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Shimano DuraAce Di2, ecco la nostra prova

di - 16/03/2018

LA NOSTRA PROVA

Il nostro test è una sorta di prova a lungo termine che ha inizio tra la fine di Novembre e gli inizi di Dicembre 2017. Nel video che accompagna questo articolo, abbiamo dato un nome non corretto al Garmin: quello utilizzato durante la prova è la versione Edge1030. R9150 non funziona con le batterie di vecchia produzione. Noi abbiamo configurato Dura-Ace Di2 con la centralina al manubrio e antenna interna, soluzione che ci ha permesso di ottenere un pacchetto sfruttabile al massimo delle performances disponibili. Così composto, il Di2 è configurabile tramite cavo collegato al computer ma anche via Bluetooth con il tablet, oppure lo smartphone. Si possono selezionare i rapporti utilizzati con scale pre-definite, la velocità della cambiata e il profilo, oltre alla personalizzazione delle funzioni Semi-Synchro e Full-Synchronized shifting. Manuale, la parola stessa descrive la funzione, con il pilota che ha il totale controllo di cambio posteriore e deragliatore. Rispetto alla versione precedente, un design più ergonomico e svasato verso l’esterno del manubrio degli shifters, permette di raggiungere più facilmente in pulsanti del cambio: il feeling è migliore e più immediato, anche in caso di terreno sconnesso e posizione bassa sul manubrio. Ne beneficia anche la posizione alta, per via di un manettino arrotondato che facilita lo scivolamento della mano verso il basso.

Potremmo definire la modalità semi automatica, come il giusto approccio, il primo passaggio per prendere la confidenza necessaria alla funzione totalmente automatica. Semi-Synchro lascia ampio spazio di azione al pilota tramite i pulsanti del cambio posteriore. Una sorta di automatizzazione entra in azione agendo sul deragliatore. Per fare un esempio pratico e di facile interpretazione: attaccando una salita a forte velocità, si può passare dal 53 al 39 con un solo gesto, adeguando al tempo stesso i rapporti sui pignoni posteriori per mantenere lo stesso ( o simile sviluppo metrico), precedentemente impostato, in modo da non avere spazi vuoti nella pedalata e un salto troppo grande dei rapporti, evitando pericolosi incroci della catena. Full Synchronized Shifting invece, permette di agire sul cambio in modo che questo si assesti costantemente in modo ottimale, tra bilanciere posteriore e deragliatore, in modo da avere una pedalata costantemente fluida a prescindere dalla situazione che si incontra. Un esempio: noi possiamo programmare la funzione automatica, in modo da far scendere la catena dal 53 al 39, quando passiamo dal pignone 21 al 23, con seguente adeguamento della catena sul pignone 17. Questo permette di avere uno sviluppo metrico praticamente identico, solo pochi centimetri di differenza ma con una linea catena migliore che influisce positivamente sulla fluidità, oltre ad avere (in salita) una disponibilità più veloce dei pignoni più alti. Si può passare da una funzione all’altra, anche quando si pedala, senza nessuna limitazione. Il doppio click del cursore centrale e il lampeggio dei led (verde e rosso), sanciscono il passaggio da una funzione a quella successiva: lampeggio singolo funzione manuale, lampeggio doppio significa Semi-Synchro, tre lampeggi Full-Synchro. Tutto quello che riguarda la personalizzazione e accesso a e-Tube è di facile interpretazione e lettura. Sicuramente è necessario prendersi un periodo per un giusto feeling, in particolare se si utilizza la modalità completamente automatica, per cognizione di causa in fatto di sviluppo metrico dei rapporti. Abbiamo passato abbondantemente i 2000 km senza ricaricare la batteria.

LA CONFIGURAZIONE CON IL DEVICE

Shimano R9150 può essere configurata con un device esterno che abbia funzione Bluetooth (Garmin, Giant NeosTrack etc.) e che supporti la configurazione con Shimano.

Questo permette di visualizzare alcune funzione del cambio, ad esempio la carica della batteria, il rapporto utilizzato, la modalità di trasmissione adottata, oltre ad un sonoro che avverte quando le funzioni automatiche si attivano. I piccoli pulsanti posti sulla porzione superiore degli shifters, nascosti sotto la cover, permette inoltre di far cambiare pagina al device, senza staccare le mani da manubrio.

IN CONCLUSIONE

Questo Di2 è uno strumento professionale ma un esempio di facilità per quanto concerne l’utilizzo. Shimano Dura-Ace è una trasmissione per palati fini ma anche per chi vuole un cambio che non sia una via di mezzo. Le sue funzioni automatiche, in particolare la Full-Synchro, una volta capita (più semplice di quanto si possa immaginare), diventa un’ulteriore arma a favore della prestazione, un altro passo avanti che permette di minimizzare le distrazioni dell’atleta quando è sotto pressione. Con la velocità di cambiata al massimo e la funzione totalmente automatica, si passa dal 39/28, al 53/11 in meno di quattro secondi, tenendo premuto il solo pulsante di discesa dei pignoni, ulteriore conferma di un protocollo tanto performante, quanto capace di essere trasversale e capace di minimizzare gli errori da parte dell’utente.

 

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.