già trovati di fronte a una sfida, tutt’ora in corso: riportare la mountain bike a Nimis. Da parecchi anni le ruote artigliate latitavano, se non in modo sporadico, in paese e i sentieri erano ormai scomparsi.

Bisognava far accettare nuovamente le MTB, individuare i sentieri adatti seguendo i dettami di IMBA, stringere accordi con i proprietari, convincere l’amministrazione locale a supportarci e promuovere la trail area. Insomma, cose normali per chi fa attività di Trail Building… in una parola CONSENSO!

Bernadia Trail Area - mappa sentieri
La mappa della rete sentieristica di Bernadia Trail Area, che segue il sistema di classificazione International Trail Rating System promosso da IMBA

Cosa pensate del lavoro che sta svolgendo IMBA in Italia?

Crediamo fermamente in ciò che sta divulgando IMBA sia tecnicamente (modo di fare Trail Building con i suoi corsi) sia a parole, diffondendo l’idea che l’utilizzo della MTB debba essere fatto in modo responsabile, meno impattante e più sostenibile possibile.

Il confronto e il colloquio con gli altri fruitori, l’inclusività sentieristica e il rispetto per chi frequenta i sentieri, concetti ampiamente sostenuti da IMBA, sono i cardini fondamentali del nostro modo di agire.

Citando la frase famosa

“Agisci come se quel che fai facesse la differenza. La fa.”

Possiamo dire che il lavoro di IMBA sta facendo la differenza!

IMBA è uno dei sostenitori del sistema di classificazione dei sentieri ITRS, pensate che possa essere quello “definitivo”?

È sicuramente sulla strada giusta per esserlo, adesso occorre diffonderlo e spiegarlo, per far sì che lo diventi!

L’idea di uniformare un sistema di classificazione è già di per sé ottima, se poi a questo aggiungiamo il fatto che chi lo vuole fare ha cognizione di causa in materia allora ci si può aspettare un ottimo risultato.

Il concetto stesso sui cui si basa l’ITRS è il suo punto di forza, ossia il prendere il meglio di tutti i 14 sistemi esistenti e fonderli in un’unica classificazione!

Se a questo aggiungiamo l’introduzione di nuovi parametri da utilizzare per la classificazione (es. fattore wilderness o esposizione) o i suggerimenti per i Trail Builder per costruire in modo coerente i percorsi per mountain bike secondo specifici livelli di difficoltà, allora possiamo definirlo un sistema perfetto.

I vostri piani per il futuro?

Sicuramente consolidare l’associazione e rendere sempre più riconosciuta la Bernadia Trail Area e i suoi percorsi.
Stiamo lavorando per aumentare le collaborazioni con altri enti per raggiungere l’obiettivo della promozione turistica della nostra zona, anche attraverso un progetto che abbiamo nel cassetto ma di cui non voglio svelare troppo ancora; auspichiamo che le istituzioni regionali prima o poi ascoltino la nostra richiesta di aggiornamento della normativa regionale sulla sentieristica per adattarla al crescente fenomeno della MTB.

Esprimete un desiderio sul mondo del mountain biking…

“La costruzione e soprattutto la manutenzione dei sentieri è L’innovazione più importante dell’ultimo decennio nella MTB”

Ha detto Gary Fisher un giorno…

Il nostro desiderio sul mondo del mountain biking è racchiuso in queste parole: maggior attenzione da parte di tutti alla manutenzione (in modo sostenibile) della sentieristica per far sì che l’esperienza di MTB sia piacevole per tutti. Sia per chi pedala, sia per chi si trova dall’altra parte del manubrio e ci incrocia.

[Foto: Archivio Garda Dolomiti SpA, Maglia Nera ASD, Bernadia Trail Area APS]

Cristiano Guarco - 4bicycle - portrait 211127

Ciao a tutti, sono Cristiano Guarco, appassionato da una vita di mountain bike ma anche del movimento ciclistico in ogni sua forma. Da circa 20 anni ho fatto della mia passione la mia professione, una grande fortuna raccontare questo mondo, per parole e immagini, che tanto mi ha insegnato e continua a insegnare ma anche ispirare.